«La verità e le solite lacune dell’azienda», Andrea Biancareddu.

Ci sono verità incontestabili perché suffragate da dati oggettivi ma anche  molte lacune, vere voragini, che derivano dalla turris eburnea che l’azienda sanitaria ha creato e voluto. Non escono comunicati, non si realizza quella necessaria ed indispensabile rete di comunicazioni con le istituzioni locali che aiutino a comprendere meglio quel che accade. Verità e lacune, dunque, contrapposizioni vere che accentuano ancor più il disagio della popolazione e ne acuiscono le già sperimentate paure di questa epidemia. 

Si tratta di un quadro preoccupante, che da giorni il blog continua a riportare nella giusta direzione, certo quella di attenzioni necessarie da parte di tutti noi, ma anche verso i dati oggettivi che stanno arrivando dal territorio. Il che non vuol dire “incoscienza” ma semplicemente l’analisi corretta della situazione reale. Come ho scritto altre volte, se volete il finale ad effetto, per ora questo non c’è, non ci sono casi di Covid a parte quellki asintomatici noti, né decessi avvenuti per questa causa.

Verità e lacune

Di verità e lacune parla anche al blog Andrea Biancareddu, assessore regionale a Cultura, Pubblica Istruzione, Sport e Spettacolo. 

Andrea Biancareddu

« Devo darle atto – dice – di riportare i dati oggettivi della situazione sanitaria del territorio. E’ vero, le cose stanno così. Non ci sono casi allo stato attuale di Covid 19 così come di morti per quella ragione. Dei cinque decessi, ho anch’io notizia che siano successi per altre cause e non per il virus. Stiamo lavorando anche se in video conferenza con i colleghi della Giunta. L’assenza di una comunicazione tra l’Azienda e le comunità, è dannosa.

Non ci si deve confrontare tramite un giornale a forza di comunicati ma in maniera limpida e diretta. Personalmente non sono in silenzio ma chiamo anche 20 volte al giorno in Regione e ai medici del Dettori. Allo stato attuale, medici e sanitari hanno DPI, anche se c’è stata carenza in alcuni momenti. E’ vero che qualche sanitario si è visto senza DPI, ma è anche vero che al Dettori oggi abbiamo 4 respiratori polmonari. Quindi, dovessero verificarsi casi gravi – si spera ovviamente non accada -, o parzialmente gravi, che necessitino di questo ausilio, oggi se ne dispone di uno in più rispetto a prima.  A questi se ne aggiungeranno altri che stanno arrivando. Non eravamo, né saremo un ospedale marginale, anche se a qualcuno questo non piace.

Speriamo, lo ripeto, di non utilizzarli mai ma sarà un primo passo per i famosi posti letto OBI che oggi dobbiamo avere. Si, perché, il Dettori è sede di Pronto Soccorso e non di Primo Intervento e questi strumenti ci devono essere. Non solo, ma anche Osservazione e Cardiologia H24, terapia semintensiva e quanto compete alla qualifica attuale del nostro ospedale».

L’onorevole Biancareddu nella sua telefonata, tocca altri punti di questa emergenza sanitaria, già evidenziati in questi giorni

Le altre verità

« Mi preme sottolineare – prosegue Biancareddu – il comportamento dei miei concittadini, ligi nel seguire le prescrizioni ministeriali ma soprattutto il grande lavoro dei nostri sanitari. Se al momento si hanno tre casi di positività, asintomatici per fortuna, e nessun altro positivo al momento. Siamo in attesa, come lei ben conosce, dei responsi del secondo tampone ai sanitari della Ortopedia e della Medicina. Tutto lascia pensare che siano negativi. Altro dato, sono quei decessi che anche io ho comprovato come non riferibili al Covid. La prova mi arriva anche dal quadro radiologico che un medico mi ha descritto.

Non presentavano la sintomatologia della malattia, ossia la polmonite interstiziale. Quindi, non ci sono casi di Covid 19 sintomatici ma quei casi asintomatici noti e di cui ho parlato prima. Se queste cose le dico è perché i dati oggettivi li riporta lei ma spetta anche a me farlo. Per quanto riguarda la dotazione dei sanitari, stanno arrivando camici e mascherine dalla Protezione Civile. Mi preme dirle questo perché troppa gente pensahe io stia a guardare dalla finestra o stia sul divano a girarmi i pollici. Le dotazioni sono a Cagliari nella sede della P.C. di Cagliari e verranno distribuiti agli ospedali sardi. Altri dispositivi arriveranno dalla P.C. Nazioanle ma con i tempi che priviliggeranno ospedali davvero in una situazione gravissima».

«Vicino a chi opera nella sanità ma anche a tutte quelle persone che non possono restare in casa».

«Sono vicino a chi opera nella sanità – conclude Biancareddu – ma anche a tutti quei cittadini che, stando a casa, non percepiscono reddito. Come regione, con la mia collega Alessandra Zedda, si sta provvedendo ad una cassa integrazione in deroga che andrà anche a categorie che mai sono rientrate in questa fattispecie. Una vicinanza speciale a tutti i lavoratori obbligati a lavorare, come chi lavora in un supermercato, che ci permette di rifornirci del necessario per vivere. A loro vada un encomio perché corrono dei rischi sapendo di correrli.

Per finire, tutti i sanitari vanno sottoposti a tampone, dal medico al personale delle pulizie. Questo perché tutti dobbiamo essere sereni e avere fiducia perché l’emergenza finirà e avremmo bisogno dell’aiuto di tutti. Grazie dello spazio che mi ha concesso». 

Dalla conversazione emergono alcuni punti importanti. Intanto il bisogno di una rete di comunicazione efficace e corretta, poi anche di una collaborazione tra persone per un obiettivo comune. Necessario il rispetto delle regole e il nostro sostegno a chi è in prima linea a combattere questo flagello.

Così si realizza una leale collaborazione in momenti critici come quello attuale. Moltissima attenzione dunque, ma nessun allarmismo. Abbiamo chi si prende cura di noi, sanitari splendidi ed infaticabili. Andrà tutto bene se restiamo a casa.

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