Tempio Pausania, 13 giu. 2016-
Uno spettacolo davvero divertente con la regia di Francesca Vargiu, alle prese con un suo progetto di narrativa e comunicazione nel laboratorio di Moviment’Arti all’interno della fucina di talenti che sta diventando l’Officina dei Ragazzi. Una bella realtà della città, degna di rivestire un ruolo di estrema importanza per i ragazzi del territorio, alle prese con la danza, il canto e la recitazione.
Lo spettacolo, messo in scena da Francesca, in appena un mese di prove, è stato un pieno di energia, con giovanissime talentuose attrici che, con disinvoltura e con l’apprezzamento del pubblico accorso, hanno dato dimostrazione di capacità ed improvvisazione mica da poco. Gli intermezzi di danza e di canto, rispettivamente della ballerina e coreografa Daniela Tamponi e Marco Garrucciu, vocal coach e insegnante di canto, hanno dato il tempo alle attrici narratrici di entrare in scena col piglio di chi sa già cosa deve fare e dire, senza inciampi, considerato anche che si tratta di giovanissimi ma già padroni della scena.
Bello, anzi bellissimo spettacolo che conferma come dietro l’Officina con i suoi insegnanti, e i ragazzi che fanno i vari laboratori, ci sia davvero una splendida empatia. Lo confermano la gioia e il feeling che vige tra loro, quasi come se tutto fosse fatto con semplicità e amicizia vera. Il tutto, come sempre, coordinato magfistralmente da Maria Lucia Oggiano, firma consueta delle direzioni tecniche della scuola Moviment’Arti.
Bravi, brave, tutti.
Ecco un piccolo spezzone dello spettacolo con alcune performances di danza e cabaret, compresa quella di Francesca Vargiu, travolgente come sempre con la sua mimica e le sue belle scivolate dialettali che hanno sempre la capacità di far sorridere al solo sentirle. Il vizietto, a quanto pare, appartiene anche alle attrici della scuola, che abbiamo sentito più volte in alcune frasi tipicamente galluresi. D’altronde, la nostra lingua ha racchiusa una sua musicalità e un’armonia ben nota. Basta pronunciare una sola parola gallurese che la gente sorride. Provare per credere
Antonio Masoni