Nessuna autocertificazione sarà necessaria in Sardegna dal 4 maggio per spostarsi nei confini territoriali della provincia di appartenenza. E’ questa la novità rilevante che il presidente Solinas ha deciso di attuare nella fase 2 dell’epidemia da coronovirus. Qualora i dati successivi al 4 maggio confermino un miglioramento della situazione epidemiologica in Sardegna, dal successivo lunedì lo spostamento senza autocertificazione potrà avvenire in tutto il territorio sardo.
Dal 4 riaprono barbieri, parrucchieri ed estetisti. Secondo le indicazioni del Presidente Solinas, anche bar e ristoranti riaprono il 18 maggio, in modo anticipato (due settimane) rispetto a quelle che erano le previsioni del premier Conte.
Queste le indicazioni, per ora sotto forma di bozza, che Solinas ha concordato col governo italiano.
Nessuna autocertificazione ma sempre cautela e attenzione.
Prevale, nonostante questa intenzione dell’ordinanza regionale, una certa cautela per dar luogo ad una fase 2 relativamente alla Sardegna che si muoverà prima di altre regioni italiane. I dati odierni parlano di 5 nuovi contagi e di 7 decessi la cui causa è attribuita “anche” al covid-19. I dati diffusi ogni giorno, destano qualche perplessità e non da oggi.
Troppe le morti attribuite al Covid come causa unica che vengono poi sommate ad un numero totale dal quale però non emergono i reali dati clinici delle vittime.
L’isola sia tra le regioni italiane con la migliore situazione epidemiologica. Sarà bene, tuttavia, osservare precise attenzioni per mantenere la situazione degli ospedali sardi esente da casi. Inutile ribadire il rispetto delle norme prescritte per il distanziamento sociale e per i DPI.
La sterzata decisa da Solinas, mostratosi nella fase 1 esageratamente prudente, è frutto dell’incalzare quotidiano di categorie di lavoratori arrivati al collasso delle loro attività. Strattonato dalle imprese, dal mondo dell’artigianato, commercio, agricoltura e allevamento, decide di accorciare i tempi rispetto alla ripresa del resto del paese.
