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Museo del sughero, guerra tra Albieri e Loddo.

La storia della convenzione con una associazione per la  gestione del museo del sughero di Calangianus, sembra essere giunta ai ferri corti. Il sindaco Albieri, prendendo atto della mancata proroga della gestione alla medesima associazione che risale all’amministrazione Scano, ora spara a zero sull’ex sindaco Loddo che, a suo dire, sarebbe il responsabile della chiusura  del museo. 

Albieri non ci sta e esprime tutto il suo rammarico, unito a rabbia e acredine verso Loddo, attualmente in minoranza in consiglio. La sua dichiarazione non lascia spazio ad una pacifica soluzione della controversia.

Fabio Albieri

Albieri «Nell’ultimo consiglio comunale tenutosi il 31 Luglio scorso, l’ex Sindaco di Calangianus aveva affermato solennemente che, giammai, avrebbe fatto esposti o denunce a vario titolo sull’attività amministrativa del Comune. In questa nota dell’Anac, Autorità Nazionale Anticorruzione, dalla quale si evince, molto chiaramente, che l’ex Sindaco ha presentato in tempi diversi 2 esposti contro il Museo del Sughero. Smentito nel suo essere un bugiardo seriale. La vicenda assume dei contorni gravissimi soprattutto perché innescata da un soggetto che in passato ha ricoperto la carica di primo cittadino. Durante il suo mandato, non ha alzato un dito per risolvere le problematiche delle quali tutti e soprattutto lui era a conoscenza. Questa non è politica e non è fare un’opposizione seria, costruttiva e nell’interesse del Paese. La politica seria è quella che si fa con il dialogo, con il confronto finalizzato a risolvere i problemi. Questo è voler male al tuo Paese, caro Dott. Loddo, e tu con questi atti ignobili hai dimostrato di volergliene molto male. Complimenti!!!»

Sulla chiusura del museo risponde Loddo

Gian Martino Loddo

Loddo «Ho letto stamattina l’articolo sul giornale in merito alla chiusura del Museo del Sughero, voglio fare le seguenti precisazioni:

Il mio esposto è del luglio 2017 e riguardava una proroga concessa per cinque mesi fino ad ottobre 2017. Da allora l’amministrazione, in violazione delle leggi sugli appalti e sui beni culturali, ha fatto proseguire la gestione senza uno straccio di documento. Manca dunque un avallo di sicurezza per l’associazione “Contiamoci”.  In quasi tre anni l’Amministrazione “del fare”, non ha trovato il tempo per rendere agibile e sicuro lo stabile. Soprattutto non ha creato le condizioni perché i ragazzi di Contiamoci avessero il diritto di gestire il Museo nel rispetto delle regole e dei procedimenti amministrativi.

Ha fatto  loro continuare la gestione senza lo straccio di un contratto o di una convenzione.  Questo è uno dei punti per i quali sono state chieste delucidazioni dall’ANAC alla stazione appaltante. La proroga e  l’esposto non c’entrano niente perché i fatti sono successivi alla scadenza della proroga!!.

Nella risposta è stata elusa la richiesta ed e’ stato omesso di fornire la risposta . Per questo motivo è stata avviata una procedura secondo l’art 13 del regolamento ANTICORRUZIONE. Si badi bene che né l’ANAC né altre autorità, tantomeno il sottoscritto, hanno ordinato la chiusura del museo del sughero.

Questa è stata una iniziativa dell’amministrazione che sicuramente, non avendo le carte in regola, ha voluto cosi attenuare l’avvio del procedimento.

Quindi in conclusione, l’ANAC si esprime sull’illegittimita della proroga ma se fosse stata solo quella la violazione, si sarebbe risolto il tutto con una sanzione amministrativa. Probabilmente c’è dell’altro….

Ad oggi, tuttavia, l’amministrazione è ancora in tempo per avviare le procedure di gara cosi come è previsto dalla normativa vigente, individuare il contraente con gara pubblica e affidarne la gestione nelle more della messa in sicurezza dello stabile».

La delibera di giunta del 15 maggio del 2017, la n. 42

Al seguente link, (link) troverete l’inter a delibera del 15 maggio del 2017 sulla proroga di soli 5 mesi per la gestione del Museo. Nei suoi punti sostanziali, precisava: