Olbia, 28 nov. 2014-
In merito all’articolo de La Nuova Sardegna del 25 novembre 2014, dal titolo “Mammografia. Tempi lunghi per le visite”, per un dovere di corretta informazione è necessario precisare quanto segue:
Nell’articolo si commette un errore di fondo: è errato, infatti, parlare di una rilevazione delle visite specialistiche all’ospedale Giovanni Paolo II.
La Asl di Olbia, all’interno della sezione Amministrazione Trasparente, pubblica le liste d’attesa dell’Azienda, secondo le rilevazioni, effettuata in una data stabilita, dal Centro Unico di Prenotazione Aziendale, che quindi fotografa la situazione dell’Azienda in quel preciso istante.
Nel caso specifico la “Rilevazione dei tempi d’attesa standard” è stata eseguita il 7 novembre 2014 e pubblicata alcuni giorni dopo: il dato esprime un valore che nasce da una media tra le varie possibilità aziendali.
Nel caso della Mammografia il tempio medio d’attesa al 07.11.2014 era di 24 giorni, da un’ulteriore rilevazione effettuata il 25.11.2014, la prima disponibilità utile è per il 09 gennaio 2015 nell’ospedale di Tempio Pausania, sia per le donne fertili che per quelle in menopausa (con un’attesa di 46 giorni); all’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia, invece, la prima disponibilità per le donne fertili è per il 9 dicembre 2014 (con un’attesa di 15 giorni), mentre si allunga per quelle in menopausa, con prima disponibilità per l’11 giugno (198 giorni d’attesa).
Secondo la media fornita dal Cup, abbiamo quindi un tempo medio inferiore ai tre mesi, se si considera la disponibilità tra le due strutture ospedaliere e le date per le donne fertili e quelle in menopausa (46+15+198=259/3=86,3 giorni medi d’attesa, quindi circa tre mesi).
Per l’Ecografia mammella, invece, alla rilevazione del 07.11.2014, il tempo medio d’attesa era di 109 giorni: da una seconda rilevazione effettuata il 25.11.2014, invece la prima disponibilità utile è per il 6 marzo 2015 all’ospedale di Olbia e al 31.03.2015 all’ospedale di Tempio, con un’attesa media di circa quattro mesi.
“Un allungamento dei tempi d’attesa legato in particolar modo al precariato presente all’interno dell’Asl 2 e che nell’ultimo periodo ha creato delle criticità nell’avvicendamento delle figure professionali”, spiega il direttore generale della Asl di Olbia, Giovanni Antonio Fadda.