Consumare prodotti agricoli sardi, aiutiamo le nostre produzioni.

Consumare prodotti agricoli sardi per aiutare l’Isola a reagire alla crisi e all’emergenza socio-sanitaria

I prodotti agricoli sardi sono garanzia di qualità e la loro diffusione e il loro consumo possono essere la chiave per tenere in piedi l’economia isolana e innescare il rilancio post pandemia.

Alessandro Vacca

«L’economia della Sardegna, da un’agricoltura adeguatamente sostenuta e innovata, potrebbe trarre grande vantaggio se rafforzata con una politica regionale e nazionale attenta al settore e al suo sviluppo», sostiene il direttore regionale della Confederazione Agricoltori Italiani Sardegna, Alessandro Vacca.

La nostra terra, i suoi paesaggi, la bellezza dei nostri territori, costituiscono la rappresentazione visiva della qualità, la genuinità e del valore dei prodotti sardi. Dalla bellezza della Sardegna non possono che nascere prodotti eccezionali, che non dovrebbero mai mancare nelle nostre tavole e che grazie alle loro proprietà rappresentano un presidio fondamentale per la nostra salute. Non a caso, anche in periodo di pandemia, il settore agricolo ha dato grande apporto per mitigare il crollo del Prodotto Interno Lordo e per approvvigionare di alimenti, sani e genuini, le famiglie sarde e italiane.

«Consumare prodotti agricoli sardi rafforza la nostra identità»

«L’agricoltura sarda ha un valore inestimabile, rafforza la nostra identità culturale, rappresenta il nostro stile di vita, uno dei nostri migliori patrimoni; garantisce il presidio e la conservazione del suolo, la tutela delle condizioni ambientali e dei paesaggi, oltre che la produzione di ossigeno e la tutela della biodiversità. I nostri agriturismi rappresentano inoltre dei luoghi di eccellenza assoluta, dove essere umano e natura si fondono in un’unica entità, in funzione della salute e del benessere di ognuno di noi», continua Vacca.

L’agricoltura sarda rappresenta inoltre un mezzo indispensabile per dare vigore alla nostra economia e sostenere i livelli occupazionali della nostra regione, è inoltre lo strumento migliore per contrastare lo spopolamento dei territori e garantire il fondamentale presidio e la cura delle nostre aree interne.

«Allo stesso tempo è quindi di importanza vitale rinsaldare il legame sociale tra i sardi e i loro agricoltori, acquistando, promuovendo e diffondendo, anche in funzione della stagione estiva e dei probabili flussi turistici, il consumo dei prodotti nati e cresciuti nella nostra terra, sostenendo così le aziende isolane e diffondendo salubrità e salute nella popolazione».

In questo contesto, alle prese con una pandemia che ha cambiato e tutt’ora sta stravolgendo le nostre abitudini, diventa quindi più che mai indispensabile lavorare per uscire dallo stato di precarietà sanitaria che stiamo vivendo, rafforzando e intensificando la campagna vaccinale in corso e uscendo quindi dallo stato di incertezza sociale ed economica che ci attanaglia.

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