Le ragioni del C…o. Millantar, tra prodigi ed estasi.

Le ragioni del C. potrebbero voler dire tanto, tantissimo, ma anche nulla. Sono le stesse che da millenni perpetuano le dinastie dei beoti per nascita e temperamento. Uno sceglie di non essere ignorante ma vuoi mettere il piacere di esserlo? Impagabile, quasi come le bollette che si accumulano nelle bicocche degli adepti stremati dal digiuno cerebrale. 

Ci sono ragioni del cuore, che si proiettano indefesse nello idiotbook del pianeta. Le ragioni del cervello, quelle assenti perché non allineate a causa della mancanza di un aminoacido essenziale alla sua crescita, la celebrolina. Vi sono, inoltre, le ragioni del cazzo, ossia le sole ragioni che inducono gli aderenti ad incollare la propria vita a quella di un guru condominiale, sempre meno attrattivo e poco cosciente della fine del tempo mai compiuto.

I prodigi, tuttavia, sono l’essenza della Bubbola, il testo sacro che ha ancora pagine da scrivere prima della chiusura giallo verde che incombe. E c’è anche l’estasi, la magnificenza delle panzanelle che ibi et semper (là e sempre) si fondono con gli ultimi residui di celebrolina rimasti.

La vita del pianeta, ordunque, si estrinseca tra le ragioni del c. e quelle  alienanti e fuorvianti del profeta che inneggia alla sua etica parac..etica, DIAletica e fuffetica.

Come se non bastassero gli anni a raccontar di imprese ed impresari farlocchi o sistematici finanziatori a zero di capitale, da radio Fake City, giunge la soluzione a tutti i drammi. A loro, anzi a LUI, è data in dono la sacralità del prescelto in questo oceano di bambagioni coatti e spremibili come limoni. 

Le ragioni del Cuore

Al cor non si comanda né si domanda, e nemmeno si demanda. Dal cuore parte tutto, da un amore inquietante per le prese per il culo. Quelle che si attestano tra le principali derive della dilagante ignoranza cosmica di Millantar. Odi greggi belar, muggire armenti, declamava Il Leopardi nella sua ode Il Passero Solitario, forse ispirato dall’atavica indole a seguire branchi disordinati di umanità allo sbando, tuttavia perfettamente allineati come pecore. Vanno e vengono a fiotti, seguendo un capo branco impavido e guerriero nel loro immaginario. In realtà, un gran bastardo visionario, gnurant come una capra tibetana nel Mar Caspio.

Ma il cor è sempre il cor! Ecchecazzo…non puoi gestire un innamoramento plagiante che ti trascina verso due occhi da vigliacco, stretti e calamitanti come quelli di E.T. ubriaco. Dunque, se non sei particolarmente allenato alle cazzate supersoniche, in quello sguardo da latrina pisciata, ti ci ficchi assieme alla tua valigia di umilissimo cartone pressato. E quando cadi, vittima dell’ennesimo cialtrone pentolaro, hai solo due scelte. La prima è seguirlo, vita natural durante. Oppure, subire quell’opportuno lavaggio delle scorie tossiche accumulate per anni, e picchiarti col cilicio dopo averti sparso la cenere ancora calda in testa. In ultimo rischi ictus e infarti del miocardio, forse mantenendo un atteggiamento silente e ancora impaurito per le ennesime spazzolate di minchiate che ti esibirà da lì a poco. Decidi in fretta però che un cor allenato e ancora giovane, spesso si ammala.

Le ragioni del Cervello

Dicono che i neuroni siano milioni, tra loro connessi da gangli nervosi, a numero cangiante e variabile. Chi ne possiede di più e chi di meno. Il loro numero è destinato col tempo a decrescere ed a non riformarsi più. Un sistema a perdere, insomma, che devi custodirti per bene tenendolo in costante esercizio. Lo studio, il lavoro, la lettura interessante, persino la settimana enigmistica, ti aiutano in questo. Le abitudini corrette ed un adeguato stile di vita, ti servono a mantenerti allenato e pronto a ricevere miliardi di informazioni per le quali devi esercitare una doverosa selezione.

Negli anni, tu impenitente clemmino, hai allenato la tua information box a epocali baggianate, quali combustori a doppia brugola ritorta, madriterese da pascoli montani.  Maschere che curano la cecità che non hai. Integratori alla taurina pecorina che ti alleggeriscono le metastasi che non hai. Mistiche visioni meditanti da premio oscardabagno. Un pot-pourri di energiche quanto esilaranti testicolate che messe tutte insieme, ne basterebbe una a farti scendere dalle nuvole dove sei ancora. Ma il cervello, come detto, ha le sue ragioni e le hai messe di lato confidando nei prodigi e nell’estasi che dai palchi il profeta ti inculcava. Sei stato inculato clemmino, da anni che la penetrazione persiste mentre tu, incorruttibile esponente del mondo migliore, insaziabile ne vuoi ancora e ancora.

E, mentre al cor non si comanda, in linea assolutamente teorica, al cervello basterebbe un minimo di connessione con i pacchi che ricevi ogni giorno, per restituirgli un minimo di auspicabile identità.

Le ragioni del Cazzo

Sono le ragioni più immediate, quelle che arrivano come saette sul tuo disagio e ti servono a poco. Non valgono un cazzo dai! E cosa ti aspetti? Che all’improvviso qualcosa che è sempre valso poco (non vale un cazzo, si dice sempre), può aiutarti a dirimere le tue annose peripezie tra prodigi ed estasi?

Queste ragioni avrebbero un senso profondo più delle caverne del Monte Ruttor se avessero attinenza con la tua vocazione al sesso sfrenato. O  fondessero in un magico binomio, Rocco Siffredi e il povero John Holmes, campioni del cazzo ma in senso strumentale esecutivo. Allora, anche queste ragioni avrebbero ragione di esserci.

Ti metto davanti alle ragioni del cazzo che tu invece continui a seguire.

  • Mi dici il cazzo che ci fai in questa farsa che mai ti ha dato nulla e ti ha solo tolto soldi, dignità e libertà?
  • A cosa ti serve la formazione che ti allena ad avere punti del supermercato se poi col cazzo che questi punti ti pagano i debiti, le bollette o ti riempiono la dispensa? Col cazzo che ti daranno qualcosa. Ma sei proprio uno scioccherello!
  • Le criptomonete oggi ci sono anche su idiotbook, te le danno via come sperma di cammelli veneti del Basso Trevigiano. Orsù, Mon Cojon, datti una smossa e lascia perdere le ragioni del cazzo.

Potrei continuare per mesi e mesi e mesi, se non giorni. Non esiste una sola ragione del c. da seguire. Solo ora mi rendo conto che tra le tante ragioni del C. ho scordato quelle del culo.

Ma, ripensandoci attentamente, quelle sono le sole che hai seguito  dal principio

. Omaggiandolo, con generosa empatia a chi te lo profana ogni giorno da 4 anni.

Gallura Puss Puss

 

Related Articles