Il Papavero, Biologico, prodotti km zero sardi e tanto altro. Alla scoperta del mangiar sano e buono.

In Via Vittorio Veneto a Tempio, alla scoperta del mangiar sano.

 

Il Papavero, questo il nome scelto dai due proprietari Giuditta e Giuseppe per la loro attività. Una bella iniziativa, volta ad una maggiore attenzione e sensibilità verso il mangiar sano e perché no anche buono. Una gamma di prodotti biologici, rigorosamente certificati. Lo sguardo attentissimo a quanto offre la nostra terra, la Sardegna millenaria che già possiede la sua splendida natura che nel negozio emerge e pulsa di svariati richiami.

Giuditta e Giuseppe sono di fuori Tempio,  hanno i connotati di persone con una spiccata vocazione e dedizione al vivere meglio il rapporto col cibo e con i prodotti naturali. Parlando con loro scopri la sensibilità, la predilezione del ritorno alle cose naturali, che  abitualmente fanno parte del loro credo.

” Gli errori alimentari – dice Giuditta – dei nostri padri e nonni, erano in buona fede, non immaginavano certo che da un rapporto col cibo non corretto, potessero derivare delle malattie”.

C’è da dire anche che nei  tempi passati, quando si era noi piccoli, il cibo era migliore, più artigianale e con elementi sani. Col tempo è cambiato tutto, la grande industria ha prevalso, intervengono oggi interessi mirati al guadagno. Produrre a più non posso è la parola d’ordine. Non a caso, tante sono le malattie legate ad intolleranze, così come l’aumento esponenziale delle malattie tumorali, cardiovascolari, ecc.

Il Papavero, che è aperto dal 21 ottobre del 2108, cerca di recuperare quel rapporto con la natura e con i prodotti alimentari biologici, che non rientrano nella lunga e assai pericolosa catena industriale che può compromettere la nostra salute.

I dati sul biologico in Europa e in Italia

L’Italia ha da sempre la leadership europea di produzione di prodotti BIO e la Sardegna aveva anche il primato tra le regioni italiane. Oggi è al 4° posto per ettari di terreno coltivato dopo la Sicilia, la Puglia, la Calabria. Siamo, in questa classifica della Coldiretti del 2018, seguiti dal Lazio. E’ evidente che gli interessi in gioco sono tanti e che la differenza dei prodotti la fa la qualità ultima, quella che va nelle nostre tavole. Non a caso, il Papavero ha deciso di scegliere tra i migliori produttori sardi e nazionali.

” Sono tanti – dice Giuseppei prodotti sardi a chilometro zero e siamo molto orgogliosi di poter dire che noi acquistiamo da chi è veramente certificato, da chi ha prodotti esclusivi per qualità e ovviamente bontà. La filiera è rigorosa, controllata e cerca di mantenere elevato lo standard dei prodotti finali”.

Le vendite val dettaglio In Italia dicono di un aumento del 10,8% dei prodotti BIO. Al “Il Papavero” di via Vittorio Veneto, l’attenzione si rivolge però al cliente. Una figura che negli ultimi decenni è molto cambiata nel rapporto con l’alimentazione. Chi entra nel negozio, è già informato e preparato. Giuditta e Giuseppe lo sanno e li accolgono con la consapevolezza che da loro troveranno quanto cercano, ad iniziare dall’ascolto.

Il Papavero ed l rapporto col cliente: “Ascolto e consigli”.

” Il rapporto con le persone che arrivano in negozio è molto bello e crea un rapporto familiare – precisa Giuditta–  questa relazione coi nostri clienti. Sanno a volte tante cose ma si affidano alla nostra conoscenza per saperne sempre di più. Il clima non è frettoloso o distaccato, non lo può essere, perché spesso occorre tempo e parole. Questo  permette anche a noi di entrare nel loro mondo, Conoscere le loro storie, magari i problemi di salute seri che hanno. Si confidano, ascoltano e dicono la propria ma sono tutti consapevoli che mangiare meglio, tornare a quanto la natura ci dona, è la cosa migliore”.

Sono tante le malattie, le intolleranze alimentari che crescono a vista d’occhio. Al Papavero si trova sempre una soluzione, non si vendono elisir miracolosi, e non si ha la pretesa di sostituirsi alla scienza ufficiale. Si ragiona molto col cuore, attraverso l’esperienza diretta dei due stessi titolari. C’è cordialità ed empatia coi clienti. Se un prodotto non è disponibile ed un cliente lo desidera, lo si ordina e arriva in poco tempo. E’ un commercio etico, dove è vero che i prodotti costano di più ma una oculata e rispettosa educazione al consumo, alla fine non cambia di tanto la spesa finale.

La gente, nel frattempo entra, si muove liberamente, osserva, controlla, domanda, si prende un cesto di vimini e dagli scaffali prende quel che sta cercando. Quando non sa o non trova, intervengono loro, Giuditta e Giuseppe. Gentili, premurosi e soprattutto informati. Hanno una risposta a ogni domanda. Non c’è presunzione ma conoscenza elargita sempre col tono che rende un rapporto col cliente un bell’esempio di come dev’essere interpretato questo lavoro.

Attorno a me, l’aria profuma di natura, oggettistica sarda,  artigianato della nostra terra,  aggiungono all’ambiente un magico tocco di umanità e di bellezza.

Giuditta e Giuseppe

Un luogo da visitare per conoscere meglio cosa voglia dire biologico

“Il Papavero – dice Giuseppe lo possiamo considerare un “working in progres”. Le nostre intenzioni sono di crescere e di portare sempre maggiore conoscenza attraverso questi prodotti biologici. Siamo a Tempio da 7 mesi, per ora va bene così. La gente sta iniziando a conoscerci“.

Bella la chiusura del video che trovate di sotto di Giuditta, prima di salutarci.

” Se fosse stato  tutto  biologico, saremmo stati tutti più felici!”.

Vero, vorrebbe dire almeno due cose essenziali. La prima è che mangeremmo tutti cibo sano. La seconda è che davvero saremmo entrati in un rapporto con noi e con la natura così indispensabile che agirebbe da riequilibratore col tempo confuso e dispersivo che viviamo. E forse, saremmo tutti più felici.

Il Video:

 

 

Related Articles