« L’immagine signorile che non c’è più». La lettera.

Malinconia, rimembranze passate legate a chi ha Tempio nel cuore, la sua immagine signorile che oggi si è smarrita nei fatti e nelle comuni opinioni. Le immagini di un signore che a Tempio non vive tutto l’anno ma arriva ogni anno in questo periodo e ne constata la lenta decadenza. Le sue parole sono forti ma allo stesso tempo tenere, intrise di  grande sensibilità e rispetto. Frasi e pensieri  propri di chi ama davvero la propria città, l’appartenenza alla  cultura gallurese ma ne ravvede lo smarrimento continuo. Una lettera che è il ritratto ” a colori” di un uomo che ha la sua memoria nel nostalgico e mai abbastanza  rimpianto  “bianco e nero”.

«Gent. mo Antonio,

mi permetto di chiamarla direttamente così perché la frequentazione giornaliera dei suoi scritti, mi rende “familiare” la sua presenza.
Che patema d’animo per quel povero ospedale! Grazie per la battaglia sostenuta, a lei ed a tutti gli altri, non vivendo Tempio per tutto l’anno ho modo di coglierne i cambiamenti.
Ahimè, negativi nel corso del tempo. Leggo e vedo che si occupa lei di portare in evidenza e combattere in prima persona battaglie di competenza altrui. Intendo anche dei cittadini che lo son solo di nome,  ma non di fatto.
foto galluranews – Le Cascatelle della Fonte Nuova
Pensi che un tempo passato, Tempio era nota per la sua immagine signorile. Per le strade pulite, per il Viale della Fonte Nuova curato, per Rinaggju con le sue fonti che attiravano tanti turisti. Addirittura,  avevamo le cascatelle pulite! Gli alberi venivano anche sostituiti in modo da garantire il verde ed il fresco.

L’immagine signorile non era un’opinione

Limbara era vissuto tutto l’anno, il Parco delle Rimembranze era rispettato e curato. Ci si salutava per strada e le cicche si buttavano nei cestini, il corso era per tutti e non per le macchine e le biciclette.  Dei SUV, poi, non ne parliamo.
archivio google – PicClick
I miei figli dicono che è sicuramente il tempo che passa che ha infiorato i miei ricordi. Sarà anche vero, ma preferisco tenermi quelli.
Non la tedio oltre, le segnalo solo che come ogni anno ho avuto modo di “ammirare “sempre l’erba alta in piazza Cagliari e di aver avuto conferma che son tre anni che nessuno passa a curarsi del verde. Di grazia, i compensi per il lavoro non svolto perché vengono ancora elargiti? 
E’ proprio vero è sempre l’erba del buonvicino la più verde….
Un caro saluto»
Mario

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