Baby Pit Stop, spazi per neo mamme e bambini.

Al San Giovanni di Dio di Olbia vengono attivati 5 Baby Pit Stop, spazi dedicati alle neo mamme e ai bambini, in cui poter vivere appieno la maternità.

 I “Baby pit stop” sono spazi dedicati a tutte le famiglie, in cui potersi prendere cura dei propri bambini, e rientrano tra le iniziative del programma dell’Unicef Italia “Insieme per l’Allattamento – Ospedali e Comunità amici dei bambini” per la promozione della cultura dell’allattamento e per garantire i diritti sanciti dalla Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza

Sono 5 i Baby Pit Stop dedicati alla intimità madre bambino

Sono 5 i “Baby pit stop” allestiti nei vari piani del “San Giovanni di Dio” , sede del Distretto di Olbia e del Dipartimento di Prevenzione , realizzati per consentire alle mamme di disporre di uno spazio riservato e intimo, in cui allattare il proprio bebè in un ambiente discreto e confortevole. Aree ben segnalate, dotate di fasciatoio, di tutto l’occorrente per il cambio e pulizia del bambino, ma anche uno spazio per l’allattamento e per lo svago dei piccoli.

da destra, Maria Grazia Sanna, presidente prov Unicef, Lidia Cas, Unicef SS, Liliana Pascucci, direttore distretto Olbia, Simonetta Pitzalis, Unicef SS

L’iniziativa della Ats – Assl Olbia ha ottenuto in questi giorni il riconoscimento dell’UNICEF: “Si tratta della prima struttura sanitaria pubblica del Nord Sardegna che ottiene questo riconoscimento. E siamo particolarmente orgogliose di questo perchè, così come sono stati strutturati, trasmettono l’idea di come l’allattamento sia fisiologico e possa entrare a far parte anche dell’organizzazione di una struttura sanitaria, oltre a trasmettere il concetto di come l’allattamento al seno rientri nella cura quotidiana della vita familiare”, ha dichiarato negli scorsi giorni Maria Grazia Sanna, presidente Unicef del Nord Sardegna, nel momento della consegna della vetrofania che è stata posta all’ingresso del “San Giovanni di Dio”.

Questi “Baby pit stop” rispondono ad un esigenza dai dipendenti ma soprattutto dai tanti utenti che giornalmente frequentano gli ambulatori e la sede del distretto  a cui è stata data una risposta concreta. Un gesto di civiltà e di attenzione rivolto alla famiglia e in particolare alle mamme e ai bebè.

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