Il Problema sanitario, l’assessore in visita all’ospedale di Oristano. La settimana prossima Sassari, Alghero e Ozieri. Tempio?

Il problema sanitario al primo posto per la Sardegna. Lo si apprende da una nota dell’assessorato inviato anche a galluranews. Si intensificano i sopralluoghi del neo assessore Mario Nieddu che è stato già a Olbia, nel Sulcis, in Ogliastra e al P.S. di Cagliari. Oggi è stata la volta di Oristano.

La prossima settimana, e restiamo alle dichiarazioni rilasciateci dal neo consigliere e assessore tempiese Biancareddu, dovrebbe essere anche a Tempio, dopo che già ha programmato la visita a Sassari, Alghero e Ozieri.

L’agenda è fitta, urge dare immediatamente un nuovo indirizzo alla sanità pubblica dopo la devastazione lasciata dal precedente assessore e dalla azienda che ne ha avallato ogni decisione.

La nota dell’ufficio stampa di Nieddu, scrive:

” Si è concluso questa mattina il sopralluogo dell’assessore alla Sanità della Regione Sardegna, Mario Nieddu, all’Ospedale San Martino di Oristano. Subito dopo l’ospedale, c’è stata  la visita alla struttura sanitaria della Casa Circondariale Salvatore Soro di Massama.

Due tappe che si inseriscono nel programma di ricognizione dei presidi sanitari dell’isola allo scopo di “verificare le condizioni delle strutture sanitarie e l’adeguatezza dei servizi erogati. Si deve fare attraverso il confronto diretto col personale medico e infermieristico”.

Presente alle visite odierne anche il consigliere regionale e membro della commissione Sanità Annalisa Mele.

La visita al San Martino segue i sopralluoghi, realizzati nelle scorse settimane, ai poliambulatori e ospedali di Olbia, del Sulcis, dell’Ogliastra e ai Pronto Soccorso di Cagliari.  

Il problema sanitario per il neo assessore

“Proseguiremo le visite ai presidi sanitari della Sardegna per raccogliere ogni elemento utile alla futura ridefinizione della rete. La rimodulazione che non dovrà essere calata dall’alto, ma terrà conto dei territori e punterà alla massima condivisione. La salute dei cittadini, e quindi il livello dei servizi erogati, saranno sempre punti fermi nella ricerca di qualsiasi soluzione”.

Lunedì 20 maggio l’assessore alla Sanità visiterà gli ospedali di Alghero, Sassari e Ozieri.

Paolo Dettori

Il problema sanitario adel Paolo Dettori è già nell’agenda dell’assessore. Si fanno insistenti le pressioni su una immediata ed urgente risoluzione della vertenza sia da parte dei consiglieri ed assessori della Gallura, sia da parte della popolazione del territorio. Non solo i grandi ospedali dunque, ma tutti gli ospedali minori e periferici che sono il baluardo della garanzia alla salute pubblica.

Diverse le possibili immediate soluzioni. In primis, urge la grave situazione della mancanza di medici. Come tutti sanno, la chiusura dei reparti di Ostetricia e di Ginecologia, oramai ridotti ad assolvere a poche prestazioni o visite, è stata tra le urgenze che hanno determinato l’assenza di nascite dal 18 aprile dello scorso anno.

L’esposto, che verrà presentato in questi primi giorni della settimana entrante, si spera riporti qualche spiraglio già da subito di una riapertura. In caso contrario, come annuncia il comitato di occupazione Abali Basta, si riprenderà la lotta su tutti i fronti.

Urgente appare la situazione attuale del reparto di Chirurgia, che dal 1 luglio chiuderà i battenti per “dar modo al personale di poter godere delle ferie”. In realtà, ci si fida poco, anzi nulla, di questo atto aziendale, ampiamente superabile con l’assunzione di qualche medico in sostituzione di quello assente, per malattia, 104 o ferie. Nonostante ci siano state lettere di qualche sanitario disposto al trasferimento, l’azienda ha messo in atto la cosa che gli riesce meglio: il silenzio.

Problema sanitario urgente per il Dettori, nel caos dopo la riforma della rete ospedaliera

Non si risponde più alle sollecitazioni dei primari (solo dalla ginecologia sono decine le lettere) si evita di assumere se non tempo determinato qualche operatore, ma soprattutto si sottopone chi è in turno a massacranti turnazioni per tenere aperto.

Questa sera sono stato nel reparto di Ginecologia e Blocco Parto. Regna il vuoto, il silenzio che sa di decadenza, abbandono e  tristezza. Con me tante mamme e tutti i loro bambini. Quelli più grandi, nati in questo reparto e quelli invece che sono stati altrove, ad accrescere la fila dei NON NATI nel loro ospedale di appartenenza. 

Il sindaco nel reparto di Ginecologia e Ostetricia a colloquio con alcuni sanitari il 12 giugno scorso (foto 2018).

La vertenza richiede tempestivi provvedimenti, in attesa della rimodulazione di cui parla l’assessore Nieddu.

Riapertura del blocco parto e del reparto di Ginecologia. Immediato intervento per la Chirurgia con l’assunzione dei nuovi sanitari e la nomina del primario. Potenziamento del Centro Trasfusionale con medici e infermieri. Assunzione di specialisti, potenziamento dei servizi ambulatoriali e ridefinizione del numero dei posti letto non in base al numero per abitanti. Quest’ultimo appare come slegato dalle esigenze, a tutto vantaggio di una struttura privata che non ha ancora avuto gli accreditamenti ed è ben lontana dall’essere aperta. Sulla vicenda Mater, peraltro, pesano questioni differenti, di carattere giudiziario per vicende di acquisto di terreni. 

L’assessore Biancareddu, che ha la delega per la Cultura, Pubblica istruzione, Sport e Spettacolo, conosce meglio di tutti quali siano le emergenze del problema sanitario della Sardegna. Viene tirato per la giacca ogni giorno dalla popolazione dell’alta Gallura. Ora c’è, sappiamo che sta agendo. Che si inizi a lavorare nell’interesse della Sardegna e della Gallura.

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