Roberto Acciaro, « Nemmeno le scuse ».

Il cantautore vincitore, pari merito con altri due, a gennaio di un concorso canoro, rivendica il diritto d iavere anche il secondo premio assegnato ai tre vincitori

Una città che sovente nasconde dei misteri, situazioni irrisolte che stavolta sono andate a Roberto Acciaro, cantautore noto e ottimo pianista.

La storia che lo riguarda inizia con un concorso canoro, Officina Musica svoltosi a gennaio presso il Teatro del Carmine ed organizzato dall’assessorato alla cultura, sport e speettacolo del comune di Tempio.

Si esibiscono non solo cantanti ma anche musicisti, sotto l’occhio attento di una giuria qualificata e competente. Tra gli altri, Marco Piras dei Bertas, Mariano Meloni, direttore della Scuola Civica di Musica e Renato Piccinnu, impresario musicale.

I concorrenti sono una decina e i premi in palio consistono in buoni acquisto di beni legati all’attività di musicisti, a piè di relativa fattura d’acquisto, per un totale di 800 €.  ai singoli vincitori e una partecipazione retribuita a tre eventi di particolare rilevo dell’anno in corso: le due feste patronali, San Paolo e Sant’Isidoro e il Faber che a Tempio sarà il prossimo 16 luglio.

Passa qualche mese e si viene a sapere della presenza di due dei vincitori alle feste patronali. A Roberto Acciaro, però, che attende come gli altri quale sia l’evento scelto per lui, non viene fatto sapere nulla. Ecco l’intervista a Roberto di questo sabato pomeriggio. Al solito è sereno e riflessivo, mai si lascia andare a rabbia o polemica. Ma, come chiunque viva da un proprio lavoro, in questo caso la musica, vuole sapere che ne è di quel concerto garantitogli dalla sua vincita del concorso di Gennaio.

Roberto, amarezza e delusione

« Roberto, partiamo da dove ritieni tu. Racconta cosa è successo».

« Molto semplice. I primi tre del concorso, votati da una giuria, prendevano 800 € a testa da investire in attività musicali e da inviare le relative fatture al Comune che ha indetto la manifestazione e questi premi. Il premio annesso ai vincitori, oltre questa importante somma, era anche una serata musicale garantita dal comune e retribuita. I tre eventi per i concerti o esibizioni dei vincitori erano le due feste patronali e il Faber, che come sai è martedì prossimo 16 luglio. Quando subito dopo la classifica dei vincitori, viene annunciato anche che gli stessi partecipavano distintamente ai tre eventi estivi. La cosa mi è confermata da Alessandro (Achenza, presentatore della serata di gennaio) perché io in quel mentre ero nel back stage e non ho sentito. Alessandro disse che la mia vittoria al concorso mi garantiva la presenza al Faber Festival. Agli altri due, Mario Garrucciu e Korin Podesva, le altre due manifestazioni».

Roberto, ” Mi toccava il Faber, secondo quanto emerso nella serata al Carmine”

« Quindi se ho ben capito, a te toccava il Faber Festival?».

« Lo ripeto, io non ho sentito ma da sms e telefonate col presentatore, mi si conferma che era così. Ho immaginato anche, essendo a gennaio allora, che tempo per avere la conferma, c’era. Invece…».

« Invece non ti hanno comunicato nulla, né allora né oggi. Giusto?».

« Esatto. Il giorno della serata al Carmine non era gremita la platea ma tutti mi confermarono che quello fu detto. Anche qualche esponente di rilievo presente, disse chiaramente che la scelta di assegnare a me il Faber, era consona e giusta. Ho atteso mesi che mi si annunciasse la cosa anche perché non vai senza prepararti adeguatamente al Faber. Scaletta, arrangiamenti, brani miei o cover di De André, o entrambe le cose. A maggio/ giugno, ora non ricordo bene, esce il programma del Faber e ovviamente io non ne faccio parte. Alessandro si dice sbigottito perché in sede di premiazione, quello fu detto. Mi dice che contatta il vice sindaco, assessore, Addis per avere notizie in merito».

