Trinità d’Agultu, il paese in videoconferenza sul coronavirus

E' il primo paese gallurese che promuove la conoscenza video sul coronavirus

Trinità d’Agultu, 2.200 abitanti secondo l’ultimo censimento del 2015, appoggiato su una collina che guarda il mare splendido a 6 chilometri. Un paese che una decina di giorni fa ha pianto, più sommessamente del solito, la prima vittima gallurese da Covid 19. trinità vive adesso una giustificata apprensione per la sorte di un altro suo figlio, il 50 enne che di quella donna morta giorni prima, era il figlio. Sono ore di attesa, si aspetta che arrivi qualche notizia dall’ospedale di Nuoro dove lotta da leone l’uomo colpito anch’egli da covid 19. Nella casa lo aspettano anche la moglie e i due figli maschi.

Giampiero Carta

La trepidante angoscia la si vive con la maggiore consapevolezza di cosa sia il coronavirus, di come agisca e faccia paura, subdolo e minaccioso virus che può fare molto male. 

Trinità utilizza al meglio questo tempo di vuoto, silenzio e vita surreali in città e paesi. Una vita sospesa tra la necessità di rimanere a casa e la fine di un dramma mai accaduto in Italia in tali proporzioni. 

 

 

Giovanni Sotgiu

Il sindaco Gianfranco Carta ne è consapevole. Segue direttamente ogni sviluppo di questa tragedia non annunciata e rende al paese una sua corretta visione dell’infezione. Lo ha fatto due volte, la prima sabato scorso, la seconda oggi. Una videoconferenza con un programma adatto a sorreggere PC, smartphone, tablet collegati per la sua intera durata. Si chiama CISCO la piattaforma. Al di qua i suoi paesani, dall’altra parte il conferenziere, l’ epidemiologo. docente universitario della Università di Sassari, Prof. Giovanni Sotgiu. professore associato in Statistica medica della Facoltà di Medicina e Chirurgia – Università degli Studi di Sassari.

 

Trinità promuove la conoscenza sul coronavirus

Il sindaco Carta e la sua giunta hanno la responsabilità di invertire il senso della malattia, il Covid 19, attraverso la sua conoscenza specifica. Quel che si conosce lo si sa contrastare, ed anche il nemico invisibile rientra tra una vasta categoria di minacce e di insidie per il genere umano. Il suo assessore al turismo, Laura Suelzu, mi manda le specifiche di questo OdG strano, di una intera comunità che viene invitata a questo evento di respiro scientifico ma interattivo quanto basta per far si che siano proprio gli abitanti collegati a porre quesiti. Laura mi informa che a questo secondo evento, hanno partecipato circa 80 cittadini collegati. Alla fine della serata di vera informazione, oltre 4o le domande poste al professore, stimata e ragguardevole figura della scienza sarda.

L’Amministrazione Comunale, vista la grande partecipazione registrata alla videoconferenza del 28 marzo u.s., ha deciso di organizzare un secondo appuntamento divulgativo educativo on-line con i cittadini residenti per approfondire problematiche e fornire ulteriori indicazioni sui comportamenti individuali e collettivi associati all’epidemia causata dal Coronavirus.

▶ L’incontro avrà luogo il giorno 04 APRILE 2020, con inizio alle ore 16.00, in videoconferenza sulla piattaforma Webex Cisco e verterà sui seguenti punti:

  •  Impatto dell’infezione da Coronavirus sulla vita quotidiana;
  •  Come evitare l’insorgenza da infezione da Coronavirus;
  •  Corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale (mascherine e guanti);
  •  Quadro clinico associato all’infezione da Coronavirus;
  •  Dibattito aperto, con possibilità di interventi scritti ed orali da parte di tutti i partecipanti.

▶ Il relatore sarà il Prof. Giovanni Sotgiu, Professore Ordinario di Statistica Medica ed Epidemiologia Clinica presso l’Università degli Studi di Sassari.
Il Professor Sotgiu, che è diventato un prezioso punto di riferimento per la nostra comunità in questo periodo particolarmente difficile, è Medico-chirurgo, Specialista in Malattie Infettive, specialista in Statistica Medica, Dottore di Ricerca in Metodologia delle Sperimentazioni Cliniche, Membro Onorario di Ricerca della Società Europea di Malattie dell’Apparato Respiratorio.

L’esempio di Trinità, una moderna occasione per infondere certezze, accrescere la conoscenza.

A Trinità sono consapevoli che bisogna conoscere per difendersi, capire come comportarsi per evitare il contagio e anche come non contagiare gli altri. Quanto accaduto alla povera donna deceduta, ha innescato a caduta un certo timore che va conciliato con quanto la scienza ci offre. Dalle 16.00 di questo sabato 4 aprile, le persone hanno capito meglio cosa sia l’epidemia, ma soprattutto come difendersi . Le informazioni apprese dal professore sono chiare, semplici e efficaci come deve essere la scienza.

L’evento funziona, alla fine chi vi ha partecipato, è felice e consapevole, sarà ancora più attento ma senza subire il panico di chi pensa di sapere o si attacca a qualsiasi dato e concetto che il web spara a raffica senza sosta.

A Trinità, i suoi cittadini ora sanno di più e già questo è un motivo per essere sereni.

Il panico sciagurato fa compiere stupidate, la scienza diffonde verità ed è la sola via che si ha per seguire una strada comune di uscita.

Un esempio, quello di Trinità, che andrebbe promosso e divulgato ovunque. Bisogna seguirlo, è cosa buona e giusta. 

I complimenti sinceri a questa iniziativa e un cao saluto a tutto il paese.

 

 

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