Alessio Bianco ha 41 anni, laureato in Lettere e Filologia Moderne, è insegnante precario di italiano e storia. Venerdì 8 novembre presenterà il suo primo libro “Il Malseme di Adamo”, romanzo allegorico con diverse vicende narrate, ciascuna connessa con l’altra. L’evento avrà luogo presso la Biblioteca Comunale G.M. Dettori alle ore 18.00. La presentazione è a cura di Nicola Comerci.
Di se, Alessio Bianco dice.
«E’ il mio primo, e spero non ultimo, romanzo. Il libro è edito dalla giovane casa editrice Scatole Parlanti, facente parte del gruppo editoriale Utterson. La casa editrice vanta un nutrito catalogo di autori esordienti e emergenti. E’ un viaggio allegorico tra varie vicende umane. Perché si scrive? Quale impulso trasforma un pensiero in poesia? Il nostro protagonista crede di saperlo, ma all’ennesimo rifiuto editoriale crolla. Ciò che a lui sembra la fine, però, è soltanto l’inizio di un viaggio nel più surreale dei non-luoghi: la Casa della nebbia. Tra strane regole da rispettare e situazioni surreali, Il malseme d’Adamo affronta il più contemporaneo tema della scrittura e della sua funzione, accompagnando il lettore lungo un percorso all’insegna della consapevolezza, dove ogni parola trova il suo valore».
Alessio e la sua vocazione alla scrittura.
Conosco Alessio da molti anni, ha talento indiscutibile. Appassionato di recitazione, canto (canta anche col coro Gabriel) e una vocazione fortissima per la parola. Sa usarla, ha sempre buon gusto e un bagaglio consistente di umiltà e di semplicità con cui accompagna da sempre la propria esistenza. Sarà mio ospite giovedì 7 novembre, vigilia della presentazione del suo libro, nella mia trasmissione su RTG. Parleremo con lui e con altri due ospiti, Daniele Ricciu e Tiziana Usai, delle difficoltà di emergere in questi tempi avari di opportunità ma ricchi di tanti talenti nel mondo dell’arte.