La giornata del ringraziamento, evento che si svolge tra novembre e primi di dicembre, ha rappresentato un giorno speciale per l’agricoltura sarda. La nota generosità e la grande solidarietà ha, ancora una volta, fatto si che vi fossero gesti e donazioni dagli aderenti alla Coldiretti. La sigla sindacale sarda, ci ha inviato una nota al riguardo.
«Attenzione verso chi soffre e ha meno possibilità. Gli agricoltori e allevatori della Coldiretti nella Giornata regionale del Ringraziamento non hanno dimenticato chi sta soffrendo e hanno donato 5 quintali di prodotti agroalimentari provenienti dalle proprie aziende alle famiglie indigenti del territorio.
Sono i prodotti contenuti nei circa 50 cesti giunti da tutta la Sardegna come offertorio per la Santa Messa che si è tenuta in occasione della Giornata del Ringraziamento regionale a Cuglieri nella Basilica Santa Maria della Neve per la Santa Messa presieduta dal responsabile ecclesiastico di Coldiretti Sardegna e Nord Sardegna don Mario Tanca e concelebrata con i responsabili ecclesiastici provinciali della Coldiretti don Giuseppe Orrù (sud Sardegna), don Fabio Marras (Oristano), don Totoni Cossu (Nuoro Ogliastra) e dal parroco di Cuglieri don Mario Piras.
E proprio su iniziativa dei responsabili ecclesiastici della Coldiretti e con la collaborazione di Coldiretti Oristano e don Mario Piras i cesti (frutta, verdura, formaggio, miele, pasta, pane ecc.) sono stati destinati alle famiglie indigenti».
La giornata del Ringraziamento in Sardegna
«La Giornata del Ringraziamento è l’inizio dell’annata agraria, un momento di ringraziamento e gratitudine per il dono della terra – spiega il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu -. Un ringraziamento che il mondo delle campagne pratica quotidianamente con la sua tradizionale solidarietà e sensibilità per chi vive momenti di particolare difficoltà e a maggior ragione adesso con il Covid che ha fatto esplodere una più radicale crisi economica che ha investito fasce di popolazione prima sconosciute a questo fenomeno accentuando il problema ed allargandolo anche a fasce sconosciute prima».
Dal rapporto della Caritas sulla povertà, pubblicato le scorse settimane, emerge che nel 2020 il numero delle persone che hanno bussato alle porte della Caritas è cresciuto del 47% rispetto al 2019 (il 51% lo ha fatto per la prima volta nel 2020, oltre il 70% sono italiani).
In Sardegna ci sono circa 100mila famiglie che non possono permettersi una spesa mensile superiore a 1.000 euro.
Oggi la richiesta è soprattutto di aiuti di natura economica e occupazionale, e la “distribuzione di pacchi viveri”.
Coldiretti, sia direttamente che attraverso la comunità di Campagna Amica ha attivato diverse iniziative. Dalla distribuzione di pacchi agroalimentari delle imprese di Filiera Italia, alla Spesa sospesa contadina sempre attiva nei mercati di Campagna Amica. In pratica tutti i cittadini che fanno la spesa nei mercati possono decidere di donare cibo e bevande alle famiglie più bisognose sul modello dell’usanza campana del “caffè sospeso”, quando al bar si lascia pagato un caffè per il cliente che verrà dopo. In questo caso si tratta però di frutta, verdura, farina, formaggi, salumi o altri generi alimentare made in Sardegna, di qualità e a km zero che gli agricoltori di Campagna Amica e le associazioni caritatevoli andranno a consegnare alle famiglie bisognose.