Tempio Pausania, 24 apr. 2017-
E’ stato un incontro voluto fortemente dagli operai licenziati dal sugherificio dei F.lli Ganau e l’amministrazione cittadina, in questo caso la Giunta col sindaco Biancareddu e alcuni assessori, Marotto, Addis, Aisoni, Quargnenti, i consiglieri Pirinu e Pala. Il clima era ovviamente di tensione, c’è rabbia negli operai, perdere il lavoro non è una cosa che rende la vita dignitosa e facile. Si innescano meccanismi di impotenza che solo le accorate parole di alcuni dei licenziati, certo non passivi e rinunciatari, deviano verso una lotta continua, senza tregua. La vicinanza della Giunta comunale c’è stata, così come la solidarietà della popolazione di Tempio e di tutti i centri della gallura da dove provengono tutti gli 80 operai licenziati.
Qualche tempo fa, proprio per averne avuto conoscenza, osai parlare di questo momento di difficoltà del sugherificio che, non ottemperando alla libertà di opinione, mi mando a dire, attraverso un legale dell’azienda, che si doveva togliere tutto l’articolo e che lo stesso non corrispondeva al vero. Ovviamente, era tutto vero e a distanza di qualche mese, ecco che lo spessore di questa ennesima disfatta occupazionale, è venuto fuori in una dimensione che ha sorpreso persino me che ne parlai allora. Tolsi quell’articolo per non creare difficoltà proprio alle sofferenze di tutte quelle persone.
La dimensione di questa disfatta è ancora da decifrare, certo non mancherà l’impegno dei sindacati e dell’amministrazione che si farà portavoce presso la proprietà di capire cosa sia successo e perché si sia agito solo con il licenziamento di tanti operai. Da quando il sugherificio è entrato in crisi, sono stati oltre 130 quelli che hanno perso il lavoro tra licenziati e quelli che si erano dimessi. Un numero enorme per questa realtà economica della città che ha dato da 50 anni prove di solidità economica e che oggi, a quanto pare, sembra improvvisamente crollata.
La mattinata è apparsa piena di energia, di rabbia, di recriminazioni, ma anche di voglia di cercare strade alternative che non mettano sulla strada di colpo 80 operai e altrettante famiglie. Si potrà ricorrere agli ammortizzatori sociali? Forse si, ma anche no. Bisognerà conoscere il carteggio del piano aziendale e i motivi del licenziamento. La materia è complessa ma si potrà disporre della esperienza di professionisti del settore che saranno certamente di aiuto per risolvere questa spinosa questione. Certo dalla platea degli operai presenti si è levata una voce unanime
“Noi non vogliamo essere aiutati, vogliamo lavorare!”
“ Metterò a disposizione e gratuitamente la mia esperienza – ha detto Giuseppe Pirinu, amministratore comunale e consulente del lavoro – per provare a capire meglio quale formula si possa trovare per avere almeno il conforto della cassa integrazione. Come uomo, prima che come professionista, potete contare su me e sui miei colleghi della giunta.”
Parole che sono state ripetute anche dal sindaco Biancareddu che ha palesato estrema sofferenza per un articolo apparso sul giornale e che lo faceva apparire come sodale della proprietà e contro gli operai.
” Niente di più falso – ha detto il sindaco – il mio impegno è provare a capire come poterne uscire e da parte mia avrete tutto il sostegno possibile. Se occorre, sono anche disposto ad incatenarmi ai cancelli della fabbrica. Chi ha riportato mie parole, mai pronunciate, ha detto falsità“
Si consoli il sindaco, siamo abituati a leggere virgolettati mai pronunciati dal giornalista, e lei caro Sindaco ne sa qualcosa.
Vi lascio al resoconto video della conferenza così come è stata registrata. Dalle immagini capirete che siamo galluresi e tutti figli di questa terra e, tutti questi operai licenziati, hanno bisogno della nostra presenza e sostegno. Oltre la solidarietà non possiamo fare di più, solo stare vicino a tutti. In questo momento per tutti loro è sufficiente sapere che la gente sta dalla loro parte.
Antonio Masoni