Appalti elettronici, il 2020 anno record per la Sardegna

Gli appalti elettronici hanno segnato numeri molto alti nella nostra Isola, per quanto riguarda l’anno appena trascorso. Tuttavia le imprese sarde non tengono il passo. La Confartigianato Sardegna lancia un appello alle aziende: «Formatevi per entrare nella piattaforma Mepa e partecipare ai bandi. È necessario sfruttare tutte le opportunità di ripresa economica».

L’invito nella Nota Stampa che pubblichiamo di seguito:

“Il mercato elettronico degli appalti della Sardegna segna un nuovo record: nel 2020, la Pubblica Amministrazione ha bandito lavori e servizi per 165 milioni di euro, di cui 79 sono stati aggiudicati alle imprese dell’Isola. Cala la percentuale delle aziende sarde aggiudicatarie: si passa dal 53% nel 2019 al 48% dell’anno appena concluso.

Sono questi i numeri salienti dell’attività del 2020 in Sardegna del MEPA, Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione, strumento del Ministero dell’Economia delle Finanze, avviato e gestito da Consip. I numeri più consistenti si rilevano a Cagliari con 55 milioni di euro, di cui il 69% è andato verso fornitori locali. La seconda posizione è occupata da Sassari, con quasi 57 milioni di acquisti da parte della PA. Ultima, sia per consistenza sia per percentuale, l’Ogliastra: nella provincia più piccola d’Italia, sono stati solo 2 milioni e 300 mila euro gli acquisti della Pubblica Amministrazione attraverso il MEPA.

Nel 2020, a livello nazionale, attraverso il MEPA sono stati acquistati beni e servizi per circa 5 miliardi e 777 milioni di euro.  Il dato conferma la crescita esponenziale di uno strumento che oggi rappresenta il principale punto di riferimento delle pubbliche amministrazioni.

Appalti elettronici, la piattaforma MEPA rappresenta un’importante opportunità

«La percentuale delle imprese aggiudicatrici sarde è calata di 5 punti percentuali», commenta Antonio Matzutzi, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna. «Questi ultimi dati ci devono far ragionare su quante risorse economiche non rimangono in Sardegna oppure restano, molto ridotte, ma sotto forma di subappalti che, notoriamente, non aiutano lo sviluppo delle imprese. Come facciamo già da diversi anni, è necessario continuare a formare e informare le imprese e condurle all’interno del sistema Mepa per non perdere tante importanti opportunità di crescita e di affari».

Su tali problematiche, Confartigianato Sardegna proporrà alla Regione di finanziare progetti specifici, diretti alle imprese e alla Pubblica Amministrazione, per iniziative di informazione sull’utilità degli appalti pubblici elettronici, per la facilitazione guidata sull’esplorazione dello strumento e per la formazione specifica per la registrazione, l’accesso e la gestione delle funzioni delle varie piattaforme.

«Il mercato elettronico è uno strumento capace di assicurare trasparenza, velocità nei processi, qualità dell’offerta e partecipazione delle piccole realtà imprenditoriali nell’ambito degli appalti pubblici» commenta il Segretario di Confartigianato Imprese Sardegna, Daniele Serra. «I numeri della Sardegna sono molto promettenti e l’augurio è che già nel corso di questo 2021 la platea di fornitori sardi possa crescere ancora: aumentare il bacino imprenditoriale della nostra Isola nel servizio significa avere maggiori possibilità di sviluppo, incentivando anche la Pubblica Amministrazione ad avvalersi dei beni e servizi delle imprese regionali. Le imprese perdono occasioni importanti non iscrivendosi alla piattaforma: in questo modo ne beneficiano le realtà che arrivano da fuori regione. Purtroppo ancora troppe attività produttive soffrono della poca confidenza con i mezzi informatici. La piattaforma Mepa rappresenta un’opportunità sia per PA sia per le imprese».

Appalti elettronici, è la Consip a decidere  prodotti e servizi

Per questo l’Associazione Artigiana rinnova l’invito alle imprese sarde a iscriversi e utilizzare il sistema, rivolgendosi anche alle sedi territoriali di Confartigianato Sardegna per ricevere informazioni, assistenza e supporto per partecipare attivamente alla fornitura di beni o servizi per la PA.

Il Mercato elettronico della pubblica amministrazione (MePA) è uno strumento di commercio elettronico a disposizione delle amministrazioni pubbliche italiane

I fornitori abilitati possono offrire i propri beni e servizi direttamente online e rispondere alle eventuali richieste di offerta avanzate dalle PA. Il sistema permette, dunque, l’acquisto online di beni e servizi con caratteristiche di standardizzabilità, per acquisti ripetitivi e/o per volumi ridotti. Nato nel 2000 con l’obiettivo di efficientare e razionalizzare gli acquisti pubblici, negli ultimi anni ha portato avanti una vera e propria rivoluzione nel mondo degli appalti pubblici.

Quali sono i prodotti che vengono scambiati sul MePA?

Lo decide la Consip, la centrale acquisti della Pubblica Amministrazione, che gestisce la piattaforma informatica. Nel catalogo si trovano, tra gli altri: alimentari, arredi, beni e servizi per la sanità e per la persona, cancelleria e materiali per l’ufficio, combustibili e carburanti, energia, hardware e software e servizi informatici, servizi postali, assicurativi e finanziari, consulenze e servizi professionali e sociali, soluzioni per la scuola, telecomunicazioni, veicoli.”

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