Tempio Pausania, 2 dic. 2015-
Non c’è dubbio alcuno. La passione per il pezzo fatto a mano ha un sapore antico, quel dolce “retrò” o vintage che è legato ai nostri ricordi di bambini, quando vedevamo madri e nonne sferruzzare o lavorare col tombolo. Le preziose mani che sapevano fare tutto, dai maglioni ai ricami, che si muovevano velocemente mentre si cercava di scoprire il segreto e il meccanismo poco tecnologico di quel lavoro. Il frutto di quelle “piccole opere”, rivive nei giorni nostri nella capaci mani di molte giovani, forse anch’esse alla ricerca di quei sapori e saperi che hanno imparato da madri o nonne esperte.
Ci sono stati e tuttora ci sono corsi proprio per imparare quell’arte senza tempo e il piacere di incantarsi ad osservare oggetti che vengono fuori come una fiaba moderna. Ora i soggetti sono anche cambiati, oggi si lega il manufatto ai prodotti mediatici del momento, quelli che lusingano dagli schermi televisivi o sono derivati dei cartoons di moda. La sostanza, però, è sempre la stessa. Forse non stupisce più come una volta, ma vi assicuro che realizzare un manufatto, con un ferro, un uncinetto, un ago e un filo, è sempre impresa difficile.
I mercatini di Natale, quelli che in questi anni arricchiscono e impreziosiscono le vie delle città, sono ricolmi di oggetti fatti a mano. Riprova di quanto dico, quelli di qualche anno fa a Tempio che anche quest’anno ci saranno o come quello di Bortigiadas di cui vi riferirò dopo averlo visitato. Sono mostre d’arte, un’arte antica che si veste di modernità ma soprattutto di gusto, bellezza e simpatia.
Mariella Mossa, giovane tempiese, abile nella sua passione, è un esempio di questa arte. Fantasticamente si chiama la sua pagina social dove si possono ammirare i suoi
Antonio Masoni