Tempio Pausania, la Sovranità Monetaria. Terzo appuntamento con l’economia a cura di Antonello Loriga.

Tempio Pausania, 19 settembre 2014-

Sempre parlando di moneta, cerchiamo oggi di introdurre i fondamenti della Teoria Monetaria Moderna o meglio vi riporto, forse  con un linguaggio più intuitivo quanto esposto nell’articolo precedente, utilizzando la lezione di una ecomomista americana, Stephanie  Kelton,  durante il summit mmt di Rimini nel 2012.

La teoria monetaria moderna, (che poi in realtà non si tratta di una teoria ma di un modo vero e proprio di fare economia ) può essere suddivisa in 4 parti. In questa trattazione l’attenzione sarà concentrata sulla moneta e le capacità di uno stato con moneta sovrana.

Ricordo che una moneta per essere definita sovrana deve rispondere a 4 condizioni necessarie e sufficienti:

1 deve essere di proprietà dello stato che la emette

2 non deve essere convertibile un oro né in nessun altro metallo prezioso

3 non deve essere agganciata a nessun’altra moneta di riferimento  o di garanzia quale il dollaro

4 deve avere un tasso di cambio fluttuante cioè libero nel senso che la moneta si svaluta e si rivaluta all’interno dei mercati monetari.

Una moneta che soddisfa queste condizioni viene definita moneta FIAT  e dunque sovrana.

  • La teoria monetaria moderna è una modalità rivoluzionaria di pensare al modo in cui una economia capitalista moderna funziona.
  • La prima parte di questa trattazione riguarderà la moneta che è una parte fondamentale di questo discorso per capire quella che è la differenza tra una moneta sovrana e una moneta non sovrana.
  • Parleremo in seguito di quella che viene definita finanza funzionale che costituisce un’altra parte fondamentale della teoria monetaria moderna. Questa rappresenta la chiave di comprensione di come una economia moderna possa effettivamente raggiungere quanto per tanto tempo è stato irraggiungibile, ossia la piena occupazione per tutti con una stabilità dei prezzi.
  • Affronteremo anche l’argomento relativo all’economia internazionale e del modo in cui l’economia nazionale è rapportata a quello che avviene nel resto del mondo. Dunque metteremo in dubbio il pensiero convenzionale sul deficit e sul debito. Ricordiamo che il deficit per uno stato costituisce quella parte di spesa pubblica al netto delle Tasse, cioè quando ad es. lo stato spende 100 e tassa 20, 80 è il deficit di quella spesa, mentre il debito pubblico costituisce la sommatoria di tutti i deficit che lo Stato ha realizzato dall’anno zero della sua fondazione fino ad oggi, ovviamente parte del debito si è azzerato con la scadenza dei titoli . Parleremo in modo specifico del futuro dell’Italia.

