Tempio Pausania, 24 giu. 2015-
Ci sono storie di vita che pochi conoscono, storie di uomini unici che hanno lottato “a mani nude” contro il potere, lo stesso che non può lasciare ostacoli al suo cammino, lo stesso che ora sta trascinando tutti noi italiani nella peggiore crisi di sempre, nella fatica di una lotta impari con la sopravvivenza, con l’animo offeso, umiliato, vilipeso, devastato nella dignità. Ci sono stati uomini che hanno capito prima di altri quale minaccia fosse il potere per il proprio paese e che hanno lottato per denunciarlo. Grave errore, li hanno ammazzati.
Il potere però non può permettersi simili concessioni e per lui la sorte era segnata. Fu ucciso dalla CIA, con la complicità della Francia di Mitterand. Lo dice questo video che invito a vedere e a far vedere come l’esempio migliore di cosa sia la politica onesta, di come non deve mai essere il braccio armato del potere, di cosa possa riuscire a fare quando gli interessi collettivi di un popolo diventano precipui e fondamentali per il raggiungimento della felicità. La felicità è un insieme di dignità, serenità e amore per noi stessi e verso i nostri simili. Inutile dirvi che ora la mano forte del potere ha ripreso in mano il controllo della situazione e che il Burkina Faso è di nuovo povero e nelle mani dell’assistenzialismo ricattatorio del Potere.
Questo video lo dovrebbero vedere quelli della sinistra e quelli della destra, i bambini che dovrebbero crescere con simili insegnamenti, perché questo è l’amore, questo è l’onore, questo è il coraggio fatto uomo. Pensare alla pochezza di chi ci rappresenta ora politicamente, dopo aver visto questo filmato, vi farà riflettere su ciò che il Potere continua imperterrito a elargirci. Perché l’Italia non è il Burkina Faso ma uno come Sankarà manca all’umanita intera, figuriamoci a questa italietta che ancora si dibatte tra Jobs Acts, Lega e Grillismi.
25 anni fa un piccolo uomo dalla pelle nera sfido’ i potenti del mondo. Disse che la politica aveva senso solo se lavorava per la felicita’ dei popoli. Affermo’,con il proprio esempio personale, che la politica era servizio,non potere o arricchimento personale. Sostenne le ragioni degli ultimi,dei diversi e delle donne. Denuncio’ lo strapotere criminale della grande finanza. Irrise le regole di un mondo fondato su di una competivita’ che punisce sempre gli umili e chi lavora. E che arricchisce sempre i burattinai di questa stupida arena. Urlo’ che il mondo era per le donne e per gli uomini, tutte le donne e tutti gli uomini e che non era giusto che tanti, troppi potessero solo guardare la vita di pochi e tentar di sopravvivere. Lo uccisero e tentarono di cancellarne ogni memoria. Ma, Sankara vive!