È addirittura del 57% la percentuale dei giovani agricoltori sardi che devono avere accesso al credito per la loro intrapresa nel settore. E’ quanto emerge dal webinar organizzato da Coldiretti Sardegna che si rivolgeva proprio ai giovani imprenditori dell’agricoltura.
Dal Webinar di Coldiretti Giovani emerge il dato elevato del 57%. Le difficoltà
Per il 57 % dei giovani agricoltori italiani l’accesso al credito risulta un problema, contro il 33% dei giovani agricoltori Europei.
È quanto emerso ieri mattina durante il webinar promosso da Coldiretti Giovani Impresa Sardegna, il primo della rubrica settimanale L’Aratro, nuovi solchi per l’agricoltura, incentrato appunto sull’accesso al credito in agricoltura.
La massiccia presenza di 150 giovani agricoltori, rimasti fissi sullo schermo per due ore a seguire la presentazione di temi ostici come i prodotti finanziari, conferma le percentuali presentate dal segretario nazionale dei Giovani Coldiretti Stefano Leporati: “il problema è ancora più sentito nel Sud e nelle Isole, cosi come quello dell’accesso alla terra”.
“L’obiettivo della nostra rubrica che si farà online è di dare la massima informazione ai giovani agricoltori dove spesso, avviando una nuova impresa, le problematiche si accentuano anche perché stanno portando una ventata di innovazione e creatività che spesso non trovano adeguato supporto – afferma il delegato dei giovani agricoltori sardi della Coldiretti Frediano Mura -. Il credito è uno dei temi più sentiti per questo abbiamo invitato sia i nostri funzionari del settore che quelli dell’ufficio agricolo del Banco di Sardegna”.
“Sicuramente molto vantaggioso – hanno spiegato Antonio Guiso e Luigi Sau dell’ufficio assistenza per l’accesso al credito della Coldiretti – è il finanziamento del Decreto liquidità. Un finanziamento fino a 30mila euro a condizioni molto vantaggiose”.
La percentuale del 57% è frutto di scarsa informazione
I funzionari del Banco di Sardegna Luca Carboni e Andrea Delogu hanno fatto una panoramica di tutti i loro prodotti che sono stati classificati all’interno di tre macro aree: quelli a breve termine destinati a finanziare l’attività di esercizio; quelli a medio termine studiati per acquisto di attrezzature e bestiame per esempio; quelli a lungo temine, ipotecari, destinati invece per l’acquisto per esempio di aziende o terreni. Hanno inoltre parlato di quei prodotti nati per assecondare e sostenere le aziende che usufruiscono delle misure del Psr (in questo caso si interviene per anticipare il contributo e coprire anche la percentuale che richiede mezzi propri). Un focus è stato dedicato alle startup che non hanno ovviamente un proprio storico.
All’incontro hanno preso parte anche il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu e la delegata nazionale dei Giovani Veronica Barbati:
“I giovani agricoltori vanno sostenuti nell’accesso al credito anche attraverso strumenti che ne possano agevolare l’erogazione, quali: la gestione del rischio prevista dalla Politica agricola comune, i contratti di filiera ed ogni altro supporto utile”.
Tre giovani agricoltori hanno arricchito l’incontro con le proprie testimonianze, presentato le proprie idee e gli strumenti finanziari che li hanno e li stanno accompagnando nella realizzazione del loro progetto: sono Gianfranco Pischedda che con i fratelli coltiva patate a Buddusò abbinando tradizione e innovazione con i fratelli. Giulia Mura che produce l’olio dei centenari a Cardedu e Giovanni Ladu che ha una cantina a Mamoiada.