Le amministrative 2020 mai sono apparse tanto scontate nell’esito finale. Dal momento che la lista capeggiata da Gianni Addis, già reggente del palazzo da circa 14 mesi, dopo le dimissioni di Biancareddu, sembra inarrivabile alla eventuale concorrenza.
Che uno si chiede quale sia la concorrenza in ragione delle ombre che ancora insistono sulla lista di centro sinistra della quale a tutt’oggi non si capisce nulla.
Si dice, si parla, si suppone, si vocifera, sembrano le sole cose certe di una incertezza che va dal disarmante al patetico. A meno di tre mesi dalle amministrative (data probabile il 20 settembre), infatti, non è dato sapere chi sarà a guidare la coalizione né se ve ne sarà una soltanto o un’altra ancora.
Di certo vi sono i transfughi, ossia le migrazioni di consiglieri in precedenza nella minoranza di CS (Liguori) alla lista Addis. Un passaggio, quest’ultimo, che spiega anche le scelte degli ultimi tempi dove, nei consigli comunali, la minoranza è apparsa del tutto solidale con l’attuale maggioranza. Fa pensare che la sola opposizione all’attuale amministrazione sia venuta dal gruppo misto con due ex assessori eletti nella lista Biancareddu.
Amministrative con una sola certezza: la lista di Addis.

Sul nome del sindaco del CS aleggia ancora la figura di Vittorio Masu, già consigliere ed anche presidente del consiglio provinciale (ex provincia Tempio-Olbia). Una candidatura la sua che appariva all’inizio dell’anno come solida benché accentrata su una variegata lista di consiglieri dell’attuale maggioranza e dei resti del MoV 5 stelle. Il lavoro di Masu, tuttavia, si è infranto dinanzi ad alcune opposizioni interne per le quali anche questa idea sembra del tutto tramontata. Cosa fare e con chi farlo questo accordo?
Fisiologicamente Masu appartiene al centro sinistra, ex militante PD, in dissenso con la linea del partito a livello territoriale. Il suo tentativo di accorpare i dissensi all’attuale maggioranza, non ha trovato sostanza e appoggi. Allora, ecco profilarsi una lista unica delle anime rimaste, tra cui i nomi di spicco appaiono quelli di Angelo Cossu e Nicola Comerci. Ma il sindaco chi lo deve fare? Qui si ricade nel buio e nelle ombre del ruolo primario, ossia quello che deve avere l’autorevolezza di fare da capofila e da guida alla lista con nomi di prestigio. Si, ma quali nomi? Attendiamo l’esito del parto che si annuncia lungo e doloroso anche per il nome del primo cittadino del CS.
Amministrative già segnate?

Da una parte la solita compostezza del Centro Destra, sempre pronta alla reunion collegiale anche dopo siluramenti, accomodamenti, ritorni. Dall’altra, la solita confusione del CS che palesa limiti e nomi di elevato impatto elettorale. Che se uno sta al dubbio di una lista clamorosa e vincente, tenuta prudentemente celata, potrebbe anche starci questa impenetrabile nebbia. Manca, però, talmente poco alle amministrative che anche questi dubbi li mettiamo da parte.
Le altre ipotesi, azzardate sino al momento del fermo sanitario, erano tutte naufragate sui nomi del sindaco ma anche di evidenti mancanze di strategia politica nella quale, negli ultimi tempi, a parole sembrano tutti formidabili conoscitori, tranne poi sgonfiarsi clamorosamente.
Le amministrative, alla luce di quanto e del poco che ancora si conosce, sembrano segnate da un altro quinquennio con le stesse persone, qualche new entry, ma nella sostanza, la medesima impronta tutta chiacchiera, arroganza e distintivo. E’ il segno dei tempi che viviamo, con la politica che non cambia nulla e deve arrancare avvitandosi di continuo sul nome di una città ridotta a borgo e ad un ruolo di eterna sconfitta della Gallura.
Si profila un knock-out, per abbandono dell’avversario.