Consulenza pedagogica, una espressione in apparenza complicata ma nella realtà indispensabile in questi tempi di difficoltà e disagio per le famiglie. Occorrono diverse componenti educative per superare le enormi lacune createsi in tante famiglie, vuoi per ragioni economiche o conflittuali, o per relazioni familiari tormentate che hanno preso una pericolosa china verso la distruzione.
«La consulenza pedagogica -c i spiega Silvia Muntoni, pedagogista dello staff del progetto – e’ uno strumento di grande efficacia nella risoluzione di situazioni familiari problematiche. Il principio che muove il pedagogista nella consultazione si concretizza nella famiglia dove sono presenti figli minorenni o giovani adulti. È sempre possibile ottenere risultati evolutivi attraverso un migliore adattamento delle strategie educative genitoriali. Si parla spesso delle indubbie ricadute che possono avere le carenze educative nella crescita dei figli, e’ molto più raro, invece, sentire parlare dell’ intervento educativo dei genitori come possibile soluzioni delle problematiche manifestate dai figli».
Lo staff, davvero un esempio di coesione di intenti composto da esperti in vari settori, si propone di essere al fianco delle famiglie ed esserne il sostegno educativo e non solo.
Un cammino che porta a possibili soluzioni solo se esiste un comune senso sociale e una medesima sensibilità per affiancare chi si trova in difficoltà.
Consulenza pedagogica, i bambini vanno aiutati
«I bambini – continua Silvia – sono in attesa di ricevere dai genitori messaggi più chiari, considerazione, stima, occasioni, tempo, oppure cosa ci si può aspettare dagli adulti, sentirsi finalmente autorizzati a crescere. La consulenza pedagogica si svolge in un setting simile a quella psicologica e ha come strumento principale il colloquio. Il non sentirsi giudicati e’ la situazione che mette i genitori nella condizione di condividere le proprie scelte educative, permettersi di metterle in discussione immaginarne di nuove. E’ una consulenza che usa la relazione, tale intervento consente al conduttore di esprimere suggerimenti, proporre interventi educativi e effettuare simulazioni di intervento. Le consulenze e gli interventi si rivolgono a: Genitori, bambini, adolescenti, educatrici, maestre».
Consulenza pedagogica: la formazione e gli esperti
Lo staff, un nucleo completo di esperti e esperienze, si appresta a varare il progetto e renderlo fattivo nel nostro territorio. Fra qualche giorno, infatti, inizieranno le lezioni per la formazione di tutti coloro che intendono assimilarne i contenuti. Dalle famiglie in tutti i loro componenti alle educatrici e alle maestre, ai sanitari, alle badanti, alle Tate ma anche, in linea diretta, agli stessi adolescenti nella loro singolarità.
«Lo staff lavorerà in sinergia con il logopedista Dott. Maurizio Sini – conclude Silvia Muntoni -, un esperta di comunicazione e deontologia professionale, la Dott.ssa Silvia Billet, La Dott.ssa Rossana Giorgio esperta in primo soccorso pediatrico, la Dott.ssa A. Rita Orru’ nutrizionista, l’ insegnante di inglese Barbara Mariano, l’ importantissima collaborazione in atto col museo Meoc di Aggius nello specifico il Dott.Luigi Gana. Proponiamo un elenco di corsi formativi rivolti a: educatori, tate, badanti, educatrici, OSS».
Consulenza pedagogica: gli intenti
Infine, Silvia ci indica le finalità del progetto da lei stessa creato e voluto. A sentire la sua passione nell’indicarmi intenti e speranze, c’è da essere contenti che esista questa vocazione ad essere di supporto in questa delicatissima fase della nostra esistenza. La forte confusione che si sta generando sul ruolo futuro della famiglia, non aiuta certo a sentirsi sereni. Ecco perché questo progetto potrebbe fungere da riferimento per chi non possiede gli strumenti educativi idonei per aiutarsi da sé.
«Il mio progetto ambizioso sarebbe quello di realizzare una vera e propria scuola che si rivolge ai genitori che desiderino acquisire strumenti educativi adeguati sin dalla scoperta dell’ attesa di un bambino fino all’accompagnamento nella crescita intesa come passaggio per le diverse tappe evolutive. Presenteremo inoltre laboratori rivolti ai bimbi e ai bimbi e genitori insieme lavorando con tutte le risorse culturali e non solo del nostro territorio».
Silvia, nella sua disanima, mi parla anche di un ulteriore e altruistico progetto che depone a suo favore illuminando la evidente sensibilità e il senso di solidarietà che sta alla base di tutto questo magnifico progetto sociale.
« Si, mi piacerebbe parlarti di un impegno gratuito di consulenza educativa che vorrei offrire a famiglie in difficoltà economica, uno sportello di ascolto volto a supportare, guidare le famiglie e i bambini durante questo terribile momento. E spero di riuscire a metterlo in piedi quanto prima».