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Tempio Pausania, Carnevale 2017: leggero aumento dei casi di abuso di alcol per quanto riguarda il Pronto Soccorso del Paolo Dettori

Il P.S. del Paolo Dettori - foto galluranews

Tempio Pausania, 6 mar. 2017-

Sono stati una quindicina i casi di intervento da abuso di alcol trattati nel Pronto Soccorso del Paolo Dettori durante il carnevale appena trascorso. In leggero rialzo rispetto allo scorso anno che era  stato comunque un anno record per i numerosi casi registrati.

Il responsabile del pronto Soccorso di Tempio, il dottor Elio Tamponi, fa sapere che i casi hanno riguardato diversi minori e la fascia d’età era compresa tra i 15 e i 30 anni. Tra questi, uno solo di coma etilico e qualche altro che ha richiesto la permanenza in ospedale per tutta la notte. Inoltre, un solo caso eclatante  che ha causato anche parapiglia e un super lavoro dei sanitari.

Tutto sommato, ci dice il medico responsabile, situazione difficile ma sotto controllo anche per questo carnevale, non fosse per l’età media che si sta abbassando sempre di più. 

Ci corre obbligo di sottolineare ancora una volta che bere in modo eccessivo provoca danni molto seri al nostro corpo e che l’alcol ingerito sottopone i nostri organi ad un super lavoro di smaltimento che affatica e causa danni a fegato, cuore, arterie, pancreas, ecc.

Il consumo di alcol è un importante fattore di rischio per il fegato, e può causare diverse malattie epatiche, da forme più lievi come la steatosi, cioè un accumulo di grasso nell’organo, a forme più rilevanti e progressive come la fibrosi, che può portare allo sviluppo di cirrosi, malattia nella quale struttura e funzione del fegato sono gravemente alterate. Da questa, in una percentuale variabile di casi, si può arrivare anche allo sviluppo di un tumore del fegato chiamato epatocarcinoma.

Per divertirsi a Carnevale, non occorre bere in maniera smodata, fate in modo che la vostra “sete” non sia sempre una scusa per giustificare anche delle sconcezze che ogni anno si vedono sulle nostre vie e vicoli, post nottata bianca.

Antonio Masoni