Che cos’è la moneta

La moneta esiste sotto forma di un io devo a te, è  un debito, quando io dico ; io devo a te significa che sono coinvolte due persone in un qualunque rapporto monetario l’io è il debitore e il tu è il creditore, io devo a te. Gli io devo a te, vengono registrati sotto forma di moneta di conto,  la moneta di conto in Australia è il dollaro australiano, la moneta di conto negli Stati Uniti è il dollaro statunitense, la moneta di conto in Giappone è lo Yen giapponese, in Gran Bretagna è la sterlina, in Italia è l’euro. Vedete la differenza? Capite in che cosa consiste questa differenza? La moneta di conto è un qualcosa di astratto come un metro, un chilo, un ettaro,  non è un qualche cosa che si possa toccare o sentire è un qualcosa di immaginabile solo dalla mente umana. In qualunque nazione moderna la moneta di conto viene prescelta dal governo nazionale, la MMT sottolinea l’importanza del potere dello stato sulla moneta, che non si tratta di qualcosa di nuovo ma risale fino ai tempi di Aristotele, lo possiamo trovare in Adam Smith e anche nel lavoro Jhon  Maynard Keynes. Keynes diceva” l’era della moneta cartalista o di stato è stata raggiunta quando lo stato ha rivendicato il diritto di dichiarare quale cosa dove essere considerata come moneta di conto corrente. ”A tutt’oggi tutte le monete utilizzate nel mondo civile sono al di la di ogni possibile dubbio cartaliste. Un governo sovrano definisce la moneta di conto, un governo sovrano impone le tasse le tariffe e altri obblighi da pagare allo stato. Il governo sovrano decide che cosa accetterà come pagamento verso di se’. Un governo sovrano deciderà come adempiere ai propri pagamenti ad altri. La maggioranza dei governi del mondo di oggi sceglie la propria moneta di conto unica e quindi emette una propria valuta unica, quindi “una nazione una moneta” questa è la regola praticamente in tutte le parti del mondo di oggi. I dollari americani sono sotto forma di monete e di cartaceo, il peso messicano banconote e monete, la sterlina banconote e monete. La maggioranza dei governi stabiliscono che le tasse debbano essere pagate in una valuta che lo stato ha l’esclusivo potere di emettere. Queste valute sono monete sovrane, quindi fino a quando lo stato ha il potere di applicare le proprie leggi in materia fiscale, la gente avrà bisogno della moneta del governo, la valuta avrà valore e la gente lavorerà venderà i propri prodotti , beni servizi al governo per poter ottenere la moneta del governo. Tutto quello che il governo accetta in pagamento verso se stesso, diventerà la moneta definitiva del sistema, dell’economia ossia l’unico e il solo mezzo per pagare un debito e per forza di cose bisognerà utilizzare la moneta del governo. Possiamo immaginare in qualunque economia l’esistenza di una gerarchia di moneta, chiunque può creare moneta, ma non tutte le monete sono uguali. La moneta più accettabile si trova in cima alla piramide. Questi sono gli io ti devo accettati da tutti, questo sono gli io ti devo che sono necessari per pagare i debiti , questi sono gli io ti devo del governo. Tutti gli altri si possono indebitare emettendo degli io ti devo, dei pagherò ma il nostro debito non è buono come quello del governo, non è altrettanto accettabile, non può essere utilizzato per pagare le cose. Negli Sati Uniti la gerarchia è strutturata così: il governo ha l’io ti devo che e’ il dollaro statunitense che è in cima alla piramide, e’ una moneta FIAT  (priva di un valore intrinseco non vincolata all’oro ne convertibile in oro) legale il governo statunitense è l’unico che può emettere il dollaro statunitense, quindi l’unica entità sul pianeta in grado di creare legalmente questa valuta. Il governo statunitense tassa in dollari, spende in dollari e controlla la propria valuta. Perché questo è importante ? Quali sono i vantaggi del poter emettere una propria valuta? Sono enormi, il governo per esempio quando emette la propria valuta e si indebita in quella valuta, può sempre ripagare il debito, non può mai fallire, non può mai non avere più moneta. Si può permettere di comprare qualunque cosa sia in vendita in quella valuta, non ha bisogno di prendere un prestito la propria valuta perché è sua è lui che la emette è può fissare il proprio tasso di interesse. Non deve pagare quello che vuole il mercato e non diventa quindi vittima delle speculazioni dei vigilantes dei bonds. Dunque ha uno spazio politico di agire allargato, può cioè fare cose per l’economia e per la gente che un governo che non ha una valuta sovrana non è in grado di fare. Pensiamo a come sarebbe la gerarchia monetaria se ci fosse ancora lo standard aureo, molti governi operavano in base allo standard aureo o argento per moltissimi anni delle propria storia. Con lo standard aureo il governo promette di convertire la propria valuta in oro, e in questa situazione ciò che troviamo in cima alla piramide non è la valuta dello stato ma le riserve d’oro, questo significa che il governo deve stare attento  quanto spende. Se spende troppo della propria valuta può mettere a rischio l’intero sistema perché può non essere in gradi di poter convertire la valuta in oro come ha promesso. Bisogna quindi limitare la spesa e limitare quello che si fa a livello politico. I governi che operano in base ad uno standard aureo non hanno una valuta sovrana. Secondo analoghe modalità un paese che fissa il proprio tasso di cambio in base alla valuta di un altro paese come aveva fatto l’Argentina , la Russia e altri paesi, non emette una valuta sovrana e quindi questi paesi devono stare attenti a quanto spendono, devono difendere le proprie riserve. Se si promette di convertire la propria valuta nella valuta di un altro paese, c’è il rischio di bancarotta  di fallimento ci si può trovare senza moneta. Come si può dunque procurarsi la valuta dell’altro paese? E’ necessario avere una eccedenza commerciale per riuscire ad aggiustare la situazione, si diventa cioè dipendenti dal resto del  mondo. Dunque il benessere economico viene messo a rischio. La gerarchia in un paese che opera con tassi di cambio fissi mette la valuta di un qualcun altro in cima alla piramide, perdendo anche il controllo sui tassi di interesse e questo è fondamentale per poter andare avanti se un paese vuole avere un debito sostenibile e la piena occupazione. L’euro non si basa su un sistema a cambio fisso però non è una valuta sovrana, è un caso eccezionale, un’esperienza senza precedenti in cui la valuta è divorziata dallo stato in cui viene usato. L’euro è praticamente a tutti gli effetti una valuta estera, tutti i 18 governi che utilizzano l’euro non emettono questa valuta, ma la utilizzano. Dunque mancano quei poteri che ha lo stato sovrano che emette un propria valuta, il Giappone, gli USA, l’Inghilterra, il Canada l’Australia ecce cc. Questi sono paesi che hanno una moneta sovrana. L’euro non è una moneta sovrana, i governi che hanno adottato l’euro devono prendere in prestito la valuta, devono pagare gli interessi stabiliti dal mercato, possono non avere più moneta e quindi non hanno lo spazio di manovra politica che invece hanno i paesi che emettono una moneta sovrana. Se immaginiamo la gerarchia di una paese dentro l’eurozona come l’Italia possiamo subito notare qual ‘è il rapporto tra il governo e valuta che risulta  completamente diverso rispetto ad un paese con moneta sovrana. L’Italia non emette la moneta che utilizza. Questo è un punto fondamentale, la moneta conta, un governo sovrano dovrebbe detenere il controllo della valuta che si trova in cima alla piramide. Se non detiene tale controllo il governo non ha neanche più il potere di stabilire una politica ragionevole nel proprio paese ( l’esempio di questo lo stiamo vedendo in questi  ultimi anni ed ora con il governo Renzi , che non sarà in grado di far aumentare il nostro PIL di un solo 0,1 % perché non ha alcun potere monetario, non detiene leve economiche per poter agire contro la disoccupazione sempre più dilagante, questo ovviamente non perché è lui, le cose non cambierebbero neanche se ci fosse padre Pio al governo, è matematicamente impossibile in questo sistema) dunque passa questo potere ai mercati dei titoli, i quali possono decidere quanto si può spendere, cosa si può fare. Abba Lerner era un economista un contemporaneo di Jhon  Maynard Keynes il quale aveva una visione molto chiara a questo riguardo infatti diceva” In virtù del suo potere di creare o di distruggere moneta  attraverso la tassazione lo stato si trova in condizione di mantenere il tasso di spesa dell’economia al livello necessario per la piena occupazione”. Con l’euro il problema è che non può essere creato a piacimento, i governi quindi debbono procurarsi gli euro sui mercati di capitale privato. Dunque hanno sacrificato la propria capacità di poter svolgere una politica economica sensata in tutti i pese dell’eurozona e gli effetti si stanno delineando con grande chiarezza.

