“Lo sport è vita”, a Tempio la VII^ conferenza regionale dello sport

Lo sport è vita, era il titolo della settima conferenza regionale dello sport svoltasi a Tempio al teatro del Carmine venerdì 15 novembre. L’evento che ha cadenza triennale, è l’occasione per fare il punto sulle problematiche inerenti il mondo dello sport, dalla sua funzione sociale a quella agonistica.

Voluta dall’assessore regionale allo sport, cultura, pubblica istruzione e spettacolo, il tempiese Andrea Biancareddu, la manifestazione ha visto presenti autorità di ogni ambito. Da quello politico, con la vice presidente del Giunta regionale, Alessandra Zedda, ex atleta a ottimi livelli nel basket, al  presidente del Consiglio Pais (Il presidente Solinas era a Roma per precedenti impegni istituzionali).. Anche l’assessore all’agricoltura, Gabriella Murgia tra gli ospiti della serata.

« Sport come inclusione», sia sociale che economica, è stata la frase più ascoltata dai relatori, sia quelli intervenuti per un saluto che i relatori veri e propri che hanno invece argomentato sulle varie esigenze del mondo dello sport, su cui il neo assessore Biancareddu, ha precisato i suoi intenti. maggiori risorse, a cominciare da quelle relative alle strutture sportive, il vero handicap che preclude lo sviluppo e l’interesse stesso di moltissimi giovani potenziali atleti.

Il mondo della scuola, il primo passo formativo importante per creare nei giovanissimi la passione per la pratica di una qualsiasi disciplina. Dalla scuola nasce anche la coesione e l’inclusione sociale, dove non deve esistere differenza né discriminazioni.

Lo sport è vita «Deve essere accessibile a tutti»

« La pratica dello sport – ha detto Biancareddu – deve essere consentita a tutti, che ci sia o meno il talento ma soprattutto non deve impedire che venga svolto da chi non ha condizioni economiche favorevoli. Per tale ragione, il mio impegno sarà rivolto anche a permettere a tutti di poterlo praticare. Stiamo lavorando nella divulgazione di questo messaggio sociale dello sport e anche le risorse finanziarie che sono aumentate per il triennio 2019-2021».

A fare gli onori di casa il vie sindaco Gianni Addis che ha aperto i lavori ringraziando i relatori ma anche l’on. Biancareddu che ha voluto questo evento prestigioso nella sua città.

Un messaggio ripreso anche da Cristina Sanna, neo presidente del CIP Sardegna (Comitato italiano Paralimpico), la prima a relazionare sul felice momento sinergico col CONI e  che è stato anche prodigo di medaglie e allori internazionali durante questa stagione.

La professoressa Del Zompo, Magnifico Rettore dell’Università di Cagliari, nel suo breve intervento ha ribadito la formazione universitaria che si arricchisce di nuove facoltà inerenti lo sport. Gli studi che favoriscono gli atleti nel prosieguo degli studi, assecondandoli negli orari e anche per il giorno degli esami, tenuto conto di allenamenti e gare. Un occhio di riguardo dunque, come è sempre stato, per chi si distingue nello sport ma vuole concretizzare anche il suo corso di studi.

Gli interventi dei politici, da Alessandra Zedda a Biancareddu, sono improntati al messaggio sociale dello sport che è il solo deterrente per scongiurare abitudini e stili di vita poco consoni. Dalle parole si evince una nuova visione dello sport che dev’essere accresciuto di risorse e di impianti. La Sardegna è agli ultimi posti per strutture adeguate. La prevalenza è quella di obsolete strutture, fatiscenti, vecchie e spesso non omologabili per eventi importanti.

Sport è anche “strutture adeguate”.

Il concetto è stato ribadito anche dai funzionari tecnici della Regione, Renato Serra e Maria Laura Corda, che hanno mostrato tabelle attuali e i prossimi impegni finanziari. La proiezione è quella di fornire anche il più piccolo tra i 375 comuni sardi, di impianti adeguati e conformi. In tale direzione si erogano i contributi non più a pioggia ma mirati e successivi anche a progettazioni moderne e soprattutto fruibili da tutti.

L’autorevole relazione di Gianfranco Fara, presidente regionale del CONI e la moderazione e le conclusioni del giornalista Giovanni Sanna hanno chiuso gli interventi prima delle premiazioni degli atleti sardi distintisi nella stagione appena conclusa.

Lo sport è anche agonismo 

Le premiazioni degli atlti e personalità legate allo sport sardo, sono state la chicca della serata. Dal presidente del Cagliari Calcio, Tomaso Giulini, persona di estrema pacatezza e capacità manageriali, a quello omaggiato a Stefano Sardara,presidente della Dinamo Basket Sassari. Al cittadino onorario, Filippo Tortu, recordman italiano dei 100 metri,papà tempiese e mamma milanese. Il campione sardo di rally, il tempiese Vittorio Musselli, reduce da un’altra stagione trionfale. I quasi 400 presenti al Teatro del Carmine erano lì per loro.

Un bagno di folla, tantissimi ragazzini e bambini a farsi firmare l’autografo ed immortalare quella importante occasione con foto e tante parole di apprezzamento. A Stefano Oppo, vice campione mondiale di canottaggio, oristanese che ha avuto il premio attraverso il padre venuto anch’egli a Tempio al posto del figlio impegnato in gare e allenamenti. 

Una giornata particolare dove i risultati del convegno sembrano lasciar posto alla mondanità di un evento molto apprezzato. La cosa che fa davvero piacere è aver visto tanti bambini presenti, le scuole, e molti atleti disabili. Momenti di emozione che sono anche emersi nelle strozzate parole del moderatore Giovanni Sanna quando ha presentato alcuni atleti premiati.

Non è mancato anche l’omaggio canoro della città agli intervenuti col coro Gabriel. Le immagini le potrete vedere nell’allegato video a fine articolo.

Il Coro Gabriel

 

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