Tempio Pausania, Millantar: Loro mungono, gli altri se le bevono! Continua la saga della panzanella.

Tempio Pausania, 22 gen. 2019-

Non c’è pace a Millantar dove l’acqua diventa vino e i maiali hanno iniziato a volare, tutti credono a tutto, tutti sono attratti come calamite al ferro da qualsiasi minchiata esca fuori dalla bocca del Re. Una favola, al confronto, sembra un reality movie next generation, persino la saga di Guerre Stellari appare vera, come ancor più reale apparirebbe l’era dei Cyborg che sgranocchiano noccioline allo stadio.

“Ergo, fedelissimi adepti habemus  finanziatore! Che dico mai! Un pool di finanziatori dalle tasche stracolme di quidcoin sonanti e pronti a cambiare la vostra vita da così a così”.

Tutto dipende da come è il secondo “così”, perché se è come il primo, mi sa tanto che l’ennesima suppostina vi sta per penetrare nel vostro  disponibilissimo deretano. Che poi, una supposta più o una meno, mica vi cambia l’apertura…quando una volta la apriste per farvi soavemente penetrare, dalla seconda in poi vi è entrato di tutto, ovviamente sempre in maniera epocale e etica. Eticamente, insomma,ve la prendete in c… ma così vi piace e tanto basta.

Qualche detra veterano la chiama La Divina Commedia, la storia infinita scritta su un rotolone di carta igienica e spacciato per progetto turbo epocale. In effetti, l’Inferno c’era dall’inizio e ancora c’è, il purgatorio vi entra sotto forma di purga lassativa ogni volta che lo spara bubbole per eccellenza se ne inventa una delle sue e il Paradiso? Beh, quello può attendere come il noto film di Gregorio Lapanzana da Forli, cugino di Eulalia Torricelli.

“Zum pa-pa Zum pa-pa Zum pa-pa, questo è il valzer del moscerino”, e tutti a ballare nel fantasmagorico karaoke di corte…

“Su le mani raga che ve la stiamo apponendo succulenta la tachipirina 1000!!”, il DJ si dimenava  nella sua postazione, mentre i fedelissimi adepti cercavano una ragione, una sola misera ragione per ballare ancora.

“Su su, dai che facciamo il trenino!!”. Qui nacquero alcune perplessità perché al solito Gaius toccava sempre di stare davanti (non che NON amasse questa posizione!) e al RE l’ultimo posto della fila. A turno ricevevano la suppostina e se ne tornavano davanti.

“Ops, su le mani, Su le mani”, urlava il DJ, agitandosi sulla location privilegiata da dove riusciva a vedere le supposte entrare e uscire…MERAVIGLIAAAAAAAA.

Millantar era in effervescenza naturale, mica la stessa di sempre indotta dalle  mungitrici della vicina azienda Mungi &Mangi LTD (vai di) corporation. No, stavolta si era al QUID & COIN.

Dopo StoKaz, l’arabo che avrebbe voluto investire ma si era eclissato, dopo Al Cagone, il boss delle sardine sottolio del Mar Morto, il magnate russo Vladimir Bubboloskj e il petroliere franco papuasico della Lettonia meridionale, Sergej Inculator BubùSettete,  c’era finalmente lui, il grande finanziatore segreto che non si può dire perché non c’è. Ma c’è ostrega di un can!! Azz…se c’è!! Non ci credete? Sentite cosa dice il gran cerimoniere di corte, il grande Bastiano Fildeput, diplomato preso il collegio di San Scemo nella bassa valle del Volga.

” Figlioli carissimi, sapete bene quanto abbiamo sudato e lottato per questa nostra causa. Ora che il tempo è compiuto e le stesse  mutande le abbiamo girate e rigirate per 4 volte per 4 giorni di fila,  compiendo sacrifici umani, disumani, equini e porcini, prima che il sole tramonti, vedrete finalmente il sorgere di un nuovo paradigma, stavolta agnostico e gastrico, non come prima afroasiatico e meditativo. Il digiuno è finito, da domani si mangia. Eureka! La finiranno quei mefistofelici detraiani di romperci le palle, torneranno da noi strisciando ed invocando anche per loro mutande linde e nuove. Vedete, cari fedeli, nel Regno di Tarlok, ogni cosa promessa non è mai stata mantenuta ma adesso che la Mungi&Mangi si è palesata per la infornazione corretta e al dente, potremmo dire di avercela fatta …nooooo…non che ci siamo cagati addosso, ma che abbiamo raggiunto il nostro scopo. Il forno è pronto e riceverete istruzioni per un corso dove acquisirete gli elementi di base per il successivo step che vi porterà al master in idiozia funzionale e congenita. Il titolo, raga….avrete tutti la laurea…Fraccus, non la Laura, quella te la scorsi povero pirlotto… in Attendologia e Promessologia Applicata. Col titolo in tasca, potrete iscrivervi al corso finale che vi darà accesso alla terza e conclusiva fase che abbiamo chiamato “Fase del Sacco a Pelo”, e potrete risolvere i problemi d’affitto, di bolletta, di pranzo, cena e merenda…non so se io me-rendo conto di cosa cazzo ho detto ma…questo è!! Andate ora e unitevi in gioia e letizia nella più bella copula della vostra vita…taca banda DJ…vai col liscio!! Zum pa-pa Zum pa-pa…”

Fu un discorso memorabile, assolutamente il più bello mai sentito dalle genti di Millantar. I ballerini, in lacrime, stentavano a danzare il valzer e preferirono appartarsi in silenzio negli angoli della discoteca di Fake City, la famosissima “Ballera dei Coions”. Ora, non si seppe mai se le lacrime sgorgarono per la gioia della notizia o se provenissero dalla disperazione che mai li aveva abbandonati.

Il poeta di Millantar, Er Pappa, dedicò a quello struggente momento alcune strofe che ancor oggi vengono narrate ai bimbi prima di addormentarsi, una dolce ninna nanna che per ricordarne armonia e dolcezza, vi riportiamo integralmente nella lingua originale del pianeta:

“Magna Magna, parassita,

di virtute vesti la tua vita, 

Bevi Bevi amor mio,

che nel sacco ti ho io,

tra balle e panzanelle,

ridi pure a crepapelle,

mentre tu ridi e balli ancora,

gaudium magnum per me ora.

Memorabili parole che il tempo non ha mai cancellato se non dopo la bellezza di 2 nano secondi. Vecchie e tardive, arrivarono le benemerenze al poeta che viene citato anche da Dante nel suo epico libercolo ” Maialetti e Gandolfo, storia di due porci”.

Lassù, tra le celesti volte del paradiso millantariano, ancora riecheggia indissolubile il vaticinio del Re.

” Chi crede in me, mi segua, chi non mi crede ha perfettamente ragione”.

Antonio Masoni

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