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Le restrizioni adottate dall’ordinanza comunale.

Restrizioni necessarie messe in atto in una ordinanza emanata oggi dal vice sindaco Addis. I punti del documento vertono su necessità impellenti derivate anche dal recente caso positivo riscontrato in ospedale a Tempio.

  1. sono fatti salvi gli spostamenti nei termini e modalità consentiti dal D.P.C.M. dell’8 marzo 2020 articolo 1 lett. a) che prevede che gli stessi siano giustificabili – previe le autocertificazioni di legge – esclusivamente per:
  2. comprovate esigenze lavorative
  3. situazioni di necessità
  4. motivi di salute
  5. rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

Coloro che si sposteranno dall’abitazione di residenza dovranno esibire, a richiesta degli organi di vigilanza, l’autocertificazione comprovante le ragioni dello spostamento dall’abitazione di residenza, di cui all’allegato A.

A titolo esemplificativo, è consentito spostarsi dall’abitazione di residenza per:

Restrizioni sulle attività motorie e pratiche sportive all’aperto.

  1. Fino al 25 marzo 2020 sono vietate le attività motorie e qualsiasi pratica sportiva svolte all’aperto in luoghi pubblici, in ragione, oltre che delle motivazioni fin qui espresse, dei rilevati assembramenti di persone e dell’impossibilità di effettuare controlli sul rispetto della distanza interpersonale di sicurezza.

L’inottemperanza al presente provvedimento costituisce reato, e specificamente violazione dell’art. 650 c.p., e comporta l’applicazione della relativa sanzione penale, nonché della ulteriore sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da euro 25 a euro 500, prevista per le violazioni delle disposizioni delle ordinanze sindacali, ai sensi dell’art. 7 bis del D. Lgs. 267/2000.

 

DISPONE

foto archivio google immagini

RACCOMANDA

Il rispetto del divieto di assembramenti di qualsiasi genere.

Sempre e in ogni caso l’osservanza della distanza interpersonale di almeno 1 mt.

Rigorosa cura e rispetto delle norme dell’igiene personale e degli ambienti in cui si vive e lavora.

Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso al T.A.R. Sardegna ovvero in applicazione del D.P.R. n° 1199/1971 potrà essere proposto ricorso straordinario al Capo dello Stato.

Copia della presente ordinanza sarà depositata presso la Segreteria per la conservazione in archivio.