Dal PD locale: «Che sia un referendum a decidere».

Dal PD e dal suo segretario Mario Addis, ricevo e pubblico una nota relativa alla vicenda del compendio di Rinaggju. La nota, vuole essere solo la bozza di un successivo comunicato ufficiale della segreteria del partito. 

Mario Addis

«Dopo quattro anni e mezzo di assoluto abbandono, la Giunta Comunale, ha deciso di vendere uno dei gioielli del patrimonio tempiese.
Il goffo tentativo è sbagliato sotto molteplici aspetti:

  • Da un punto di visto politico, una scelta fatta a pochi mesi dalle elezioni. Il buon senso richiederebbe che la scelta ricada sulla prossima amministrazione. Si sta tentando di prendere importanti decisioni per la città senza nessuna programmazione passata, attuale e soprattutto futura di un compendio costantemente abbandonato dall’attuale amministrazione, come per altro, manca di programmazione l’intera attività amministrativa. Senza un vero e chiaro mandato dei cittadini tempiesi.
    Ma soprattutto una scelta fatta da un’amministrazione guidata da un primo cittadino non eletto, litigiosa oltre ogni più pessimistica previsione, cieca alle difficoltà della cittadinanza.

 

  •  Da un punto di visto procedurale, una scelta, la vendita, che ha origine da una semplice manifestazione di interesse, che non prevedeva nessun obbligo per il Comune, per gli interessati che hanno presentato domanda ma soprattutto non formava nessuna graduatoria utile o punteggi da attribuire. Un procedimento che presenta molteplici lacune e che lascia spazio ad eventuali e future richieste di controllo all’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC)
    Le fonti di Rinaggju

    .
    Lascia perplessi il mistero che si cela sui nomi dei compratori, infatti non si conosce il nome della Società e dei soci. Non si conosce l’ammontare e che provenienza abbiamo le risorse necessarie per l’acquisto e per la valorizzazione (chi stiamo facendo entrare a casa nostra?).

Il PD e il legame storico affettivo dei tempiesi per Rinaggju

  • Da un punto di vista etico e morale, vendere Rinaggju, significa vendere un patrimonio storico e affettivo dei tempiesi. I cittadini di Tempio sono i soli proprietari del compendio, non pochi amministratori che già in passato hanno dimostrato di fallire nelle scelte su Rinagghju. A questo punto l’amministrazione potrebbe anche decidere di vendere, perché no? Il teatro, il campo sportivo, Piazza Gallura o il parco delle Rimembranze per costruirci delle villette?
    Rinaggju è dei tempiesi, di tutti! Pur non essendo pregiudizialmente contrario alla vendita, ritengo che non possano essere in pochi a decidere il suo futuro. Devono essere i cittadini di Tempio i soli a cui demandare tale decisione.

Per questo motivo propongo un REFERENDUM POPOLARE (previsto dallo statuto comunale), che chiami a decidere i tempiesi. Una scelta che dovrebbe essere fatta solo dopo aver conosciuto i nomi, le cifre e i progetti di valorizzazione.

Dopo il consiglio comunale aperto del 5 dicembre, convocherò il direttivo del partito per prendere
decisioni in merito».

Mario Addis, segretario del PD locale.

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