Una raccolta firme contro la sanità sarda, promossa da cittadini di La Maddalena.

Una raccolta firme contro la sanità sarda. La promuove un gruppo di cittadini di La Maddalena che prova anche questa carta per cercare di svegliare la coscienza di chi amministra questa regione. Ecco il testo integrale della loro comunicazione al blog.
«Si inizia con la raccolta firme on line :
In anticipo sui tempi previsti, abbiamo già messo a disposizione della gente, la pagina dove porre la propria firma contro la ” buona sanità ” organizzata dal duo Arru – Nieddu, le stesse rimarranno in rete fino a fine mese, poi una volta conteggiate assieme a quelle cartacee, che invece potrete trovare il sabato e la domenica con un banchetto apposito sotto il comune di La Maddalena,dopo aver chiesto tutte le autorizzazioni del caso, verranno inviate in regione, nello specifico  al Presidente Solinas per conoscenza, e all’assessore alla sanità Nieddu come destinatario della raccolta».

Una raccolta firme da cui si attende poco ma utile a comprendere che bisogna far qualcosa

Anto  Garau

«Non ci aspettiamo nulla dallo stesso, visto tutto ciò che sta succedendo in questi giorni. L’elisoccorso prima di Olbia e poi di Alghero che in due giorni fanno un intervento a Caprera  (quando chissà se il nostro nosocomio fosse stato funzionante, poteva esser trattato qui). Bambini che a Tempio nascono a casa, perché al Dettori che è nella stessa situazione nostra non fanno partorire. Insomma, una catastrofe che da circa cinque anni, colpisce tutta la Gallura e non solo.

Il contentino dell’infermieristica, ha dimostrato come detto da me nello scorso articolo, la sua totale inutilità alla fine del soccorso, ma utile all’inizio, dal momento in cui bisogna poi elitrasportare la persona per qualsiasi tipo di problema. L’assessore dovrebbe venire ma non a fare la solita passerella, ma per stare qui una settimana per vedere e capire come lavorano e gestiscono i casi i nostri medici, che seppur in condizioni non proprio rosee mandano avanti la baracca.
Se ATS avesse dato ascolto ai primari, al posto di richiamarli, forse si sarebbero sperperati meno soldi, e avremmo non solo ospedali funzionanti, ma anche diagnostiche funzionanti h24 365gg,inveve no, non le hanno dato minimamente ascolto, mettendo a repentaglio la vita dei cittadini che si recano in ospedale o da soli o con l’ausilio del 118 ( a cui va fatto un plauso, per il lavoro svolto ogni giorno) magari con unapatologia grave che può esser riconosciuta solo con la tac, e rischia di non arrivare in un altro ospedale se l’elicottero è impegnato. 

Si  punta a destare dal torpore anche i politici del territorio

 La lettera nell’invitare i cittadini dell’isola alla raccolta firme, mette l’accento sulle carneze del Paolo Merlo«Non mi soffermo su quanto accaduto a Tempio, dove una donna partorisce a casa avendo l’ospedale probabilmente a pochi metri da casa, ma lo sdegno più grande potrebbe essere qualora fosse appurata la verità, la risposta data sui costi dell’elisoccorso da inviare per la seconda volta in pochi giorni sempre per la medesima paziente, tutto ciò è assurdo e fa schifo, se la cara ats richiama i primari, dovrebbe rivedere anche questi comportamenti punendoli. 
( ripeto qualora sia appurata la verità). 
Ad oggi non è possibile che Nieddu (lega) Giagoni (lega e gallurese), non si siano accorti che la nostra tac va riparata almeno una/due  volta al mese, se non di più. Rimanendo ferma anche 5/10 gg, si sperperano soldi pubblici per aggiustarla. Facendo due calcoli rapidi, forse sarebbe stato più logico spendere tutto e subito e farne arrivare una nuova. E’ risaputo  che il nostro nosocomio continua a vivere di contentini o ferri vecchi. Non avete capito che noi vogliamo macchine nuove e che manteniate le promesse, massa di bugiardi cronici? 
Anche all’elisoccorso e ai suoi equipaggi, va fatto un plauso per i vari interventi e le varie manovre viste in questi giorni. Infatti, il mio parlare dello stesso era sempre inerente ai costi di gestione ( 10.000/15.000€ a volo) non alla preparazione. 
Ci farebbe piacere, che tutti i maddalenini  e non, toccati dal problema ospedale firmassero e fossero compatti almeno una volta, mettendo come obiettivo il riavere ciò che ci è stato usurpato nel tempo».
                                     ANTONIO GARAU 
                               Resp. Gruppo contro la Sanità Sarda 

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