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« Un ringraziamento ma restano troppi dubbi», scrive la mamma di Alessia ritornata dall’Inghilterra.

Troppa burocrazia, forse colpa del disorientamento generale delle istituzioni non preparate ad un dramma come la Covid 19.

«Un ringraziamento particolare a chi ha permesso il ritorno di mia figlia Alessia dall’Inghilterra. Sono state settimane di preoccupazione e attese infinite. Alla fine si è concluso tutto bene ma sono diverse le domande che  restano senza risposta».

Martina scrive una bella lettera che è un racconto intenso al tempo dell’epidemia, pieno di attimi infiniti e mille preoccupazioni. Lei è la mamma di Alessia, una studentessa di Tempio. Martina, ha vissuto attimi di paura che andavano col tempo aumentando perché le risposte non giungevano. Interminabile burocrazia che le hanno pervaso l’anima per due settimane intere. Una vicenda che ha interessato tanti giovani studenti all’estero così come tanti lavoratori che si son trovati, di colpo, a non avere più una strada maestra da seguire. 

La storia di Alessia inizia il 14 marzo.

«COVID 19 cambia la vita di tutti noi. Di fronte a questa pandemia, vengono prese una serie di decisioni, sicuramente necessarie che creano disagi e problemi a tutti, tra questi molti studenti Sardi che studiano in Inghilterra, come mia figlia Alessia.

Il tutto inizia con il decreto del 14 marzo con il quale viene sospeso il trasporto marittimo da e verso la Sardegna e il trasporto aereo da e verso la Sardegna è assicurato solo dall’aeroporto di Cagliari. Per poter rientrare in Sardegna diventa necessaria l’autorizzazione da parte della Regione. Il volo programmato da Alessia su Alghero viene annullato.

Ci adattiamo alle disposizioni e seguiamo alla lettera le indicazioni di Di Maio. Chi studia in Paesi stranieri e vuole rientrare, deve mettersi in contatto con la Farnesia. In apparenza è semplice da dirsi ma alquanto difficile da farsi. Impossibile comunicare telefonicamente, ore di attesa e dopo 49 minuti squilla e arriva il tuo turno. Nessuno risponde, riagganciano giustamente.  Cerco di consolarmi e ammetto che anche loro saranno pochi e avranno difficoltà in questo momento, ma la cosa si ripete in continuazione ( premetto che in questo periodo sono in ferie)».

Martina «Il ritorno di Alessia complicato dai ritardi della Farnesina»

«Ho dedicato ogni momento della mia giornata a contattare la Farnesia) perciò dal 14 marzo al 20 marzo mando giornalmente una PEC al consolato Italiano a Londra e alla Farnesina. Finalmente ricevo una prima risposta dal consolato Italiano di Londra il 20 marzo e nella stessa giornata anche la Farnesina manda una email a mia figlia. Vi sono  tutte le indicazioni dei voli disponibili da Londra per Cagliari, con scalo a Fiumicino. A Roma e dove viene precisato che per la Sardegna è necessaria l’autorizzazione regionale.

Il 20 marzo facciamo i biglietti seguiamo tutta la prassi indicata nei minimi dettagli dal consolato Italiano di Londra. Infatti, per la Regione Sardegna, erano previste indicazioni particolari. Però, il 22 marzo cambia il tutto, ossia sul modulo della Regione non è più prevista la dicitura rientro nel luogo di residenza. 

In questa fase sono stata supportata per fortuna dal personale dall’ Anci di Cagliari. Si sono dimostrati disponibili, pazienti e hanno risolto ogni nostro dubbio fornendo, sino al giorno della partenza, il 31 marzo, tutte le indicazioni necessarie. Infatti mi consigliano che, in base alle nuove disposizioni, è opportuno prendere un NCC (Noleggio Con Conducente) al fine di evitare sanzioni, perché nessun familiare con le nuove norme poteva andare a prendere mia figlia a Cagliari».

Alessia ritorna in Sardegna, dopo un’attesa di 18 giorni.

«A Tempio, non ho trovato nessuno disposto a fare questo servizio di NCC. Forse ritengono più convenienti i viaggi organizzati dagli stessi ragazzi per le serate in discoteca dove si guadagna ma non si rischia. In questo caso c’è un rischio. Il servizio di NCC è stato fatto da una persona di Sedini che ha preso in considerazione la situazione di mia figlia come se fosse la sua.

Il 31 marzo Alessia parte da Londra. Per tale ragione, mi affretto ad avvisare il medico di famiglia (Tondini) sostituito dalla Dottoressa Peru, che prontamente prende nota della data di rientro e mi indica la prassi da seguire, ossia avvisare il servizio d’igiene.

