Trasporti, i costi di una settimana di vacanza (campeggio) in Sardegna.

vacanze in Sardegna

La voce Trasporti navali, per una settimana di vacanza nell’isola, è sempre quella più consistente. Lo dice un rapporto della FAITA, la Federazione delle associazioni italiane dei complessi turistico ricettivi all’aperto.

FAITA SARDEGNA. REPORT: ECCO QUANTO COSTA UNA VACANZA NELL’ISOLA E QUANTO INCIDONO I TRASPORTI

Arrivare in Sardegna in nave incide del 20% sul totale di una vacanza open air in Sardegna per una famiglia di 4 persone.

È quanto emerge da un’indagine del Centro studi di Faita Sardegna: per una settimana di permanenza nell’isola, una famiglia spende mediamente 2.586 euro, circa 370 euro al giorno, e di questi 75 euro al giorno, (per un totale di 470 euro a/r – biglietteria on line Genova – Olbia con auto e cabina per una notte di traversata + 60 euro di carburante da Milano a Genova) se ne vanno per pagare il trasporto.

I trasporto la voce più cara

L’indagine Faita ha preso ad esempio una famiglia di Milano composta da quattro persone che arriva in Sardegna la prima settimana di luglio in nave dal porto di Genova con macchina a seguito e soggiorna per sette giorni in un campeggio.

La spesa totale di 2.586 euro è cosi suddivisa:

soggiorno in campeggio e ristorazione

1.224 euro (174,9 euro al giorno)

servizi nel territorio

832 euro circa (119 euro al giorno);

viaggio a/r

470 euro (nave) + 60 euro costo viaggio Milano Genova a/r

Il viaggio rappresenta quindi una voce di spesa che influisce sulla scelta della destinazione e sulla durata della permanenza.

Soggiorno, costi simili ma trasporti decisamente alti che favoriscono le concorrenti alla Sardegna

Dall’indagine emerge che mentre il costo del soggiorno è simile, quello del viaggio cambia a seconda della destinazione, ma aumenta a dismisura se la destinazione è la Sardegna, dando un netto vantaggio alle mete concorrenti.

La stessa famiglia spenderebbe 150 euro in meno per andare a Bari in Puglia (Milano – Bari sono circa 1000 km per un totale di 380 euro – tariffa Aci -), incidendo per il 14% sulla spesa totale delle vacanze.

Le ore per raggiungere la destinazione sono pressoché le stesse del viaggio per raggiungere la Sardegna (dalle 8 alle 10 ore di viaggio). Allo stesso modo in treno, stesse ore di viaggio e maggiore risparmio, con soli 150 euro di spesa (Milano Centrale – Bari Centrale a/r per 4 persone sono 145 euro con un intercity che percorre lo stivale in circa 9 ore).

L’alternativa a una destinazione italiana è infine rappresentata dalla Croazia, come meta estera più vicina, che offre spiagge di livello e servizi: ecco, per raggiungere Pola da Milano, in auto, sono circa 625 km e il costo del carburante è di circa 140 euro andata e ritorno (tariffe Aci).

Se invece la stessa famiglia di Milano volesse ripiegare sulla comodità dei collegamenti aerei, spenderebbe per un viaggio di andata e ritorno da Milano Malpensa circa 700 euro sia per la Sardegna, su Olbia, che su Bari se scegliesse la Puglia. La Croazia risulta invece una destinazione molto più cara se raggiunta in aereo con 368 euro per persona andata e ritorno.

I trasporti navali hanno cifre esagerate

Si ripresenta quindi l’annoso problema a discapito della Sardegna, con le cifre dei trasporti navali che fanno la differenza rispetto alle altre destinazioni e precludono la possibilità di una vacanza in macchina o in camper a una fascia di popolazione che quest’anno, con l’emergenza sanitaria del Covid 19 ha di fatto una minore capacità di spesa.

“Dalle rilevazioni Faita Sardegna – spiega il presidente Nicola Napolitano – risulta che, in questa prima fase post Covid, oltre il 70% delle prenotazioni nei campeggi sta arrivando dagli italiani, soprattutto del nord. Percentuale che dovrebbe scendere sensibilmente con un graduale ritorno alla normalità nelle prossime settimane, e l’arrivo di prenotazioni anche da parte di tedeschi e olandesi. Per ora però la ripartenza delle nostre attività sembrerebbe affidata alla disponibilità di spesa degli italiani”.

“Oltre al Covid noi sardi continuiamo a scontare l’handicap del caro traghetti – evidenzia Napolitano –. La maggior parte dei nostri clienti sono turisti che raggiungono la Sardegna in macchina o in camper. Il caro trasporti ci penalizza rispetto alla concorrenza visto che i costi di permanenza sono simili. Questo comporta o la scelta di altre mete o con una permanenza inferiore, con vacanze accorciate, per questo è necessario che all’annunciato accordo tra Regione e armatori seguano fatti immediati per porre rimedio a una stagione partita male e che nelle previsioni deve poter contare su fatti concreti”.

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