Tempio Pausania, 27 set. 2015-
Dopo la pubblicazione dell’intervista a Sergio Todesco, tra le tante mail, condivisioni, apprezzamenti di ogni specie, c’è stato l’interesse sul web di un gruppo di sostenitrici della medicina di Gabriella Mereu, medico di Quartu che è stata radiata dall’Albo dei Medici dopo una procedura di infrazione dell’ordine dei Medici di Cagliari.
Venerdì mattina, dopo aver avuto il suo contatto telefonico, ho chiamato la Dottoressa Mereu (ringrazio per questo il “gancio” che mi ha procurato il suo numero). La Dottoressa Mereu attendeva la mia telefonata. Un colloquio breve ma intenso durante il quale entrambi abbiamo convenuto che sarebbe stato opportuno che ci si potesse incontrare e dare la possibilità a lei di definire meglio tutta la vicenda. Ricordiamo, per i più distratti , che la Mereu era stata messa alla berlina dalla popolare trasmissione “Le Iene” su Italia 1. Con una sequenza deviata in fase di montaggio, veniva descritta come una ciarlatana, e investita di accuse che hanno lasciato il segno nell’opinione pubblica. In poco tempo, anche per la distratta platea televisiva, abbacinata dalla forza persuasiva del più grande distrattore di masse esistente, il mezzo televisivo, è passata allo stato di venditrice di aria fritta.
La Mereu ha avuto modo di ascoltare l’intervista con Todesco e, dopo esserci sentiti, ha avuto parole di elogio per me ma soprattutto per Sergio Todesco. Urge sentirci. L’intervista con la Dottoressa Mereu è in programma per fine novembre quando la stessa sarà in Sardegna (attualmente vive fuori dall’isola). Ho chiesto lei di mandarci qualche suo lavoro di preparazione affinché anche i nostri lettori possano prepararsi adeguatamente alla conoscenza di un mondo che non si conosce, che non ha il benestare della scienza ufficiale. Anzi deve passare “border line” o non passare affatto in questa giungla di comunicazione che innalza o ammazza.
Ecco il suo breve profilo lavorativo che stamattina ha voluto inviarci. Grazie Dottoressa Mereu (A. Mas.)
” Il mio lavoro corrisponde sempre alla mia continua ricerca per capire il cliente al fine di alleviargli il malessere . La mia visita si svolge nell’ascolto del cliente e nella osservazione dei tratti del volto , l’impostazione della voce , la mimica , il vestiario , l’analisi grafologica della scrittura per cercare di capire davanti a che personalità mi trovo . Questo modo di considerare chi ho davanti mi proviene dalla pratica di medico omeopata unicista anche se sono molti anni che non prescrivo più rimedi omeopatici . Mi serve, il rilievo della personalità, per capire in che contesto porre il linguaggio con cui la persona mi descrive i sintomi.
Per il procedimento terapeutico che ho messo in atto infatti la traduzione centrata di questo linguaggio corrisponde al nucleo del problema del cliente . Questa traduzione quindi corrisponde alla rivelazione del problema che ha fatto ammalare . Per fare questa traduzione mi aiuto anche con un altro contesto che è costituito da una situazione che traggo da un repertorio, che ho nella mia memoria esperenziale, di situazioni che fanno ammalare. Queste situazioni sono sempre le stesse e non sono numerose.
Sono le vicende umane che affliggono le persone, specialmente quelle poco evolute e quindi quelle più predisposte ad ammalarsi. Infatti Bach aveva detto che il trattamento con i fiori porta, contemporaneamente alla guarigione da un’afflizione , alla saggezza del se superiore . Quindi per Bach la saggezza porta alla serenità e contemporaneamente alla salute. La cura quindi procede parallelamente con l’evoluzione.
Parecchie volte la persona in esame guarisce dallo stato acuto, per esempio un dolore od un’allergia, solo con questa traduzione, anche immediatamente. Guarisce grazie alla consapevolezza. Per curare poi lo stato emozionale che mantiene l’afflizione prescrivo i fiori di Bach.
La mia cura ruota intorno ad un solo concetto: la disintossicazione. Intendo sia la disintossicazione emozionale che quella fisica . Per la prima uso ciò di cui ho già parlato, per la seconda uso i principi della dieta senza muco di Eheret, il lavaggio epatico ed i bagni derivativi.”
Gabriella Mereu