Il Poliambulatorio di via Demasrtis, dove ha sede l’Igiene Pubblica.

Il 1 aprile mi appresto a chiamare l’ufficio igiene di Tempio che con molta professionalità e disponibilità mi da tutta una serie di indicazioni.  Mi sottopongono una serie di domande, tra cui l’indirizzo dell’ isolamento fiduciario, visto che mia figlia non fa l’isolamento fiduciario a Tempio ma in un’altro Comune di competenza. Dall’ufficio dì’igiene di Sassari mi dicono che non possono prenderla in carico e perciò mi danno una serie di recapiti dell’ufficio di igiene di Sassari.

Da un ufficio all’altro, telefonate senza risposta e rimandi ad altri uffici

La mattinata del 1 aprile la passo al telefono per cercare di contattare l’ufficio igiene di Sassari. Finalmente un operatore mi risponde, chiedo delucidazioni in merito al da farsi, mi consiglia di avvisare il Sindaco del Comune e i Carabinieri e contemporaneamente mi fornisce altri 2 recapiti da contattare.  Qui mi dovrebbero dare  indicazioni più precise. Ma, a questi ultimi recapiti, non risponde nessuno.

Decido di chiamare i Carabinieri del Comune dove mia figlia ha fatto l’isolamento fiduciario. Loro mi consigliano di chiamare il centralino e farmi passare l’ufficio d’igiene di Sassari.

Seguo le indicazioni. Finalmente, riesco a parlare con un operatore del reparto igiene di Sassari. Gli comunico che mia figlia è rientrata da Londra e che ha iniziato l’isolamento fiduciario. Mi sento rispondere molto frettolosamente: «

«A noi non interessa, una volta che sua figlia lo ha dichiarato sull’autocertificazione, noi non dobbiamo fare niente».

«Alessia è a casa ma l’isolamento fiduciario è dwll’Igiene di Tempio e non di Sassari».

Rimango perplessa e per precauzione invio una PEC alla ATS di Sassari e di Olbia.

Vista la discordanza delle affermazione tra l’ufficio d’igiene di Tempio e di Sassari, il giorno 2 aprile chiamo nuovamente l’ufficio d’igiene di Tempio e comunico quanto riferitomi da Sassari.

Gli operatori dell’ufficio d’igiene di Tempio, sentendo la situazione, decidono di prendere comunque in carico mia figlia. Questo succede anche se il Comune non è di competenza loro. Prendono nome cognome di mia figlia e recapito telefonico, la contattano e le danno una serie di indicazioni da tenere. In particolare l’igiene assoluta, misurare la temperatura 2 volte al giorno e, per qualsiasi  sintomo o dubbio, danno la loro disponibilità telefonica, ecc.

Nello stesso mattinata ricevo la chiamata della dottoressa Peru ( sostituta di Tondini ). Vuole accertarsi se avevo dichiarato il rientro di mia figlia all’ufficio d’igiene. Racconto anche a lei l’accaduto. Rimane perplessa e anche lei si rende disponibile a seguire telefonicamente Alessia e prenderla direttamente in carico, cosa che non ha fatto l’ufficio d’igiene di Sassari.

Le discordanze sulla competenza per l’isolamento fiduciario di Alessia.

Molto disorientata su quanto accadeva, mi prendo il sicuro. Mando una PEC al Comune, alla Polizia Locale, ai Carabinieri. Nella PEC  comunico l’indirizzo dove mia figlia è in isolamento fiduciario. Nella stessa giornata mando una PEC al prefetto e racconto la discordanza tra gli uffici d’igiene della ATS di Sassari e ATS di Olbia Tempio Pausania.

Comunque,  mi rimane dentro un forte dubbio: perché questa discordanza di comportamento delle due ATS? Perchè non hanno seguito lo stesso protocollo.

Mi chiedo le persone che hanno fatto l’isolamento fiduciario nei comuni di competenza dell’ufficio d’igiene di Sassari non sono state monitorate come mia figlia che è stata seguita dall’ufficio d’igiene di Tempio Pausania,

Questa mia comunicazione è mirata soprattutto a ringraziare:

  1. il personale ANCI di Cagliari che mi ha aiutato per organizzare il viaggio di rientro di mia figlia
  2. I’autista del NCC di Sedini che ha riportato mia figlia da Cagliari al luogo dove ha fatto l’isolamento fiduciario
  3. un ringraziamento speciale lo voglio fare all’ufficio d’igiene di Tempio Pausania medico di famiglia la Dottoressa Peru ( sostituta di Tondini) che hanno seguito in una maniera seria e professionale l’isolamento fiduciario di mia figlia

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