Anche una interrogazione parlamentare, promossa dal gruppo dei 5 stelle, affinché si ponga fine a questa farsa del Coemm. L’interrogazione, dettagliata, articolata nei tanti passaggi di questa vicenda, è stata presentata ieri nella seduta alla Camera n. 118.
I promotori della Interrogazione
LANNUTTI , LEONE , ACCOTO , PRESUTTO , CASTALDI , ANASTASI , DONNO , ORTIS , DELL’OLIO – Ai Ministri dell’interno e dell’economia e delle finanze. –
La premessa dell’interrogazione
la popolare trasmissione televisiva “Striscia la Notizia”, ideata dal genio televisivo Antonio Ricci in onda da 32 anni in prima serata su “Canale 5”, si è occupata con diverse puntate curate dall’inviato Moreno Morello di un fantomatico progetto “Coemm&Clemm”, formato dal “Comitato organizzatore etico mondo migliore” (Coemm), costituito a Londra l’8 aprile 2010, per “la pianificazione, organizzazione, produzione e controllo dell’omonimo progetto denominato E. Champion per un mondo migliore”, con sede legale a Treviso in via Alessandro Pericle Ninni n. 3, e il “Clemm” (Circoli liberi etici mondo migliore), in attività da maggio 2015, contava già nel 2016 oltre 100.000 soci in tutta Italia;
per attirare le donazioni, applicando un meccanismo di marketing piramidale denominato “schema Ponzi”, che ha sempre avuto lo scopo principale di truffare chi vi resta intrappolato, l’organizzazione promette ai soci almeno 1.500 euro al mese, “una somma necessaria per la dignità umana”, in cambio della donazione di almeno un euro a testa al mese, che finiscono direttamente ad un circolo di 10 persone chiamato “salotto”. Ogni salotto è guidato da un “capitano”, mentre i 1.500 euro promessi in cambio vengono chiamati “quid”;
molti i personaggi ambigui (e in alcuni casi al centro di inchieste giudiziarie) che hanno fatto parte e fanno tuttora parte dell’operazione ai danni dei malcapitati donatori. A partire dal dominus del progetto Maurizio Sarlo, che avrebbe sostenuto di essere stato il manager di Stefano Tacconi, ai tempi in cui quest’ultimo era portiere della Juventus. Affermazione smentita dallo stesso Tacconi;
nell’atto di costituzione di Coemm in data 8 aprile 2010, oltre a Sarlo, compare tra i fondatori la signora Grazia Canuto, salita agli onori della cronaca per collusione con la camorra in un traffico di rifiuti tra Treviso e il Sud Italia, come riportato da un articolo di “Investire oggi”;
vicepresidente del Coemm&Clemm è Alessandro Bacchin, sedicente console accreditato alle Nazioni Unite. Onorificenza falsa, che sarebbe stata acquistata da Bacchin in Albania per 7.000 euro. Un altro dirigente del progetto è Claudio Borghi, presentatosi come diplomatico Onu, analogamente a Bacchin avrebbe acquistato il titolo dal medesimo rivenditore albanese;
Le considerazioni dell’interrogazione
come ha documentato la trasmissione televisiva, nella puntata del 26 novembre 2018, nell’operazione “progetto per Amatrice”, un villaggio per 20.000 persone promesso alle popolazioni colpite dal terremoto, è stato coinvolto un sedicente banchiere, Maurizio Ricciardelli, che aveva garantito di mettere a disposizione 100 milioni di euro, mai arrivati. In una delle presentazioni della “White tiger wealth management ltd”, una sorta di istituto bancario con sede a Londra, per dimostrare la serietà dell’operazione, Ricciardelli aveva mostrato il sito della White tiger e la sezione dedicata proprio al Coemm con 2.700.000 euro messi a disposizione. Ricciardelli, però, poco dopo si sarebbe ritirato dal progetto e con lui la White tiger, che in seguito risulterà una società con poche decine di sterline di capitale;