“Nessuna epoca può collettivamente impegnarsi con giuramento a porre l’epoca successiva in una condizione che la metta nell’impossibilità di estendere le sue conoscenze (soprattutto se tanto necessarie), di liberarsi dagli errori e in generale di progredire nel rischiaramento. Ciò sarebbe un crimine contro la natura umana, la cui originaria destinazione consiste proprio in questo progredire; e quindi le generazioni successive sono perfettamente legittimate a respingere quelle convenzioni come non autorizzate ed empie. La pietra di paragone di tutto ciò che può imporsi come legge a un popolo sta nel quesito se un popolo possa imporre a se stesso una tale legge. Ciò sarebbe sì una cosa possibile, per così dire in attesa di una legge migliore e per un breve tempo determinato, al fine di introdurre un certo ordine, ma purché nel frattempo si lasci libero ogni cittadino, soprattutto L’ECONOMISTA, di fare sui difetti dell’istituzione vigente le sue osservazioni pubblicamente, nella sua qualità di studioso, cioè mediante i suoi scritti; e ciò mentre l’ordinamento costituito resterà pur sempre in vigore fino a che le nuove vedute in questa materia non abbiano raggiunto nel pubblico tanta diffusione e credito che i cittadini, con l’unione dei loro voti (anche se non di tutti) siano in grado di presentare al sovrano una proposta tesa a proteggere quelle comunità che fossero d’accordo per un mutamento in meglio nella costituzione ECONOMICA secondo le loro idee, e senza pregiudizio per quelle comunità che invece intendessero rimanere nell’antica costituzione. Ma concentrarsi per mantenere in vigore, foss’anche per la sola durata della vita di un uomo, una costituzione ECONOMICA immutabile che nessuno possa pubblicamente porre in dubbio, e con ciò annullare per così dire una fase cronologica del cammino dell’umanità verso il suo miglioramento e rendere questa fase sterile e per ciò stesso forse addirittura dannosa alla posterità, questo non è assolutamente lecito”.

(Versione 2014 – in maiuscolo le mie tre modifiche – di uno scritto del 1784 di Immanuel Kant)

Fonte http://www.youtube.com/watch?v=CunNOVbdxCA

                                                                                                                      Antonello Loriga

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