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La grande truffa Green – con Maria Giovanna Bosco

La grande truffa. Green non perché preserva il pianeta e la natura, come vorrebbero farci credere, ma green come il colore dei soldi. Soldi che scorrono a fiumi dall’Italia verso innumerevoli conti correnti esteri, passando di solito attraverso microscopiche ditte nate apposta, vere e proprie scatole cinesi con capitale sociale ridicolo.
Ormai è tutto chiaro. Più si scava, più viene fuori la verità su ciò che sta sconvolgendo tutto il territorio italiano in nome di un fantomatico supremo bene nazionale.

Come spiega Maria Giovanna Bosco in questa video-intervista, tutto è finalizzato unicamente a risucchiare soldi dallo Stato, ovvero dai cittadini. In tanti, purtroppo, sono ancora convinti che la distruzione dei territori serva per salvare i territori. Un non-sense che stiamo pagando a caro prezzo.

Il Green Deal: fiumi di denaro verso conti correnti esteri

La corsa scellerata parte nel 2019, quando l’Unione Europea lancia il Green Deal, con l’intento di portare gli Stati Europei verso la “neutralità climatica” entro il 2050.
Che cos’è la neutralità climatica? Significa semplicemente (si fa per dire) emissioni zero da combustibili fossili di alcun tipo.
In che modo? Incentivando enormemente, sia con colossali quantità di denaro sia con campagne di propaganda, le energie rinnovabili: eolico e fotovoltaico. Per amor del vero anche l’idroelettrico sarebbe un’energia rinnovabile, ma questa per il momento non viene presa in considerazione, forse perché sull’acqua intendono mettere le mani in altro modo.
Pazienza se il resto del mondo continua a usare combustibili fossili, rendendo totalmente inutile gli immani sforzi europei.

Così innumerevoli aziende si attrezzano per produrre quanto serve: quantità inimmaginabili di turbine e pannelli, che ora riempiono i magazzini di mezzo mondo. Poco importa se per costruirli si sfruttano i territori dei paesi poveri africani, inquinandoli e rendendoli un deserto. Poco importa se viene impiegata mano d’opera minorile, utilizzando bambini e adulti come schiavi.

Gli interessi di troppi soggetti tutt’altro che Green

Il problema maggiore sta nelle modalità con cui la cosiddetta “transizione energetica” viene imposta. L’Italia in questo settore si è distinta come il Paese più generoso quanto a incentivi. Perché? Forse perché abbiamo dovuto sottostare a ricatti di diversa natura?
Così la famigerata neutralità climatica si è trasformata in una sciagura. D’altro canto non poteva andare diversamente, visto che le decisioni sono state prese da soggetti, all’interno dell’Unione Europea, che oltre ad essere privi di alcuna legittimazione democratica sono caratterizzati da pesanti interessi di parte. Né più né meno come è accaduto, e sta accadendo, in diversi altri settori.

Il resto lo sentirete direttamente dalla voce di Maria Giovanna, che ha tutti i titoli per poterne parlare con cognizione di causa. Buon ascolto!

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