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Tempio Pausania, Tempio e La Maddalena, due città, stessa sorte nella Sanità.

Il P.S. del Paolo Dettori - foto galluranews

Tempio Pausania, 11 giu. 2017-

L’attesa è quasi sempre un momento particolare che presenta decine di letture diverse. Quella di aspettare di che morte si deve morire, penso sia la peggiore di tutte. La classe politica regionale, che ha le chiavi come qualsiasi comune italiano, per estirpare il male dell’austerity, sta a guardare e oppone la presa per il culo come alternativa, dicendo, anzi sbandierando, una migliore ed efficiente risposta a questa catastrofe della sanità pubblica.

Il Paolo Merlo e il Grazie dei cittadini

Così, i centri di Tempio e La Maddalena, si ritrovano accomunati come sedi di ospedale, da una continua e implacabile privazione dei servizi essenziali dei loro nosocomi, quelli che prima davano almeno la sicurezza che andare in ospedale voleva dire avere una risposta. Leggo ogni giorno di La Maddalena, il mio amico Antonello Sagheddu, mi tiene informato su tutto quanto stia accadendo nella sua isola. Di ieri l’altro, la chiusura definitiva della Pediatria, con presìdi e macchine che sono finite al Pronto Soccorso del Paolo Merlo, e un reparto che non potrà più fare fronte alle esigenze dei piccoli pazienti o alle mamme partorienti. L’elisoccorso, dicono, è l’alternativa. Ma va là che state scherzando! Come possibile che si affidi una nascita alla coincidenza di vari fattori, tipo

1- si può alzare in volo

2- se c’è vento che fa?

3- in caso di condizioni meteo avverse sarà un equipe medica che arriverà in battello all’isola

4- Se c’è mare mosso e i traghetti non viaggiano?-

Sono aspetti che la csiddetta efficienza di questi manager della liquidazione della sanità pubblica mica considerano. Se ne fregano altamente del valore etico ed umano, tutto alla mercè di una riduzione dei costi e della testa prona, in segno di ubbidienza, a chi sta decidendo, appunto, di che morte dobbiamo morire.

In questa settimana, sarà depositato l’esposto per il Paolo Dettori, dove peraltro non mancano anche dei riferimenti al Paolo Merlo, a conforto di una strategia volta a deprimere la risposta sanitaria pubblica nel suo complesso e in particolare su questi due centri sanitari. L’esposto ha raccolto ancora delle firme di sindaci e, vista anche la sua importanza. esiste l’obbligo dei magistrati di indagare su cifre e numeri, in qualche modo drasticamente ridotti dall’ASL (oggi ASSL), anche in virtù di una contrazione delle spese per il Dettori, della NON sostituzione del personale sanitario in quiescenza, ferie o malattia. Qui in Gallura, siamo ancora alla diplomazia e alla continua ricerca del politico regionale che perori la causa, che impedisca il depotenziamento, che si faccia carico, con la certezza che la sua cariera politica ne guadagherebbe moltissimo, che sia un cocktail tra Che Guevara e Billie The Kid, che non si faccia intimidire dai ricatti e dalla perdita di quella poltrona. La sfiducia monta, oh se monta! E questo sfacelo, in altri termini, lo si tradurrà nella perdita della coscienza politica dei cittadini, ormai lasciati alla deriva, come rottami, come naufraghi in attesa di una zattera. Ci ricorderemo di tutto stavolta alle prossime elezioni, statene certi.

Che aggiungere altro, ho vomitato abbastanza per oggi, fatemi sapere solo l’ora del Big Bang che, se faccio in tempo, pendo l’aereo per Marte.

Antonio Masoni