Campione di Rally, esempio di umanità.

Vittorio Musselli è un campione affermato di Rally, stella dell’automobilismo isolano. Vincitore dell’ultimo Terra Sarda, Musselli ha da poco ricevuto un premio all’interno della conferenza regionale dello sport il 15 novembre scorso a Tempio. Il riconoscimento, per chi conosce Vittorio, non era il suo traguardo ma, come ha tenuto a precisare durante la premiazione:

« E’ importante che la Regione si stia impegnando per far si che tutti abbiano la possibilità di fare sport. Sono onorato di ricevere questo riconoscimento, vorrei condividerlo con tanti sportivi, come me, non professionisti, che fanno tanti sacrifici e ritagliano parte delle giornate di lavoro, per potersi godere la specialità che gli piace fare. Grazie a tutti”.

Queste parole danno una idea della sua predisposizione all’aiuto verso chi lo sport lo ama ma non riesce a praticarlo. Di Vittorio a Tempio si sa quasi tutto, e qualcosa che non conoscevo,  è venuta fuori dalle occasioni in cui io e lui ci siamo interfacciati. Io quest’uomo l’ho visto piangere per un amico tragicamente scomparso. L’ho ascoltato mentre dopo qualche tempo da quella tragedia, ne rivivemmo il ricordo anche se non rientrava nell’intervista. C’erano le lacrime che gli rigavano il volto mentre la voce si strozzava nella tristezza. Da queste cose intuisci che la freddezza la mantiene solo nelle gare ma non nella vita di tutti i giorni.

La vita di ogni giorno è fatta anche di lavoro, sacrifici veri, tristezze proprie e altrui. Di presa di coscienza che quando è possibile si deve aiutare chi è in difficoltà e chi da tragedie sembra non uscirne mai.

Un campione di umanità

Qualche giorno fa appare la notizia relativa alle auto seppellite nel baratro di Monte Pinu (18/11/13). Le tre famiglie devono pagarsi di tasca il recupero dei rottami. Lì dentro ci sono stati tre morti e una sopravvissuta. Restano, dopo 6 anni, ancora le carcasse delle loro auto. Che legge è? Che giustizia esiste se a distanza di 6 anni ancora non ha stabilito alcuna responsabilità? Ma cosa contano quelle croci? Chi sono e cosa vogliono quei parenti che invocano giustizia?

“Pagate il recupero delle macchine”, fredde  parole che non hanno riscontro in nessuno stato civile.

« Le recupero io gratuitamente quelle carcasse. Lo faccio perché lo ritengo un dovere ed un obbligo morale».

Chi ha pronunciato queste parole è Vittorio Musselli. Si lui, il campione di Rally e di umanità.

Il suo lavoro è suddiviso tra auto carrozzeria, vendita, soccorso stradale. Ha quei mezzi per quel recupero e non ci pensa due volte a mettersi a disposizione.

Ecco un altro esempio di qualcosa che lo sport dovrebbe insegnare. Stringersi attorno al dolore degli altri e farlo diventare in parte il nostro. 

Ma non è da tutti.

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