Calangianus, 15 lug. 2016-
Ricevo e pubblico questo dettagliato report informativo sul Distretto Energetico, condotto da alcuni dei sindaci del territorio. Una vasta area di comuni che comprende ben 17 paesi con una chiara programmazione a medio e lungo termibne che potrebbe essere un’arma in più per tutelare le risorse a disposizione e creare, allo stesso tempo, uno sviluppo sostenibile e posti di lavoro.
Questa nota mi è stata inviata da Gian Martino Loddo, sindaco di Calangianus, uno dei sindaci, assieme a Stangoni (Badesi) e Deiana (Bortigiadas) più legati a questo progetto. Grazie al Sindaco Loddo.
Avanti così! (A. Mas.)
” In questi giorni il piano energetico regionale e’ in corso di valutazione VAS, lo stesso piano riconosce nel territorio della Sardegna 11 distretti energetici, resta escluso tutto il territorio della Gallura. Per questo, noi dopo aver approvato in assemblea un protocollo di intenti, abbiamo provveduto a inviare alla RAS una relazione dettagliata sul nostro intendimento di costituire un distretto energetico il cui ambito territoriale e’ dato dai 17 comuni che partecipano al piano strategico con il quale il progetto trova sinergia più o meno su tutte le misure di intervento del documento di programmazione.
Un ambito territoriale ampio che costituisce circa il 13 % del territorio sardo, una popolazione di circa 73 mila abitanti
Essere riconosciuti come distretto energetico dalla comunita economica europea e dal piano energetico regionale dà a noi la possibilità di pianificare tutte quelle attività che trovano riscontro nelle finalità delle indicazioni europee in materia di PRODUZIONE DI ENERGIA, RISPARMIO DI ENERGIA, MOBILITA’ SOSTENIBILE, RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DI INQUINANTI NELL’AMBIENTE.
Il distretto energetico territoriale diventa quindi motore di sviluppo di tutto il territorio nel medio lungo termine.
Una pianificazione di interventi facilitata dalle risorse europee che, così facendo, siamo in grado di intercettare.
Allo stato attuale, e in attesa di avere notizie ufficiali sull’accoglimento da parte della RAS delle nostre osservazioni, si dovrebbe procedere in tempi brevissimi alla redazione del PAES TERRITORIALE E DELL’ALLEGATO PIANO ENRGETICO TERRITORIALE, STRUMENTO INDISPENSABILE PER IL RAGGIUNGINENTO DEGLI OBIETTIVI.
La redazione di un PAES TERRITORIALE affidata a un tecnico specializzato, affiancato da professionisti individuati tra il personale degli uffici tecnici dei comuni e delle Unioni dei Comuni, diventa quindi una necessita’ assolutamente improrogabile, da attuare in tempi rapidissimi. Il PAES TERRITORIALE, così come lo si vuole impostare, deve contenere elementi innovativi e originali in grado di anticipare quelle che saranno le nuove linee guida europee sullo sviluppo ecosostenibile; siamo in condizioni di farlo e farlo bene.
In un primo momento, si provvederà paese per paese alla rilevazione del bilancio energetico che nel nel dettaglio conterrà un’analisi dettagliata sui consumi e sulle emissioni degli opifici, delle industrie degli immobili pubblici e per quanto possibile degli edifici privati, sulla produzione di energia da fonti rinnovabili sui servizi offerti in materia di risparmio di energia etc, il tutto inserito in uno studio socio storico culturale di ogni singola realtà.
A questo seguira’ il piano energetico territoriale, che comprende tutti quegli interventi che si devono mettere in essere per il raggiungimento degli obiettivi, una pianificazione di interventi mirata e autonoma che sfrutti per questo le risorse disponibili attraverso l’intercettazione dei bandi europei nazionali e regionali, nel rispetto assoluto di tutto quello che e’ il patrimonio storico culturale territoriale.
Si segnala che i paesi gia dotati del PAES dovrebbero comunque aggiornarlo in ragione delle recenti modifiche della normativa europea sulle emissioni.
Il distretto nei nostri obiettivi, pur dialogando con gli assessorati regionali, presenterebbe una governance autonoma che consente alla struttura di interfacciarsi direttamente oltre che con la regione, con la comunità economica europea e gli investitori privati.
Un’isola nell isola insomma che si caratterizza per le finalità che si vogliono perseguire, produrre di piu inquinando e consumando meno nell’ottica del raggiungimento di un benessere economico sociale in un ambiente di vita piu pulito.