Una decina in tutto i volontari che stamattina, armati di guanti e sacchetti trasparenti, hanno eseguito una energica pulizia del Bosco di San Lorenzo dalla mattina di sabato 12 ottobre. Un esempio di civiltà e di amore verso l’ambiente che ci circonda e, come nel caso della pineta, anche un grande rispetto per questo vero polmone verde della città.
Giornata Ecologica, ripuliamo il boschetto
Le operazioni si sono prolungate dalle 9.00 alle 13.00 circa dopo che i volontari si sono suddivisi le zone. Eliminate tutti i rifiuti abbandonati, dalle cicche di sigaretta alle bottiglie in vetro e in plastica. Cartacce e ogni specie di accessorio da borsetta consumato e poi lasciato dove dove non deve stare.
Capitanati da Gian Paolo, un ambientalista convinto e sempre sul pezzo, i volontari hanno percorso ogni centimetro della vasta area boscata e raccolto numerose buste di mondezza. Al centro di raccolta, stabilito accanto alla sede della Forestale, i rifiuti sono ammassati, differenziati e poi portati all’esterno della casa della Forestale. Quest’ultima, avrebbe pensato al definitivo smaltimento con i mezzi a disposizione.
Volontari che pensano di farla diventare una giornata speciale da ripetere ogni anno.
Una vera giornata ecologica da ufficializzare come giornata ambientale della città, magari mettendola in un calendario autunnale come “Giornata Ecologica, ripuliamo il nostro patrimonio ambientale”.
Un’idea che nasce dalla convinzione che per quanto si faccia qualcosa per i rifiuti, non è abbastanza. Manca educazione ambientale e soprattutto rispetto per quel che ci è stato lasciato. I volontari della giornata, ringraziano gli operatori della Forestale e anche quelli di Ambiente Italia che hanno pensato di svuotare i cestini del Bosco con solerzia, per questa speciale occasione.
Un plauso convinto a chi ha dedicato la mattina del sabato per questo lavoro e a chi, in futuro, vorrà spingere sull’idea di definire un giorno dedicato a questi interventi. Qualche settimana fa , la stessa operazione l’hanno eseguita alcuni ragazzi della scuola. In fondo non mancano i buoni esempi.
Le foto sono di Adriana Alias che ringrazio e di galluranews. Alla prossima occasione.
