Gallura News

Calangianus, Nasce dalla rete una proposta per il paese. Si chiede l’insegna per “Calangianus: Città del Sughero”.

Via Ferracciu a Calangianus

Calangianus, 6 giu. 2016-

Tra le tante proposte interessanti che si leggono sui social, una in particolare colpisce per la sua autenticità e assoluita corrispondenza con la realtà. E’ stata Letizia Fraschini, nota archeologa con specializzazione in Beni Archeologici, che ho avito il piacere di intervistare quando in paese ha proposto una sua mostra di oggetti antichi legati ai giochi e a tante altre curiosità del passato locale.

Cita testualmente su facebook Letizia che ha postato anche la foto che vedete:

” Calangianus, Città del Sughero. 

E’ questo il cartello che vorrei vedere all’ingresso del mio paese.  Non bisogna mai scordarsi di apprezzare la principale risorsa che ha dato da mangiare a mezza Sardegna. Inoltre, all’ingresso del paese è presente il cartello “uno dei cento comuni della piccola grande Italia” e “città del sughero” ne spiegherebbe il perché. È utile per i turisti ed è un riscatto per un paese che si è fatto privare in passato della zona industriale. In tantissimi comuni della Sardegna, vi è l’uso di inserire all’ingresso del proprio paese un cartello, una pietra, un segnale con su scritto ciò che li caratterizza. Ad esempio a Tonara: città dei campanacci, a Monti: città del vino, e così altri mille esempi. Nel mio paese gradirei ci fosse “città del sughero”, in nome di un’economia, di una risorsa naturale, di tanti artigiani, industriali ed operai che ci hanno resi grandi ovunque.”

Come non essere d’accordo con lei in questo momento che l’economia del sughero sta vivendo un periodo drammatico che ora, alla luce di importanti risultati raggiunti dall’attuale amministrazione Loddo, potrà essere quantomeno alleviato. In arrivo, infatti, delle importanti e tangibili soluzioni (finanziamenti a progetti) che la RAS ha messo in cantiere e che daranno dei risultati a breve e medio termine. Guardando in prospettiva futura, anche un semplice cartello segnaletico del paese potrebbe essere un biglietto da visita per recuperare quel passato di tradizioni e di forza propulsiva per poter tornare agli antichi allori. A ciò si aggiunge anche la proposta del sindaco Loddo che dice:

Da Calangianus si sta proponendo di riconoscere la foresta da sughera come patrimonio dell umanità. Infatti, la sughereta costituisce una minimissima parte del patrimonio forestale mondiale; essa si sviluppa solo in alcuni paesi (il bacino del mediterraneo e in Portogallo che guarda l’oceano Atlantico), e la stessa forse ha una storia unica. La cultura della subericoltura e la sua economia sono unici insomma ed esistono tutti i presupposti affinché ci venga questo riconoscimento.  In questo caso, credo che chi mi succedera’ al governo di questo paese ( purtroppo non penso che un anno sia sufficiente) potrebbe mettere all ingresso del paese una targa che riconosca in Calangianus uno dei tanti paesi che dal sughero ha tratto cultura, storia ed economia, protagonista insieme a tanti come insieme a tanti deve continuare a risollevare le sorti di questa economia. 

Siamo perfettamente d’accordo col sindaco Loddo anche quando invita questo blog a:

“ecco sarebbe davvero utile se dalle pagine del tuo blog davvero partisse una petizione e magari una raccolta di firme per sostenere la candidatura delle foreste da sughero come patrimonio dell’umanità, all’unesco”.

Raccogliamo entrambe le proposte che riteniamo siano di estrema importanza e particolarmente in questo periodo storico. Come spesso da questo blog sostenuto, quando un paese come Calangianus ha conosciuto l’inizio di questa devastazione economica, non ha pianto solo quel paese ma l’intero territorio. Dal territorio deve nascere un segnale di rinascita perché, è dimostrato, da soli non si può correre mentre uniti,  senza le bandiere appresso, si può davvero restituire a Calangianus, ed anche all’intera alta Gallura, quella competività che è materia nostra, e sulla quale non possiamo vivere di ricordi ma far si che essa torni ad essere un faro per tutti. Come detto più volte, insieme si vince tutti. La città di paesi, come ben dicono i sindaci dell’alta Gallura, è una realtà da abbracciare con coraggio, con la consapevolezza che è l’unica strada da percorrere per uscire fuori dalla stagnazione. Forza Calangianus, e forza Gallura!

Antonio Masoni