Andrea Pala, enologo « L’opportunità on-line per aiutare il settore».

Come sta l'enologia sarda al tempo del coronavirus. Ne parla Andrea Pala, presidente nazionale Assoenologi Giovani.

Andrea Pala, è il Presidente Nazionale di Assoenologi Giovani. Nel comunicato stampa che ci è stato inviato, parla del momento terribile dell’agricoltura sarda e nello specifico del settore enologico che cerca un immediato rilancio dopo la stasi forzata. Il fermo obbligato delle strutture alberghiere, dei ristoranti, dei bar e delle enoteche, ha prodotto evidenti ricadute negative nel comparto vinicolo ma, grazie anche alle iniziative in atto, si cerca di supplire per recuperare il prima possibile alla forzata inattività. Le attività produttive in grande difficoltà vanno sempre valutate nella concatenazione di un comparto con l’altro. In una crisi generata da una epidemia come quella attuale, il classico effetto domino trascina con se tanti diversi settori produttivi intimamente connessi.

vendemmia-vermentino-gallura – archivio google

Dopo la fase più acuta della pandemia da Covid 19 e l’avvio della cosiddetta fase 2, anche il settore enologico tenta un primo bilancio della situazione e ipotizza possibili scenari del prossimo futuro.

Un settore che, con l’emergenza sanitaria, ha vissuto una situazione certamente in chiaroscuro.

La Grande Distribuzione ha dato un importante salvagente ai grandi imbottigliatori.

Ma con l’HORECA (Hotel, ristoranti, bar, enoteche), completamente ferma, tante cantine, piccole e medie, escluse quasi totalmente dalla GDO, hanno visto il loro lavoro ridursi drammaticamente.

Cantine che, da sempre, hanno scommesso prevalentemente su numeri contenuti, ma ad alto tasso di qualità e valore aggiunto, destinati ad una clientela che, normalmente, si rivolge ai canali HORECA. Per queste realtà, anche in Sardegna, un po’ d’ossigeno è arrivata dalle vendite on-line.

Andrea Pala «Internet, da strumento emergenziale ad occasione».

«Le vendite su internet sono state utilissime, ma sono state una risposta istintiva, quasi dettata dall’emergenza. Ora, però, è necessario migliorare e potenziare l’utilizzo di questo canale in modo che, da strumento emergenziale, diventi un’abitudine. Soprattutto per i consumatori che, con questo strumento, possono scegliere il loro vino in modo più attento e meditato».

Lo dice Andrea Pala, 34 anni, nato a Luras, luogo di elezione per il Vermentino di Gallura, ma anche per moscato e nebbiolo e che, nonostante la giovane età, vanta già un curriculum di tutto rilievo: da un anno è Presidente della sezione Nazionale Assoenologi Giovani ed è consulente, tra gli altri, di Bernabei Liquori, leader nelle vendite on line, dell’Az. Agr. Guido F. Fendi e tante atre cantine, sarde e non solo, specializzate, soprattutto, nella valorizzazione dei vitigni autoctoni.

« Le degustazioni virtuali on-line, una iniziativa per raccontare i vini, i territori e i produttori»

« Si tratta quindi di strutturare ed estendere l’uso delle moderne tecnologie anche ad altre attività che vanno oltre quella più strettamente commerciale – dice ancora Andrea Pala –. Per questo, come Assoeneologi, abbiamo creato, fra gli altri strumenti, delle vere e proprie degustazioni on-line dedicate sia ad un pubblico di esperti, ma anche a persone alle prime armi. In queste degustazioni virtuali si possono meglio raccontare i vini, i territori e i produttori»

«In questo modo – dice ancora Pala – potremo promuovere non solo le piccole realtà, ma dare anche maggiore visibilità a quei vini rari da uve autoctone, penso, per esempio al nostro Arvisionadu o alla nostra Malvasia di Bosa, o, ancora, alla Vernaccia di Oristano, che i canali tradizionali non riescono a valorizzare adeguatamente».

Ma a complicare ancora la situazione c’è la prossima vendemmia.

Andrea Pala « La vendemmia complicata e una stagione turistica da inventare»

« Dopo tre anni di annate con scarse produzioni, almeno in Sardegna, non dovrebbero esserci grossi problemi per lo stoccaggio dei nuovi vini – conclude Andrea Pala. Resterà certamente quello della liquidità necessaria per finanziare i prossimi lavori in vigna, assolutamente inderogabili, e quelli per la stessa vendemmia. Senza una significativa ripartenza del mercato, strettamente legata ad una stagione turistica ancora tutta da inventare, e adeguati interventi di sostegni pubblico, molte cantine potranno certamente trovarsi davanti ad ostacoli molto difficili da superare».

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