Tempio Pausania, « I sindaci si sono defilati dall’impegno delle dimissioni? Ne risponderanno alle loro comunità. Noi continueremo senza di loro». Abali Basta inizia da domani la diffusione della verità.

Tempio Pausania, 6 feb. 2019-

« Alla fine, i sindaci si sono defilati dal loro impegno di dimettersi e ben altre sarebbero state le conseguenze nella lotta per salvare il nostro ospedale. La nostra lotta sarà più dura e speriamo anche maggiormente coinvolgente. Non ci arrendiamo, né lo faremo mai. Le iniziative sono già in atto, da domani verranno diffusi in ogni comune della Unione dei volantini e dei manifesti esplicativi su quanto doveva avvenire e non è avvenuto. In settimana parte anche la segnalazione alla Procura su un grave disservizio e innalzeremo il livello dello scontro, fermo restando che la battaglia sarà sempre e comunque pacifica».

Questo il volantino che verrà diffuso ovunque in tutti i comuni, locali, esercizi commerciali, uffici pubblici dell’Unione dei Comni.

Queste le parole, in estrema sintesi, della assemblea del comitato di Abali Basta, il gruppo spontaneo di cittadini che aveva occupato il Paolo Dettori dal 18 ottobre al 21 dicembre 2018. Resta forte la delusione per il documento espresso dalla Unione dei Comuni, un vero attestato di resa alla battaglia con cui i sindaci, escluso Biancareddu che è stato il solo a dimettersi, hanno di fatto accettato, salutandolo come parziale o pieno risultato, qualcosa che non è avvenuto. Né parziale, né, tanto meno, pieno. Nulla è stato fatto dall’assessorato e dall’Azienda, anzi ad aggravare la situazione è stata anche chiusa la Ginecologia per motivi legati a non meglio precisate “non condizioni” operative del reparto.

Grave la situazione anche del reparto di Chirurgia, ai cui medici è stato praticamente imposto di essere operativi per tutte le emergenze che si potrebbero verificare nella ginecologia, specialità verso cui non sono mai stati indirizzati i loro studi.

Di stasera la nota dolente ce riguarda anche il Centro Trasfusionale in cui pare si sia ammalato l’unico infermiere del servizio. Il Centro è costretto all’ennesima emergenza sanitaria così come tutti gli altri servizi del Dettori. Giunge notizia che in otorino gli ancora esistenti 14 posti letto erano tutti occupati. La cosa preoccupa dal momento che il solo reparto esistente nell’intera area ASSL di Olbia, sarà presto ridimensionato a soli 6 posti letto.

Credeteci, è tutto paradossale e assurdo, al punto che qualsiasi parola pesante spesa per definire questa incresciosa situazione, sarebbe leggera e inappropriata. Tutto questo avviene mentre i sindaci appaiono soddisfatti della loro operatività nella vertenza.

C’è stato, a margine dell’assemblea, come sempre partecipata e vivace, anche un chiarimento dell’Ing. Sanna, del comitato Civico Essere Cittadini di cui era Presidente, con cui, all’inizio dell’occupazione (ricordiamo durata 65 giorni, dal 18 ottobre al 21 dicembre), c’era stato un contraddittorio anche sulla stampa. Il battibecco, con cui stasera si spera chiuso questo scontro, è stato anche discusso da diversi presidianti.

La sostanza della lotta oggi si sposta su altre strade, in primis un incontro col ministro della Salute Giulia Grillo che ha garantito la sua venuta, senza specificare il momento in cui questo sarà possibile. 

Antonio Masoni

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