Va bé che piove da mesi ma l’asfalto sembra ricotta.

E va bé che piove da mesi, ininterrottamente (d’altronde dicesi inverno), ma che a Tempio  ci sia un asfalto talmente scarso da resistere a malapena una stagione, è un dato di fatto. Non bastano, evidentemente, i tombini  al di sotto del piano stradale che sono vere e proprie trappole! Ci mettiamo anche le buche lungo tutte le strade cittadine ed ecco che in città resta ben poco sa salvare. O dite che ci bastano i lockdown per rifocillarci di assenza e di silenzio?

Scommettiamo che non trovate 100 metri consecutivi di strade interne senza un rattoppo o senza una buca? Vi sfido! Ho fatto un giro in auto, un paio di giorni fa. Il risultato è quello che vi ho anticipato. Non esiste una strada che non abbia un rattoppo o una buca o un lavoro nelle vicinanze Ma vi è altro, ossia una serie indefinita di colori di asfalto, dal grigio pallido al nero cupo. Un mosaico di scuri osceni e indecorosi che certo stonano nella fantomatica Città di Pietra, quella che un tempo ci faceva andare orgogliosi di viverci. 

Va bé che è inverno ma l’asfalto non dura nulla!

Nella perlustrazione della strada di circonvallazione e in altre arterie di estremo traffico, abbiamo scovato centinaia di buche, alcune nuove e altre di date lontane. Vero è che Tempio l’asfalto nuovo lo vede in prossimità delle elezioni ma è altrettanto vero che le stesse elezioni erano appena 3 mesi fa! Ed è vero che la strada di circonvallazione ha visto lavori di allargamento e di bitumazione appena l’estate 2019. Ma allora, di chi  la colpa? Dell’inverno dove “stranamente” piove o del bitume che appare sgretolarsi come farina?

Va bé che è inverno ma ricordo che l’asfalto delle strade, per quanto il traffico sia oggi raddoppiato rispetto a 20 anni fa, durava anni e anni. O forse sono entrambe le cose, asfalto scarso e eccessiva piovosità. Gli appalti tesi al risparmio eccessivo,  mal si sposano con le ruote delle macchine, che sono sottoposte ad un vero massacro. Ma si conciliano altrettanto male  con la sicurezza stessa delle persone alle prese con una serie infinita di lavori aperti (vedi piazzale delle Poste) e non ancora terminati.

Con grande approvazione di gommisti e carrozzieri che ringraziano e che hanno visto crescere la loro clientela  Le foto sono scattate in zona Cimitero, e in via Mezaustu, ma potrebbero essere stata  anche di altri luoghi. Il risultato sarebbe uguale. Ma ricordo male o il decoro di una cittadina lo si vede dalle strade e dalla pulizia delle stesse? Se ci aggiungiamo anche il verde che stanno sterminando come zanzare, direi che siamo sempre all’anno zero. 

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