CIPNES, Calangianus punta all’adesione del distretto del sughero dentro il consorzio.

Il sindaco di Calangianus corteggia il CIPNES.

Il CIPNES, è un acronimo che indica il Consorzio Industriale Nord Est Sardegna. Presenta determinati vantaggi di carattere fiscale così come anche possibilità creditizie interessanti per le imprese aderenti. Ora tutti vogliono aderirvi e l’agognato desiderio pare stia stimolando il sindaco di Calangianus Fabio Albieri che ne intravvede una possibilità per il distretto del sughero.

Come noto, esso è formato da diversi paesi tra cui Tempio, Aggius, Berchidda, Luras, Bortigiadas, oltreché Calangianus. Tutti paesi che ricadono nel territorio dell’alta Gallura, come dire, l’interno e le coste del nostro territorio, a fondersi con le realtà industriali del nord-est.

Una sottile e impensabile fusione non geografica ma di interessi che sarebbero volano, secondo quanto pensa il sindaco Albieri, per la rinascita del settore sugheriero che attraversa una crisi senza fine.

Sul CIPNES, l’arbitrarietà di una adesione

Il sindaco di Calangianus, nella sua evidente smania di ergersi a protagonista indiscusso dell’alta Gallura, scorda però alcune importanti valutazioni. Intanto, Calangianus dispone, semmai, della sua area industriale e non dell’intera ZIR che fa capo anche a Tempio e ad altri comuni dell’Alta Gallura.

In secondo luogo, l’aderenza alla Z.E.S. dell’area di nord est è al di fuori della zona che compete semmai ai paesi che fanno capo all’Unione dei Comuni dell’alta Gallura. Calangianus rientra nell’Unione dei Comuni Alta Gallura e non si capisce con quale criterio, Albieri decida che un distretto sugheriero confluisca nel CIPNES. Pur riconoscendone i possibili vantaggi, sicuramente reciproci. E’ vero che la ZIR di Tempio è in liquidazione ma la gestione ora è del comune di Tempio che pare Albieri non abbia neppure consultato in questa sua ennesima uscita ad effetto.

Semmai, Albieri che dichiara di voler risolvere la feroce crisi del settore trainante del suo paese, il sughero, volga lo sguardo ad una condivisione con gli altri centri galluresi. Prima di anticipare un possibile rifiuto alla sua proposta. Al momento, non risulta nessun parere dagli altri comuni.

CIPNES, per quale ragione?

A leggere l’Unione Sarda di oggi, il sindaco punta sulle “dinamiche industriali maggiori” qualora il distretto del sughero passasse al CIPNES, consorzio che raggruppa le grandi, piccole e medie imprese galluresi del nord-est. Si comprende bene che il suo paese sia forse quello maggiormente interessato per via dell’oro morbido che da 20 anni è in stallo e rischia ogni anno chiusure di opifici e fabbriche. Inoltre, appare scontato che un sindaco senta il dovere di portare delle soluzioni.

La Z.I.R. di Tempio Pausania

Però, in questa selvaggia epoca di “vendite”, non può essere il solo a decidere per gli altri comuni. Sostenendo anche, nella sua dichiarazione al giornale, che Tempio non ha il consorzio della ZIR né una governance in questo momento essendo fuori dalla ZES (Zona Economica Speciale). Infine propone che la governance del settore industriale del sughero vada al CIPNES.

Il “Ci penso io”, Ghe Pensi Mi, del compianto Tino Scotti, rappresenta sempre di più la verve progettuale e lessicale del sindaco gallurese, artefice nel bene e nel male di una stagione politica che non verrà ricordata tra le migliori. Implicita una personalissima decisione che porterebbe alla vendita della ZIR Alta Gallura. A caduta, cosa altro potrebbe succedere? Quando sostiene che Arzachena e Berchidda siano concordi alla adesione alla ZES, ha sentito cosa dicono a Tempio, Luras, Aggius, Bortigiadas etc.? 

E’ certo il sindaco che l’entrata nella CIPNES, credo dal consorzio auspicata, non comprometta anche lo smaltimento dei rifiuti gestito dall’Unione dei Comuni? Chi gestirà i fondi europei nel settore sugheriero? Perché non cede la zona industriale dell’area di Calangianus e relativi opifici che saranno anche la maggior parte ma non rappresentano il tutto? 

Ma soprattutto, perché questa famelica vocazione a cedere è diventata prioritaria nelle amministrazioni pubbliche? 

Biancareddu, « Fuori luogo come scelta»

Biancareddu, assessore regionale ed esponente del territorio, da noi raggiunto telefonicamente, precisa: 

«In primis sarebbe una decisione non condivisa, secondo si sta cercando di rafforzare la posizione dell’alta Gallura e questa scelta la vedo in controtendenza. A parte che dovrebbe chiedere alla Regione una variazione dell’area geografica del distretto del sughero che ha un preciso orientamento geografico. Unire Tempio e Calangianus, intesa come unica zona industriale, è un conto. Dissipare una auspicabile fusione dei due comuni per quanto attiene al sughero per confluire in una ZES del tutto disomogenea dalla nostra realtà, è fuori luogo».

 

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