I provvedimenti del Comune per l’emergenza sanitaria.

Alcuni provvedimenti arrivano dall’amministrazione comunale per arginare sia l’emergenza sanitaria che quella sociale.

Il Comune di Tempio ha adottato diverse misure di agevolazione economica per far fronte all’emergenza Coronavirus.

 Con delibera n. 66 e 60 del 27 marzo, approvata dalla Giunta, si stabilisce in particolare:

  1. il differimento al 31 luglio 2020 dei versamenti bonari richiesti mediante avviso di pagamento a titolo di Tassa rifiuti (TARI) scadenti dall’8 marzo al 31 maggio;
  2. il differimento al 31 luglio 2020 dei versamenti dell’imposta di pubblicità (ICP) scadenti dall’8 marzo al 31 maggio;
  3. il differimento al 31 luglio 2020 dei versamenti dovuti a titolo di canone occupazione del suolo pubblico (COSAP) scadenti dall’8 marzo al 31 maggio;
  4. il differimento al 31 luglio 2020 di tutte le rateizzazioni in corso derivanti da accertamenti, ingiunzioni, avvisi di pagamento, scadenti dall’8 marzo al 30 giugno, sulle entrate tributarie (ICI, IMU, TASI, TARI), Canone iniziative pubblicitarie e COSAP;
  5. di non assumere alcuna determinazione in materia di versamenti IMU ordinaria anno 2020, trattandosi di scadenze fissate dalla norma nazionale, comprendente la quota stato, con sistema di autoliquidazione;
  6. di dare atto che resta ferma la possibilità per il contribuente di versare volontariamente alle scadenze previste, anche se oggetto di differimento o sospensione;
  7. la sospensione , con effetto immediato, la disciplina della sosta a tempo previo pagamento di una tariffa oraria nelle seguenti vie e piazze del centro abitato: Piazza Gallura, Via Ferracciu, Via Villamarina, Largo De Gasperi, Via Volta, Viale San Lorenzo, Piazza Don Minzoni, Piazza Mazzini, Piazza Carmine, Corso Matteotti, Via Angioy e Via Stazione Vecchia. E’ dunque consentita la sosta senza limiti di tempo e senza l’obbligo di corrispondere la prevista tariffa oraria negli stalli di colore blu, fino alla pronuncia di conclusione dell’emergenza dovuta alla diffusione del virus COVID 19;

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Provvedimenti ma anche un incontro tra i vertici della sanità e i sindaci dei centri della Sardegna sede di presidi ospedalieri

Un vertice in video conferenza per fare il punto sull’ Emergenza Covid e non solo. L’incontro, a distanza,  tra i Sindaci dei centri  della Sardegna sede di  presidi ospedalieri, l’assessore regionale alla sanità Mario Nieddu, l’assessore agli enti locali Quirico Sanna, l’assessore alla difesa dell’ambiente Gianni Lampis e i vertici regionali e dell’azienda Ats,  si è tenuto il 27 marzo. Presenti alla conferenza il Vice Sindaco Gianni Addis, il Presidente Anci Emiliano Deiana e il Presidente dell’Unione dei Comuni Nicola Muzzu. In questa riunione operativa sono state avanzate diverse richieste per affrontare l’emergenza sanitaria in corso:  la comunicazione in tempo reale degli esiti dei tamponi effettuati, cinque posti di terapia intensiva per terapie ordinarie non covid, sottoscritta da tutti i sindaci dell’Unione, la consegna dei dpi ( dispositivi di protezione individuale) ai vari ospedali i quali li distribuiranno in base alle esigenze di servizio e ai fattori di maggiore o minore esposizione al rischio.

Le richieste

In particolare la richiesta dei 5 posti di terapia intensiva, formalizzata attraverso una richiesta inviata lo stesso giorno, riveste il carattere della estrema urgenza e si pone nel solco delle linee di intervento tracciate dalla Regione Sardegna con il Piano strategico di attivazione progressiva di strutture di area critica per l’emergenza Covid-19 approvato con la deliberazione n. 11/17 del 11.3.2020 della Giunta regionale. “Attraverso questo documento la Regione” spiega il Vice Sindaco Gianni Addis “ ha pianificato la progressiva attivazione dei posti letto (PL) di area critica nei presidi ospedalieri della regione Sardegna in funzione dell’aumento del numero dei contagiati e dell’avanzamento epidemiologico del Covid-19 nel territorio regionale, prevedendo l’attivazione dei PL nei presidi ospedalieri del Nord Sardegna e del Sud Sardegna dedicati ai pazienti contagiati da Covid-19 e la conseguente allocazione strategica delle risorse nei restanti presidi ospedalieri da concentrare a favore dei pazienti non infetti da Covid-19”. La richiesta, di evidente importanza, sarà sostenuta anche dall’assessore regionale Andrea Biancareddu.

Sindaci, ora  più sereni

“La riunione” prosegue Addis “ è stata anche l’occasione di apprendere informazioni  importanti che in parte ci fanno stare più tranquilli: riapre agli esterni il reparto di ortopedia,  si sta allestendo anche al Dettori un’area per eventuali isolati e si procederà a concludere lo screening del personale”

Il personale del reparto di medicina è stato sottoposto a tampone e ancora ufficialmente non è stato comunicato nessun esito definitivo. Pare tuttavia che i risultati siano arrivati solo per una parte degli operatori e siano per fortuna negativi.  “I Sindaci” informa il Vice Sindaco “hanno richiesto ulteriori misure per combattere il virus come l’estensione dei tamponi a tutto il personale del presidio ospedaliero, anche dei reparti che non sono stati interessati da pazienti e operatori sanitari con positività, tamponi ai pazienti ricoverati e dimessi dal reparto di medicina, termo laser per misurare la febbre a chiunque entri in ospedale e la fissazione di un protocollo per il trasferimento di un eventuale paziente positivo dell’ospedale a quello di accoglienza per positivi di covid”.

 

Carenza di informazioni

“Da ieri dal servizio di igiene pubblica dell’Ats di Sassari è stato formalmente notificato l’elenco dei soggetti positivi e di coloro i quali sono sottoposti a quarantena con sorveglianza attiva in quanto individui che hanno avuto contatti stretti con casi confermati di malattie infettive diffuse.”  continua il Primo cittadino “Dall’elenco si evince che alcuni di loro finiranno in questi giorni i 14 giorni di quarantena.  In questo lasso di tempo, vista l’assenza di informazioni,  nessuno ha fatto i controlli sull’osservanza della quarantena da parte di questi soggetti. Questo è un esempio di cosa succede se manca la comunicazione tempestiva  e il cerchio non si chiude. Non si tratta di fare una gara a chi è più bravo ad avere le informazioni. Le informazioni rese in maniera ufficiale hanno una funzione ben precisa: consentono di fare i controlli e attivare procedure che altrimenti non sarebbe possibile mettere in moto”.

Dopo le proteste dei sindaci degli scorsi giorni, che non volevano creare di certo allarmismo ma mettere l’accento sull’importanza della comunicazione  tempestiva e corretta tra istituzioni” conclude Addis “qualcosa si è mosso. Da oggi è infatti attivo il numero verde che  consente ai sindaci di mettersi in contatto direttamente con l’unità di crisi regionale”.

Stress psicologico ai tempi del Coronavirus: puoi contattare il numero verde

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