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Tempio Pausania, Quel ticket non va pagato! Si ridimensiona l’inconveniente accaduto al P.S. del Paolo Dettori

Ospedale Paolo Dettori, Pronto Soccorso - fotogalluranews.org

Tempio Pausania, 22 mar. 2017-

Il panico ha raggiunto l’web e tutti i suoi utenti. A far nascere questo evidente problema di assistenza sanitaria, una testimonianza che dichiarava una somma spropositata da pagare in seguito alle cure prestate ad un giovane tempiese al Pronto Soccorso del Paolo Dettori.

Una somma finora mai sentita che chiudeva una prestazione dei sanitari e che si attestava in ben 193 euro il dovuto all’Azienda Tutela della Salute (ATS). Immediatamente, non appena pubblicata la notizia con tanto di nota “spese, sono intercorsi immediati commenti tra utenti, nessuno dei quali, come normale, che si discostasse dal “furto”, “truffa”, “ladrocinio”, e altri improperi del caso.

A monte ci sta una nuova disposizione  sulle prestazioni al P.S. del 14 marzo scorso, quindi appena 8 giorni fa. La disposizione è quella che vedete nella foto che segue.

Al seguito di questa prima vicenda, vengono fuori a catena altri salassi come quello sopra e con somme che hanno toccato anche i 300 euro. L’utenza, ovviamente si è domandata perplessa, che cosa fosse successo e soprattutto se questa disposizione riguardasse tutti i P.S. o solo il nostro.
Prima di pubblicare. come l’istinto dettava, questa notizia, abbiamo voluto saperne di più e documentarci su quanto stava accadendo.

Così si scopre che il medico del P.S. ha il dovere di compilare questa nota spese in ogni sua parte, è la legge che lo chiede. Il problema sta nel costo finale, è o non è da pagare così come appare alla fine?

La modulistica chiede questo, il foglio va compilato ma se l’utente appartiene al SSN, così come nel caso in esame e nella maggior parte dei casi, tolti quei pazienti che provengono da altre regioni o dall’estero, quel costo non va sostenuto ma si deve corrispondere il normale ticket in base al codice di soccorso.

La storia, che lo ripetiamo, ha causato tanto allarmismo, è rientrata ed è stato chiarito quale fosse stato il problema.

In pratica, veniva spuntato nella compilazione una casella la voce “solvente” che, mal interpretata, significa che ha solvibilità per pagare. In realtà, invece, significa  che non appartiene al SSN. (Aggiungo in cosa, …ma quando mai!!)

L’inghippo consiste, come accade spesso, in una farraginosa disposizione burocratica assolutamente poco chiara e nell’ uso poco corretto, a nostro avviso, della terminologia. Non era più facile scrivere SSN si/no e magari verificare con la tessera sanitaria?

Tant’è, oggi  la vicenda è stata decifrata e  gli utenti che si sono visti oggetto di salassi inaspettati nonché errati, possono stare tranquilli e provvedere al pagamento del solo ticket (la somma non dovrebbe superare i 25 euro). Per bocca del responsabile del Pronto Soccorso del Paolo Dettori quindi:

“Quelle somme non andranno conteggiate!

Sperando di darvi un buon consiglio, vi invitiamo a recarvi al P.S. se strettamente necessario. Entro le 20.00 del giorno feriale, potete contattare il vostro medico curante, dopo le 20.00 la guardia medica e se avete necessità estrema il 118. Il lavoro delle emergenze è spesso intasato da utenza che non ha necessità  assoluta del P.S.

Grazie per la collaborazione a quanti seguiranno questo consiglio che non è personale né privato ma rispetta il lavoro dei sanitari che, lo precisiamo, non sono in quel posto di lavoro per “salassare” le utenze o per fornire loro assistenza inutile e costosa, ma per esserle di aiuto.

Antonio Masoni