Il vice sindaco dichiara che c’è stato un errore di comunicazione

« A parte che lo sarebbe chiunque sbigottito, secondo te da cosa è dipeso Roberto questa ingiustizia?».

« Mi dicono un errore di comunicazione e anche il direttore artistico del Faber, Sandro Fresi, non ne sapeva nulla. A me sembra abbastanza strana questa cosa. Il Faber ha dei tempi lunghi e complessi per l’organizzazione, mi appare insolito che la stessa organizzazione del Festival Faber non sappia che uno dei partecipanti è il vincitore del concorso Officina Musica. Tieni sempre conto che il concorso da me vinto e il Faber hanno finanziamenti comunali. Se esiste questa clausola, la devono rispettare. Mi dicono che avrebbero risolto la questione. Suggerisco, era una mia idea, di poter aprire il concerto di Cristiano De André del 19 luglio. La farei volentieri. Stranamente, prima che potessi proporla io, la stessa idea me la sottopone Alessandro dopo aver sentito l’assessore. Il Comune, a cui avevo mandato le fatture al centesimo dei famosi 800 € spesi in attività musicali dopo il premio del concorso, mi chiede di avere dei link dei miei brani. Normale. Era la conferma che mi si dava la serata al Faber? La stessa mail l’avevano avuta anche gli altri due vincitori? L’assessore mi conferma che non si era assegnata alcuna partecipazione alle tre serate. Ci capisco sempre meno».

Roberto: ” Non alzo mai le voci e non faccio polemiche ma pretendo il rispetto”

« Ma ti sei fatto sentire? Hai incontrato l’assessore, l’organizzazione del Faber, qualcuno che ti desse delle spiegazioni?».

« Guarda non sono solito alzare la voce, per me era implicito che lo dovessero fare loro anche perché io e tutti sapevamo che a gennaio quelle assegnazioni ci furono. Solo qualche giorno fa l’assessore mi cerca per avere un confronto con un funzionario del comune delegata agli eventi della città. Le mando una mail, e con quella sono 3. Io ricevo solo quella attinente alla impossibilità dell’agenzia che sovraintende all’evento di Cristiano De André. Non posso aprire il concerto per esigenze della serata. Ovvio che non posso mettere bocca su questo. Ok, ma resta sempre la serata garantita per contratto dopo la vittoria di Officina Musica che solo a me non viene data.

Alle mail non ricevo risposte. Resta una profonda amarezza ma soprattutto la chiara mancanza di rispetto nei miei confronti. L’amarezza cresce perché per un cantautore la partecipazione al Faber è importante. Invece, non solo non una sola risposta alle mail ma neppure una telefonata di scuse. Anche ieri ho mandato una mail, pensa tu. Speravo che almeno mi chiamassero, invece niente. Pur sapendo che già per il 16 ho preso impegni, credimi sono troppo avvilito».

Non ho nulla per chi fa il Faber, tutti validi musicisti degni di stima

La chiacchierata volge al termine e Roberto tiene a ribadire che non ha nulla con chi farà il Faber, persone ottime e validi interpreti e musicisti. 

« Nulla da ridire con chi sarà al Festival, li conosco e li stimo. Amici da una vita. Così come non entro in merito alle scelte della direzione artistica. Ogni direttore artistico ha le sue preferenze e sostiene una sua idea degna che si rispetta a prescindere. Come si è capito, a me nei miei confronti sembra una mancanza di rispetto assoluto. Con tanti ci siamo visti in questi mesi, mi si doveva dire che erano dispiaciuti per quanto successo. Invece, come già detto, nulla di nulla. Un’altra cosa va detta. Il bando parlava per i vincitori di una serata pagata. Per gli altri voncitori lo sarà nelle due feste patronali, per me? Non è solo una questione economica, ma di ulteriore rispetto in tal caso di un regolamento del concorso.  Io gratis non lavoro. Vale per me e per i musicisti che lavorano con me. Ma lo ripeto ancora, non è una questione di soldi ma del gesto che reputo di pessimo valore morale».

Non solo a Roberto Acciaro ma a chiunque detesti questo modo di fare. Le conseguenze a livello umano che ne derivano, la disdicevole caduta di stile, lasciano davvero attoniti.

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