Via Lentini, erba alta e una piazzetta che non c’è.

Via Andrea Lentini è una via del popoloso quartiere di Mantelli. Il quartiere che insiste lungo la strada per Oschiri, uno dei più costruiti negli ultimi decenni, ha la sfortuna di ricadere in quella che si chiama periferia della città. Nella mia vita mai ho sentito di quartieri periferici che non avessero da lamentarsi per la trascuratezza delle varie amministrazioni succedutesi in 50 anni circa di memoria.

Quando sono le strade, o l’illuminazione pubblica, quando l’acqua di rete, le periferie non godono di eccessiva, a volte nemmeno della minima, considerazione.

Capita di andarci sovente, per rendermi conto come stanno le cose. Aldilà delle frequenti segnalazioni che arrivano in redazione e quasi sempre attinenti al degrado, a rifiuti buttati dagli incivili con la residenza nei porcili o, come nel caso odierno, a una fatidica piazzetta che attende di essere fatta.

 

Quando arrivo in via Lentini, già dalla insegna si capisce che non sono al centro. La targa è staccata dal palo ma almeno c’è. Mi hanno detto che una piazza alla fine della via piuttosto breve, fa da slargo per diverse costruzioni, qualche villetta singola ed altri edifici di pochi piani.

Non fosse per quel cuore centrale in sterrato polveroso e ondulato, il posto sarebbe anche bello. Non certo per l’erba alta, caratteristica che solo 50 metri più su non c’è. Lì sono passati a tagliarla. Più giù, invece, dove insiste questa specie di piazza, la cornice è un totale abbandono. Qualche rifiuto per terra, terreno che risente di precedenti interventi, mi dicono, di Abbanoa per il passaggio di una condotta idrica.

Più a valle, infatti, della piazza, guardando Via Limbara, si nota un pozzetto di cemento che forse serve per ispezione di recenti allacci idrici.

Parlo con qualche residente. Mi dice che sono circa una trentina di famiglie.

Via Lentini, attende una piazza promessa da tempo

Un rapido calcolo porta a qualche centinaio di residenti che certo non sono contenti dell’abbandono del luogo. L’erba è alta, dopo gli interventi sulla rete idrica, è ricresciuta e già nasconde la vista sulla strada.

La boscaglia attorno ha bisogno di essere ripulita. Quella piazzetta andrebbe finita. Un cuore di sterrato dentro una cornice di asfalto. Il senso della miseria, com’era nella periferie di 50 anni fa, situazioni che aggravano il contesto architettonico che ci circonda che non è male. Tra l’altro, la piazzetta termina con un dislivello impraticabile. I recenti lavori sulla rete idrica impediscono il passaggio a piedi dei residenti che da li “tagliavano” per arrivare nella sottostante via Limbara.

Parlo con qualche residente che vedendomi si incuriosisce della mia presenza. In via Lentini ma posso dire ovunque, cova una forte sensazione di desolazione, come se le periferie non esistessero proprio. Posso fare poco – dico loro – il mio compito è far presente e scriverne.

Il resto è nelle mani e nelle possibilità di chi è stato scelto per decifrare le voci distoniche, sia che giungano dal centro che quelle che arrivano dalle bistrattate periferie.

 

alle, uinfatti,

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