nella fase iniziale nel progetto vi era anche un tal Rocco Anello, nel 2013 candidato a sindaco di Curinga (Catanzaro). Anello risulta essere uno dei più fidati collaboratori di Ferruccio Bevilacqua, legato al clan ‘ndranghetista dei Mancuso e arrestato nel 2015 per usura e attività di stampo mafioso. Nell’ambito dell’inchiesta “Hydra”, nella quale Rocco Anello è indagato insieme a Bevilacqua, sono stati sequestrati beni per quasi 5 milioni di euro;
ha partecipato alla Coemm&Clemm anche un certo Santo Santaniello, come membro del comitato etico scientifico nazionale della società. Santaniello avrebbe sostenuto di essere ambasciatore del principe Stefan Cernetic, reggente di Montenegro, nonché reale di Macedonia e, come spiega lo stesso Sarlo, ha fatto da tramite tra il Coemm e il principe, con reciproco beneficio. In realtà, Santaniello non risulta essere né avvocato né ambasciatore, ma un semplice direttore di un ufficio postale della provincia di Avellino, e Cernetic non avrebbe alcun titolo nobiliare;
a febbraio 2018 un certo dottor Claudio Ferraresi, presentato come portavoce della fondazione “San Giovanni Bosco nel Mondo” (quella fondata dal sacerdote salesiano svizzero don Enrico Morganti, precisa lo stesso Ferraresi) inaugura “una proficua collaborazione tra Coemm e i salesiani fortemente voluta da Maurizio” e afferma che la sua fondazione apporterà un milione di voti al Pvu, Partito valore umano. Affermazione smentita dagli stessi salesiani, proprio quelli di don Morganti: “Nessuno degli enti facenti capo ai salesiani ha alcun tipo di collaborazione con il Coemm, né con Maurizio Sarlo, né con il Pvu, Ferraresi è persona a noi totalmente sconosciuta”. Ferraresi si presenta accompagnato da un sedicente ingegnere, che poi si scoprirà essere un saldatore specializzato, con alle spalle una condanna a 2 anni e 4 mesi di reclusione per associazione mafiosa, ricettazione e vendita di auto rubate in Campania, in complicità con i Casalesi, con il ruolo di cancellare il numero di telaio dalle autovetture prima di rimetterle in circolazione;
gli euro donati e quelli spesi per i biglietti delle varie convention allestite in questi anni dall’organizzazione (10 euro per ogni ingresso) sono registrati come donazioni, e quindi esentasse. Non risulta, inoltre, che sia stato versato ad alcuno il famoso “quid”, ovvero i 1.500 euro al mese;
oltre ai 21 servizi di “Striscia la Notizia” e de “Le Iene”, risulta che Antonio Masoni, blogger sardo, abbia depositato una denuncia contro Sarlo il 28 agosto 2018, e che alcune procure starebbero indagando sugli ambigui personaggi, in alcuni casi al centro di inchieste giudiziarie, che hanno fatto parte e fanno tuttora parte dell’operazione truffaldina ai danni di migliaia di malcapitati donatori,
si chiede di sapere:
L’interrogazione, parte finale
se il Governo sia a conoscenza dell’operazione Coemm a danno di migliaia di donatori, molti dei quali lamentano di essere stati raggirati e quali iniziative intenda attuare per evitare che l’ennesima truffa possa continuare indisturbata facendo nuove vittime;
se la raccolta dei fondi non possa integrare gli estremi di elusione e frode fiscale, dato che non sembra risultare alcuna iscrizione della galassia Coemm tra le onlus e altri soggetti in regime fiscale agevolato, e se vi siano bilanci pubblicati e tracciabilità bancaria italiana o estera dei fondi raccolti, che possano certificare le attività economiche di Sarlo;
quali misure urgenti intenda attivare per evitare che ambigui personaggi, abusando della credulità popolare, possano ideare meccanismi di marketing piramidali denominati “schema Ponzi”, con la finalità di ingannare, truffare e frodare decine di migliaia di cittadini in buona fede che vi restano così intrappolati;
se non ritenga opportuno attivare le procedure ispettive e conoscitive previste dall’ordinamento.