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Tempio Pausania, La città di Paesi della Gallura, lunedì 9 gennaio, ex palazzina Comando, ore 15.30.

foto galluranews

Tempio Pausania, 6 gen. 2017-

” Lunedì 9 gennaio a Tempio – ore 15.30 ex Palazzina Comando – firmiamo con la Regione il Protocollo d’Intesa del Progetto di Sviluppo Territoriale PT CRP 10 denominato “La Città di Paesi della Gallura”.
Un percorso iniziato ad agosto del 2015 e che ho avuto l’onore e la fatica di coordinare insieme ai Presidenti dell’Unione dei Comuni Alta Gallura Stefano Pisciottu e, ora, Toni Stangoni.
Un’iniziativa di sviluppo locale che vede coinvolte 16 amministrazioni comunale, 16 comunità, 70.000 abitanti, il 13% del territorio regionale nel quale vivono e operano cittadini e imprese determinanti per la crescita civile ed economica dell’intera Sardegna.
Abbiamo costruito il Progetto di Sviluppo Locale “in casa”, senza costose consulenze, attivando il parternariato pubblico-privato che ha prodotto idee, strategie ed azioni.
Abbiamo organizzato momenti centrali di partecipazione ai quali chiunque poteva dare il proprio contributo ricevendo oltre 400 manifestazioni d’interesse da parte di soggetti privati che hanno indirizzato le strategie e le azioni sulla qualità della vita, la cultura, la scuola, la formazione, il turismo, l’ambiente, la mobilità sostenibile.
Il progetto di sviluppo locale si articola in finanziamento di iniziative pubbliche pensate e proposte in chiave territoriale – nessuna è fine a se stessa – e iniziative private che saranno finanziate attraverso bandi pubblici e pertanto controllabili da parte di tutti garantendo a ciascuno le pari opportunità di accesso: chi avrà idee potrà avere la sua occasione.
Il resto lo scoprirete lunedì quando la Regione Sardegna spiegherà anche il proprio impegno per la Gallura.
Mentre alcuni, a livello regionale, spiegano di aver scoperto mirabolanti cure per lo sviluppo e per il contrasto allo spopolamento (magari senza fare mezzo passo sulla Programmazione Territoriale e imbrattando i giornali di bla bla bla inutili) c’è, in Gallura, chi si è messo in marcia e, come l’Ogliastra, ha pensato che le politiche di sviluppo o sono territoriali o, semplicemente, non esistono.
In questo contesto ringrazio i sindaci di Aggius Nicola Muzzu, Aglientu Antonio Tirotto, Badesi Toni Stangoni, Calangianus Giò Martino Loddo, Luras Marisa Careddu, Luogosanto Agostino Pirredda, Tempio Pausania Andrea Biancareddu, Trinità d’Agultu Giampiero Carta, Viddalba Vito Ara, Arzachena Alberto Ragnedda, Palau Francesco Pala, Telti Gianfranco Pinducciu, La Maddalena Luca Montella e Sant’Antonio di Gallura Carlo Duilio Viti e i cittadini e le imprese di questi paesi che ci hanno consentito di arrivare fin qui. Fino a dare alle comunità opportunità nuove; alle imprese di crescere e rafforzarsi con l’obiettivo, attraverso di esse, di creare nuovi e migliori posti di lavoro.
Se siamo riusciti nell’intento lo dobbiamo, principalmente alla struttura dell’Unione dei Comuni Alta Gallura mirabilmente coordinata dalla dottoressa Franca Murgia e al personale del CRP guidato da Francesca Lissia e coordinato da Sonia Congiu”. (Emiliano Deiana)