Trasporti: un camionista inferocito ” Noi, trattati come carne da macello”.

La situazione dei trasporti tra la Sardegna e la penisola è sempre stata uno dei maggiori problemi. Oltre al caro prezzi, pesa come un macigno la grande difficoltà di chi si ritrova, per lavoro, ad attraversare spesso il mare. Una vita di porti, file, resse e di una orrida speculazione umana sulle condizioni di viaggio che definire inadeguate è solo eufemismo.

La lettera, spedita da Gabriele Masia alle massime autorità dello stato italiano, è diretta e accompagnata dalle sue personali esigenze di camionista che si vede oltraggiato anche da un punto di vista della dignità.

Scrive Gabriele:

Alla cortese attenzione di

  • on. Toninelli, ministro dei Trasporti –
  • on. Salvini, ministro dell’Interno –
  • on. Di Maio, ministro dello Sviluppo economico –
  • on. Conte, presidente del Consiglio-
  • on. Solinas, presidente della Regione Sardegna –
  • on Todde, assessore ai Trasporti della Regione Sardegna

 

«Desidero portare alla Vs. attenzione una situazione gravissima che si sta verificando, ormai da tempo, riguardo ai trasporti tra la Sardegna e la Penisola e viceversa.

Come al solito, la Sardegna viene penalizzata in tutti i modi possibili e in ogni settore. Le varie compagnie navali Grimaldi, Tirrenia, Moby Line, Sardinia Ferries hanno deciso di dare priorità assoluta al trasporto dei turisti, ovviamente a prezzi altissimi.  Se ne infiascano allegramente del trasporto merci guidato.

Gli automezzi carichi di merci destinati alla Sardegna, e viceversa, rimangono a terra. È difficilissimo trovare un passaggio e, quando ci si riesce, gli autisti sono costretti a dormire per terra sulla nave, nonostante per legge debba essere loro riservato un posto letto.

foto esemplificativa di autoarticolati in attesa di imbarco

Ma gli armatori rivendono i loro posti ai turisti, con un introito assai maggiore.

Autisti, trattati come bestie da macello

Gli autisti sono diventati animali da stiva, privati della possibilità di letti e docce decenti, e devono fare a pugni per riuscire a trovare un passaggio anche in queste condizioni.

Naturalmente d’inverno la situazione si ribalta, e le compagnie navali fanno a gara per attirare clienti proprio tra gli autotrasportatori, visto che non hanno turisti da mungere.

Vorrei dunque conoscere quali sono le vostre intenzioni in merito e come intendete risolvere il problema dei trasporti che sta avendo ripercussioni pesantissime sia sulla salute dei lavoratori sia sul costo delle merci stesse.

Gabriele Masia,

camionista incazzato nero perché trattato come una bestia»

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