“La chimera di Rinaggju”, scrive Resistenza Gallura

«Puntualmente, quasi a cadenza quinquennale, si ripropone la “chimera” del Compendio di Rinaggiu.

Fin dal lontano 1996, vediamo riproporre le stesse dinamiche di scelta e gli stessi toni trionfalistici riguardo mirabolanti progetti che, lontani dall’essere discussi o almeno condivisi con i cittadini, con i rappresentanti di categoria, con i sindacati e con le tantissime associazioni presenti nel territorio, vengono serviti in un piatto d’argento a pochi “ELETTI”, con la solita motivazione di essere portatori di un grande sviluppo economico, sociale e, perché no, culturale per la collettività.

 

Chimera continua: dalla Terme Rinaggju SPA all’ATI

A tal proposito ricordiamo la grande speranza e il grande progetto della TEMPIO TERME S.P.A. di oltre venticinque anni fa, miseramente fallito a causa di una gestione manageriale catastrofica. A distanza di qualche anno da quel primo fallimento, arrivò il successivo dell’ Ati (associazione temporane d’impresa) guidata da Alba Immobiliare, con un nuovo contratto capestro per Tempio e per i suoi cittadini, che rischiava di rendere inutilizzabile per decenni quel compendio.

La chimera del “Progetto per Rinaggju”.

Continuiamo con l’elencazione delle fallimentari idee per Rinaggiu, arriviamo al 2013 con il “Progetto per Rinaggiu” da parte del Sacro Cuore, che comportava la gratuità della concessione, abbandonata dopo appena nove mesi e finiamo col tentativo di concedere l’ “ex Pischinaccia” all’Arma dei Carabinieri, per realizzare una nuova Caserma.

Oggi, apprendiamo che l’Amministrazione Comunale, ha elaborato un nuovo “indirizzo” di utilizzo per Rinaggiu, scopriamo che gli stati di avanzamento di questo nuovo progetto sono celerissimi e che vi sono alcune realtà imprenditoriali che hanno inviato le loro proposte di interesse all’ Amministrazione Comunale che in men che non si dica, ha già espresso il proprio parere a riguardo. Ancora una volta la cittadinanza è stata lasciata ai margini e i rappresentanti di categoria, i sindacati e il mondo dell’associazionismo assolutamente disdegnati.

Vendita inaccettabile per un bene pubblico

Apprendiamo inoltre con grande stupore, che in quest’ultimo tentativo di affidamento del Compendio, si parla persino di VENDITA, cosa assolutamente INACCETTABILE perché si tratta di un bene pubblico che rappresenta l’essenza stessa della nostra cittadina e del nostro territorio.

Il tavolo di Giunta (foto archivio galluranews)

Queste non sono le uniche criticità che individuiamo in questo ultimo progetto, ci domandiamo infatti il perché venga proposto e eccezionalmente accelerato alla fine del quinquennio amministrativo di questo Comune, che lo vede MANCANTE della figura fondamentale del SINDACO, l’unico che può intraprendere un processo politico di questa portata e l’unico che avrebbe la legittimità politica per giustificane la scelta ai cittadini.

Ancora più GRAVE e politicamente importante ci appare il VOTO NEGATIVO dell’

Assessore alle Strategie di sviluppo territoriale – Risorse comunitarie, nazionali e regionali

DANIELA LATTUNEDDU nelle delibere di Giunta con oggetto:

“CONCESSIONE FABBRICATI VARI DI PROPRIETA’ COMUNALE. COMPENDIO RINAGGIU. PRESA D’ATTO MANIFESTAZIONI DI INTERESSE. AVVIO PROCEDURA PER CONTRATTO DI PARTENARIATO PUBBLICO PRIVATO MEDIANTE FINANZA DI PROGETTO (deliberazione N° 112 DEL 25/07/2019)” e RIQUALIFICAZIONE COMPENDIO PISCHINACCIA – AREA FITNESS WELLNESS. PRESA D’ATTO MANIFESTAZIONI DI INTERESSE. INDIVIDUAZIONE PROCEDURA DI FINANZA DI PROGETTO –

CONTRATTO DI PARTERNARIATO PUBBLICO PRIVATO (deliberazione N° 142 DEL 09/10/2019).

La verità sulla frattura in giunta

Questo voto negativo, vista la delicatezza degli argomenti, manifesta una frattura all’interno della stessa giunta, un fatto di grande rilevanza politica e di tale gravità che non può e non deve essere taciuta.

Crediamo che arrivati a questo punto sia indispensabile che l’Ass. Lattuneddu dia una spiegazione pubblica del suo voto contrario, e, siccome ricordiamo si tratta di un bene pubblico tra i più importanti per Tempio, diventa ancora più doveroso da parte di un amministratore, manifestare i propri dubbi, eventuali divergenze di vedute, se non assoluta distanza da quegli intendimenti.

Come abbiamo sempre ritenuto, ogni idea sul compendio di Rinaggiu, deve servire da volano di sviluppo per l’intera collettività, sia dal punto di vista economico che sociale e non deve essere motivo di mera speculazione per qualcuno che ha interessi altri dal bene comune. Perseguiremo questa nostra visione con ogni mezzo e faremo di tutto per non far diventare questo bene prezioso un semplice salvadanaio dove i cittadini devono solo metterci i denari».

Il direttivo di Resistenza Gallura

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