Farmacia Territoriale « Gli utenti del Paolo Dettori devono andare a Olbia? »

Il caso è di un signore che spesso è costretto a fermarsi ovunque capiti. Deve introdurre il farmaco per non restare paralizzato.

La farmacia territoriale. Un episodio che, se confermato, si andrebbe ad aggiungere al lungo elenco di disservizi che accadono al Paolo Dettori. Anche questo, non per mancanza di professionalità o incapacità dei dipendenti del nostro ospedale. Scrive ancora Luigi Di Napoli, 62enne affetto da malattia invalidante, Morbo di Parkinson, costretto a sottoporsi continuamente a somministrazioni di un farmaco salva vita. La lettera chiude con parole pessimistiche del signore invalido. Aggiungo solo: ” Che non ci fossero speranze nemmeno nell’attuale assessore, era abbastanza evidente. I segnali negativi, in tutti questi mesi di attesa di qualche notizia, hanno tolto ogni dubbio. Questi e quelli, uguali sono.

«Gent.mo Antonio, sono ancora io LUIGI DI NAPOLI, se mi puoi ancora ospitare nella tua rubrica ti metto a conoscenza di un fatto increscioso accadutomi qualche giorno fa e che ha per protagonisti il sottoscritto ed una signora olbiese (presumo) della quale non so il nome in quanto non sì è presentata rispondendo al telefono.

Tutto nasce dalla mia malattia, per la quale ho bisogno di portare sempre con me una pompa ad infusione che mi inietta un farmaco chiamato duodopa. faccio rifornimento di detto farmaco presso la Farmacia Territoriale dell’Ospedale di Tempio. E’ quasi vitale perché senza questa e di conseguenza senza il farmaco, io sono un vegetale.

Periodicamente vado in Farmacia Ospedaliera per prelevare il quantitativo di farmaco che solitamente è sufficiente per 4 settimane. Quindi faccio i miei conti per vedere fino a che giorno sono coperto con il farmaco. Ultimamente c’è stato un cambiamento nelle giornate in cui vengono distribuiti i farmaci presso la Farmacia Territoriale: ora le giornate sono solo il lunedì e il venerdì dalle 09,30 alle 13,30.

Secondo i miei calcoli ero coperto fino a Giovedì 30/01 quindi ero obbligato ad andare il Lunedì 27 per ritirare il mio quantitativo. Così ho fatto.

Lunedì vado in farmacia al Dettori ma la farmacista era malata

Lunedì intorno alle 11,00, mi sono recato in Ospedale presso la Farmacia. Ma con mia grande sorpresa era chiusa. la motivazione era che la Farmacista era malata e vi erano due numeri telefonici a cui rivolgersi per ulteriori spiegazioni. Non ci ho pensato due volte e, col mio cellulare, ho chiamato il primo dei numeri.

Nessuno risponde. Al secondo numero dopo un pò rispondeva una donna. Alle mie rimostranze su come avrei potuto avere i miei farmaci, dall’altra parte del telefono mi sentivo dire che i farmaci che avevano a disposizione, erano soltanto per i loro pazienti, come se ci fossero pazienti di serie A e pazienti di serie B o meglio come se ci fossero pazienti di Olbia e Pazienti di Tempio.

Per terminare la telefonata, mi ha detto che noi tempiesi ci saremmo dovuti abituare ad andare ad Olbia per fare rifornimento di farmaci. Su questo punto le ho risposto che non era proprio così, perché sarebbe stato un loro problema far fronte alla distribuzione dei farmaci presso tutti quegli invalidi che non hanno la possibilità di recarsi a Olbia.

Ormai l’Ospedale di Tempio è allo sfascio totale, e nonostante le parole rassicuranti dell’Assessore Nieddu, non credo sia più possibile salvarlo».

Ciao Luigi

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